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BRIGANTI

L’incantevole sala dei Domenicani, a piazza s.Maria della Minerva, ha accolto fra le sue evidenze artistiche un evento per così dire contrastante.
Oggi, 3 marzo 2016 a Roma si sono adunati in questo luogo, celestiale e dipinto, un gruppo di briganti dei più pericolosi, da Gasparone a Massaroni, per raccontarci delle vicende che hanno fatto la storia del Lazio nel secolo 1800.
Si sono alternati nella presentazione di questi soggetti l’archeologo Romolo Staccioli, Vincenzo Di Caprio, Renato Mammuccari, autore anche di un libro sull’argomento corredato da dipinti, disegni, stampe, Francesca Di Castro e Sandro Bari. Non è mancato l’intervento di un discendente di briganti che ha riferito le memorie dei suoi sul celebre avo, Tiburzi, con ampio chiarimento delle ragioni dell’opposizione al governo del momento, il quale obbligava e vessava la gente ai soli fini del profitto e senza tenere conto delle tristi condizioni nelle quali un agricoltore del tempo viveva.
Il brigantaggio in effetti non è delinquenza, per una maggior parte, è condicio sine qua non una cattiva amministrazione o un governo pongono davanti a popolazioni rovinate dalla loro malversazione. Forse l’indifferenza dei nuovi capi di stato, forse la malavoglia papalina, forse anche il piccolo principe locale hanno impoverito o perseguitato in quel secolo gente umile che non ha trovato altra scelta che correre ad assaltare diligenze o a razziare per mangiare.
Ci sono stati Briganti scadenti, inclini alla delinquenza, ce ne sono stati larghi e generosi con i suoi simili come il tremendo Gasparone, che non mancava mai di offrire un bicchiere agli avventori ogniqualvolta si trovava in un’osteria.
Mammuccari li dipinge come lo specchio della nostra coscienza. Francesca Di Castro ne illustra i costumi, Masi cita i grandi uomini, come D’Azeglio, che se ne sono occupati. Al termine una poesia e l’informazione che il Museo del Brigantaggio di Cellere conserva numerosi disegni eseguiti da una pittrice contemporanea su di loro, la loro vita difficile, i loro dolori. Raccomandato da Mammuccari l’acquisto di un volume interamente costituito da disegni di Pinelli e di altri artisti che vede i Briganti nella quotidianità e nella serenità familiare.

Marilù GIANNONE