Skip to main content

Genitori e mode

Essere genitori, come sostiene in un articolo su “Metro”, quotidiano free-press del 27 u.s. la Psicologa ANNALISA LO MONACO, è ciò che si aspetta la maggior parte di coppie, sposate o no. Secondo l’autrice (*), oltre la metà di esse si fa illusioni sullo stato della genitorialità, che è tutt’altro che una passeggiata: le visioni paradisiache di pupetti rosei e sorridenti alle pappe o ai bagnetti trascinano purtroppo individui facili ad essere manipolati dalle soap pubblicitarie che, al momento di affrontare la realtà, bella che sia, ma indubbiamente impegnativa, abbandonano tutto, o reagiscono in modo dirompente.

Ecco dunque gli affidamenti a lungo orario del bimbo ad asili con tate spesso improvvisate ed inadeguate, per non dire di peggio, posteggiati in casa di parenti quando va meglio, abbandonati per stanchezza la sera e dunque privi del necessario alimento psicologico e spirituale che è il dialogo. Ma è un obbligo fare figli? La natura spesso è giusta equilibratrice di concezioni volute o no, qualche individuo è sterile, o non vuole avere prole per scelta: lasciamo che sia, per non volere più genitori prima entusiasti poi violenti o indifferenti: il bambino paga le mode errate ed i cattivi ammaestramenti romantici o religiosi: non ci si unisce per fare figli, non è questa misericordia: ci si unisce perchè si sta bene insieme all’altro che si è scelto.

Se viene alla luce prole, bene, se no, si viva e si accetti altro che indubbiamente viene dato: il tempo per amarsi, la piena disponibilità per realizzarsi, senza pretendere anche di fare la diva di un serial o di non fare piangere la nonna tradizionalista.

Marilù Giannone

 lomonaco_fondo *ANNALISA LO MONACO

   Docente in psicologia e sessuologia

   scrittrice e saggista 

   www.annalisalomonaco.com –  www.animamediatica.it 

   www.liblab.it –  www.scenaillustrata.it