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Autore: redazione di roma

Il …..”Fatto” quotidiano della pittura tre-quattrocentesca

Si dice che i giornalisti cerchino lo scoop, e questo è possibile, si dice ancora che uno spirito creativo debba andare alla ricerca di vie nuove, e questo è altrettanto possibile. Ma, che si debba andare sulla luna quando si parla di arte, e soprattutto italiana, è certamente stupefacente.

Sul “Fatto quotidiano” di domenica 11 settembre (guarda caso, proprio per le torri gemelle come data) appare un elegante articolo che sostiene la presenza della parola “Allah” nell’aureola della Madonna di GENTILE DA FABRIANO.

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Mosaico per un Sindaco

Il Corriere della Sera ha crudamente dimostrato che la Sindaco (scusatemi se conosco l’italiano più del medio basso boldrinio) per il suo discorso di apertura si è fatta servire un copia/incolla politichese dal suo team che, evidentemente, è derivato dallo spontaneismo anni settanta. Il fatto è stato anche lietamente rimarcato dal Foglio, ed a questo punto si è rimasti perplessi.

Perchè a breve distanza la Dama bruna del Campidoglio ha sfoderato indubbie e notevoli doti di chiarezza per difendersi dagli attacchi di un buon giornalista del campo avverso, a proposito della lutulenta situazione dell’ATAC . Inoltre è stato interessante notare che Vittorio Sgarbi di lei ha parlato in modo corretto, quasi contento, e questo desta qualche sorpresa.

Chi è la nostra prima cittadina e che cosa cerca di portare a termine, è domanda che offre una risposta ardua, nel limbo disordinato procurato dalla ignavia colposa di precedenti e dalla delinquenza infiltrata in ogni strato della cittadinanza, ma anche da alcune contraddizioni sue che lasciano spiacevolmente colpiti.

Non si capisce perchè non vuole le Olimpiadi a Roma, quando un esame costi/benefici va a favore di essa: il vero ostacolo sarebbe il magna-magna di appaltatori ed imbroglioni vari, che forse la Sindaco allora non è certa di saperli bloccare. E’ poi da ignorante invadere un luogo artisticamente più che pregevole come il Palatino da insulsi labari arcobaleno: Roma ha tanti posti dove fare immagine di soggetti che non ne hanno bisogno, se si sentono normali, e non devono averne, se vogliono assurgere con bassi requisiti ai vertici dello Stato, semprechè il mondo non debba camminare sulle mani ed agire con altre anatomie. Il Palatino offriva ai cives amanti della loro terra le eccellenze del pensiero e dell’attività dei nostri augusti progenitori, non i fondoschiena. E poi vi sono le questioni sull’emergenza rifiuti, sui trattamenti “speciali “ ad alcuni stretti collaboratori.

Ancora: è signorile, e scusate la parola che sembra tramontata, ma il Sindaco è una carica istituzionale, non una diva hollywoodiana, che si faccia fotografare in pigiama, che porti il figlioletto in aula, che dia mostra della sua vita privata, insomma? Che dimostrano queste sue plaisanteries? Che è una donna semplice? Che si sente alla stessa stregua di una donna di casa? Siamo fermi alle classi sociali e non guardiamo ad un grano di riservatezza doverosa per il mondo che la punta? Ne abbiamo abbastanza della signora Obama, e peggio, della signora Carlà: manteniamo i nostri colori, siamo italiani, abbiamo il senso del bello.

I cittadini sono divisi fra un amore tradotto da quello che hanno per Beppe Grillo, per carità, meritato, ed una totale disistima. A sentirla parlare, non si può non plauderla per il carattere, soprattutto quando parla senza canovaccio, ma le prime mosse non sono state affatto convincenti, intendo riferirmi ai suoi pensieri sulla scuola, che andrebbero semmai virati sui genitori che bloccano il traffico per accompagnare viziati rampolli, ed allora della Sindaco si accosta questo proposito a quella promessa, quella reazione a quello strafalcione, nella speranza sofferta che esca qualcosa di buono per questa capitale che è allo stremo: si sta formando un mosaico, nella viva intenzione di trovarsi gli angeli del Cavallini e non gli orrori senza fede degli affreschi a San Gregorio. Che Dio ci aiuti.

Marilù Giannone

…. Degradi

Si vuol sapere perchè sono apparsi dei labari arcobaleno sopra il palazzo, sul Palatino, che i nostri antenati imperatori avevano destinato ai convegni con i più alti personaggi delle nazioni che si relazionavano con Roma, sia orientali che africane, ed anche nordiche. Il palazzo era uno splendore come architettura ed arte, rovinato dal primo soldataccio che emise un livido editto sulla possibilità di spoliazione delle costruzioni “pagane”.

