Contro la Crisi? … Metti il Rossetto!
A che serve lo spread quando abbiamo il rossetto?! Per capire qualcosa sulla crisi, soprattutto per coloro che non sono pratici di borsa, di indici e di calcoli basta semplicemente fare una passeggiata ed osservare (con discrezione… ovviamente per non essere presi per molestatori!) le labbra delle donne. Si chiama “lipstick effect” ossia quella strana onda di shopping che porta le donne a comprare più rossetti del normale in tempo di crisi. È già successo con la crisi del ’29, in America quando ci fu un incremento nella vendita di prodotti di make up principalmente di rossetti, e prima ancora nel 1926 quando l’economista George Taylor coniò il termine “hemline index”, ovvero l’indice dell’orlo delle gonne, che secondo il professore quando l’economia migliora e c’è più benessere gli orli si alzano sopra il ginocchio, mentre quando l’economia peggiora le gonne sono più lunghe e castigate. Solo dopo gli eventi dell’Undici Settembre si cominciò a parlare seriamente del lipstick effect con Estee Lauder che notò un incremento esponenziale delle vendite di rossetti in relazione alle oscillazioni finanziarie. Recentemente ben 5 università americane (la Texas Christian University, l’University of Minnesota, l’University of Texas di San Antonio e l’Arizona State University) hanno studiato il fenomeno arrivando ad una conclusione diversa rispetto a quella degli studi precedenti secondo i quali il rossetto serve principalmente per sé stesse e per sentirsi meglio; ora è usato, si per sentirsi meglio ma soprattutto, nel caso di donne giovani, per attrarre gli uomini, uomini facoltosi però, perché in grado di crescer meglio i figli. In entrambi i casi quando c’è la recessione comprare un rossetto, ovviamente griffato e costoso, è sempre un buon investimento.
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