Diversamente uguali
Il Professor ALESSANDRO BERTIROTTI ha presentato il suo nuovo lavoro, “Diversamente uguali”, il 9 ottobre c.a., a Roma,nella sede di un’Associazione di cultura
L’argomento è importante e s’incastra, con vivissimo interesse, nella situazione odierna così tesa e sconvolta da echi di disastri e di guerre: è un’indagine ricostruttiva della psiche umana che, com’è giusto, è nata per comunicare, collaborare, accettare e non per odiarsi, tradirsi, truffare. Siamo in relazione già dal concepimento, e dopo, una volta alla luce, ci apriamo agli uomini come i mille petali di un crisantemo, cercando di ascendere, creando, dialogando; in fine, si nasce per amare.
Tutto ciò vuole essere balsamo per la sanguinosa insicurezza dei nostri tempi e suggerisce la norma per riequilibrare ogni individuo nel proprio sé, perchè qualsiasi azione si compia si compie anche per gli altri, ed il riflesso di essa torna ancora alla fonte. Un atto, bene o male che significhi, lo si fa per sé e per tutti. Duemila anni fa, il Figlio dell’Uomo ha detto: fai agli altri ciò che vorresti fare per te, oggi ALESSANDRO BERTIROTTI lo ripete con dizione scientifica, elaborandone interpretazioni.
Viene ripreso anche il concetto di libertà, che non può intendersi come isolamento ed autonomia assoluta: già dall’inizio della vita si dialoga, si è in due con la madre dalla quale si prescinde e si prescinde dalle esperienze prodotte dall’ambiente, dal mondo nel quale si vive. Viene suggerito il principio di accoglienza per favorire la crescita nel mondo e nell’intimo di un essere, ed a questo punto vale bene chiedersi fino a che punto è bene l’accoglienza, perchè la natura, citata dallo Studioso, prevede un confine, il nostro corpo, ed altri confini che nel corpo formano gli organi: diversamente, va bene, ed eguali, ma ognuno nella propria legge, nel proprio codice naturale, secondo l’Equilibrio che è di Dio: “ama gli altri come te stesso”, ma te stesso è compreso nel concetto.
Marilù Giannone