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In attesa di riprendere i Libri

ALCUNE RIFLESSIONI, POST ESAMI di MATURITA’

Alcune testate giornalistiche riportano la notizia, dimostrata, della crescita del numero di ragazzi promossi e con lode per la maturità di quest’anno, con una classifica regionale che vede il Centro Italia in ottima posizione.

Indubbiamente non si può restare distaccati dalla diffusione di questa piacevole novità (visto che sono decenni che la tendenza all’evoluzione culturale volge verso il basso) e, nel contempo, è immediato fare alcune considerazioni in proposito.

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Una Nuova Musa

Prossimamente, la Biennale Internazionale di Antiquariato

Alle ore 11 del 27 luglio u.s. a Palazzo Venezia la conferenza stampa organizzata dalla Direttrice del Polo Museale del Lazio, EDITH GABRIELLI, e dalla Direttrice del Museo, SONIA MARTONE, ha informato gli organi addetti che la prossima Biennale Internazionale di Antiquariato avrà luogo nelle sale di Palazzo Venezia, dal 29 settembre al 3 ottobre, curata dal Presidente dell’Associazione per la Biennale, CESARE LAMPRONTI.

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“Busti Femminili”

Le innovazioni conformiste di Laura Boldrini

Che la Presidente (e dico così) della Camera LAURA BOLDRINI voglia riconoscere alle donne la giusta parità d’onore, esprimendo l’interesse di collocare busti di donne celebri a Montecitorio, accanto a quelli maschili che fanno la parte del leone nelle sale, è assolutamente da elogiare, sebbene ci si auguri che questi busti possano rappresentare vere grandi donne, del livello di MARIA MONTESSORI, ANITA GARIBALDI, la Madre ciociara e simili, e non personaggi di moda, o straniere, o di parte.

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L’Estate dei Musei

Una stagione speciale

L’inizio di questo mese ha visto, in zone museali, tante iniziative veramente pregevoli, e così ben accordate da riuscire ad accettare tutti gli interessati, qualunque sia il loro gusto: musica classica, jazz, arte, esposizioni, dialoghi, visite guidate.

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Uomini & “bestie”

Un vero Martire a Dacca

I “musi neri” eliminati dalla Forze Armate del Bangladesh, dopo aver torturato ed ucciso i “crociati” che non conoscevano il Corano, sono l’ennesima dimostrazione della catastrofe che può fare una qualunque religione quando diventa estremismo. Nessun paese ne è esente, sia in questo secolo, che nei secoli passati, fin dai Fenici che buttavano i bambini, per onorare il loro Dio, fra le braccia caustiche del suo simulacro.

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Un’idea per l’Europa da unire

L’Associazione Interartex

Il giorno 6 c.m. Alla Galleria La Pigna , a pochi passi dal Pantheon e nota per la scelta finissima delle sue esposizioni artistiche, era presente un’Associazione di artisti svedesi, italiani e statunitensi, La INTERARTEX.

Entrando nel locale, un uomo dall’aspetto simpatico, molto cortese, ha brevemente spiegato di che si tratta: vari maestri del colore, del disegno, della fotografia, dello scalpello, ha deciso, per unità di intenti, di costituire un gruppo elitario, e di presentare al mondo le opere effettuate, in località scelte, ed in tutto il mondo, da Roma a Miami.

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Qualcosa di grande da riscoprire

Il sole del Venezuela riaccende Roma ed il suo credo

In occasione del 205 Anniversario della Liberazione del Venezuela, il 5 luglio l’Ambasciata ha offerto un ricevimento con un ampio spazio espositivo dedicato ai quadri, posti su cavalletti in bell’ordine sul prato di Villa Dino sotto la luce naturale del tardo pomeriggio, di un artista di fama internazionale, MARCELO BOTTARO.

 MARCELO BOTTARO è nato a Montevideo, da genitori italiani, ed ha eletto Roma a musa ispiratrice di una gran parte delle sue opere, pur avendo fatto parlare di sé l’Europa e la sua Terra natale. Ciò che colpisce subito di esse, attirando oltre lo sguardo, il pensiero, è la luce piena senza violenza dei soggetti ritratti, vedute o personaggi che siano. Una luce che avvolge e che comunica in modo diretto e sicuro il motivo della creazione dell’artista e la tensione verso la meta alla quale la sua personalità attende. Si indaga fra oggetti, segni, colori, si segue una via che una serie di cartigli apparentemente misteriosi suggeriscono, e si scopre l’incanto di una dimensione umana messa a dura prova dagli attuali tempi materialisti, vale a dire quella dell’equilibrio, dell’unione, dell’amore.

