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BACH all’ Accademia di Romania

Un concerto eseguito da ragazzi intorno ai sedici anni, quello promosso da Daria TROFANCIUK all’Accademia di Romania il giorno 6 marzo e molto seguito da un pubblico di tutte le età, perfino neonati o nonni, ed in gran silenzio.Il concerto fa parte di un’iniziativa che stabilisce una serie di pomeriggi musicali dedicati ai massimi musicisti quali, oltre a BACH , che apre la programmazione, MOZART, SCHUMANN, ROSSINI, ENESCU.

L’obiettivo dell’Accademia, per il settore musicale, è quello di portare alla comprensione ed all’amore dei giovani la musica grandiosa del Romanticismo o quella incantevole del Barocco, periodi che videro quest’arte bandiera alta e splendente del progresso umano.
I giovani che si alternano ai vari strumenti, scelti seguendo le preferenze del grande compositore, vale a dire l’organo, il violino, il clavicembalo, sono sia italiani che romeni e tutti con un buon curriculum, tale da indurre l’amante della musica classica a non perderli di vista, perchè di certo avranno un felice futuro.
Da apprezzare con gusto il finale del concerto: uno dei brani più celebri di BACH eseguito a jazz, che non perde la sua liquida bellezza e torna ancora a dimostrare l’eternità della musica bella. L’apertura è stata del pezzo in Fa maggiore n. 131, per proseguire con la amatissima fuga, tipo di creazione che il compositore tedesco scrisse fino a cento e più , ed un brano tratto dal “Clavicembalo ben temperato”, i due Preludi in Do . Arianna VICARI ha condotto egregiamente la successione delle parti musicali, commentandole spesso con arguzia.
Si ringrazia l’Accademia di Romania per la felice attuazione e per aver manifestato, attraverso l’affluenza e la bravura dei giovani esecutori e del pubblico, la speranza credibile di un mondo “che dia gioia a Dio”, come BACH avrebbe detto, che si desidera ardentemente a fronte di episodi sociali purtroppo dolorosi.

Marilù GIANNONE