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Un anniversario da meditare

Una lode alla solarità di una Grande Nazione

La via Appia, la più celebre e gloriosa via di Roma da molti secoli, non perde la sua essenza: così come ha visto tornare eserciti e consoli vincitori pronti al trionfo, è grandiosa nell’accogliere eventi e feste sotto i pini, fra il verde dei giardini, fra mura nobiliari. Martedì 5 luglio, L’Ambasciata della Repubblica Bolivariana del Venezuela ha invitato amici e personalità nell’occasione del 205° Anniversario della Dichiarazione d’Indipendenza a Villa Dino, un luogo fra i più prestigiosi e tranquilli sulla Via Appia Antica.

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Preziose “Iscrizioni in Oro”

Le “Lamine di Pyrgi”

L’attività specialistica e costante della Sovrintendente per l’Etruria Meridionale, ALFONSINA RUSSO, ha riunito numerosi studiosi ed appassionati il 28 giugno al Museo di Valle Giulia. L’argomento era il punto della situazione sulle famose lamine di Pyrgi, targhette documentarie e dediche insieme che Etruschi e Fenici hanno depositato nel tempio di Uni/Astarte, incise su oro.  L’importanza di questi oggetti è, oltre a tutto, l’unicità. Non si trovano documenti bilingui, fino ad ora, per la lingua etrusca, a meno che non siano brevi frasi, e tardive rispetto ad esse, in etrusco e latino, come l’iscrizione sulla lastra di Scipio Barbato.  

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Verdi abbraccia Roma

Dalla Terrazza del Vittoriano, la grande Musica Verdiana

Puntuale, all’inizio della stagione estiva, il Campidoglio organizza un concerto demandando agli esperti il luogo e la coordinazione. Quest’anno sembra, per buon augurio, tutto cambiato: non è più la michelangiolesca piazza ad accogliere gli amatori della musica, ma è proprio il Vittoriano, candida grandissima terrazza racchiusa da colonne come gioielli, e da memorie di città norditaliane tornate alla Patria: Pola, Trieste, ecc. , il Bollettino. Non sembra vero: un omaggio alla Nazione che è partita, per farsi grande, proprio da qui.

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I Mitrei nell’ Etruria Meridionale

IL  SYMPOSIUM  del  “PEREGRINUM”

Per grazia della Sovrintendente per l’Archeologia di Roma ed Etruria Meridionale e Direttrice del Museo di Valle Giulia di Roma, ALFONSINA RUSSO TAGLIENTE, una serie di iniziative che ha il Museo stesso come principio hanno nuovamente acceso l’interesse di tutti per la folta presenza, a Roma e nel Lazio, come in Europa (le giornate dell’evento lo dimostrano) dell’immagine del Dio Mitra.

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Un grande Italiano

L’Europa è unita, anche grazie a lui.

Anche se i modelli sociali venuti da fuori li nascondono, i grandi italiani invece sono moltissimi, non si contano. Uno di essi è stato raccontato dallo storico del ROTARY Club Roma Nord, ROBERTO PIAZZINI, in un piccolo Forum gremito di ascoltatori a Piazza dei Giochi Delfici, mercoledì  15 giugno 

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Giappone

Il 18 giugno alla libreria Piave di Roma ha avuto luogo una presentazione di una coppia di libri della serie “Letti di Notte” a cura di ANNA MARIA MORSUCCI, tesi a farci conoscere i lati più familiari e meno tecnologici del Giappone. Il momento culturale ha avuto infatti come sfondo la famosa cerimonia del tè, un corso di carta washi ed esempi vari di terapie del benessere, eseguite da esperti.
La singolarità dell’evento è dovuto anche al fatto che di questo bellissimo Paese non si parla che per commercializzare alcune loro eccellenze, come la tecnologia, e la passione turistica che fa presenti i suoi cittadini in gran numero in Europa ed in Italia; si sono aperti così altri spazi conoscitivi ed attraenti di questa grande Nazione. I due libri sono entrati nel quotidiano del vivere giapponese, senza minimizzare i lati oscuri, con grande poesia e garbata sincerità.

Marilù Giannone

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