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In attesa di riprendere i Libri

ALCUNE RIFLESSIONI, POST ESAMI di MATURITA’

Alcune testate giornalistiche riportano la notizia, dimostrata, della crescita del numero di ragazzi promossi e con lode per la maturità di quest’anno, con una classifica regionale che vede il Centro Italia in ottima posizione.

Indubbiamente non si può restare distaccati dalla diffusione di questa piacevole novità (visto che sono decenni che la tendenza all’evoluzione culturale volge verso il basso) e, nel contempo, è immediato fare alcune considerazioni in proposito.

Sembra che i promossi abbiano eccelso nella prova d’italiano. Finalmente. Finalmente si avranno meno strafalcioni grammaticali, sintattici, più informazione letteraria e, si spera, meno termini mediati dalla lingua della Gran Bretagna o peggio, degli USA, o ricalcata su termini informatici. Speriamo anche che questo eccellere non sia stato promosso da insegnanti che abbiano completamente assorbito questa bagna di vocaboli da immagine mediatica o che siano preparati secondo dettami buonisti aderenti a  trent’anni di malgoverno, perchè allora lo status scolastico riportato non sarebbe realistico, non essendo gli insegnanti in grado di giudicare.

Che sottile, quasi impalpabile, vi sia in questi tempi una presa di coscienza, da parte del cittadino, per la condizione miserevole nella quale si trova l’Italia è vero, così come rifiorisce delicatamente una certa qual voglia di riproporsi come degni cives di una terra che per secoli ha diffuso cultura . Sembra che questo ritorno alle armi non chiassoso ma deciso contro i barbari dell’attuale momento storico possa vedersi come una giusta reazione, e consigliata intelligentemente dal Governo, contro le assurdità caprarecce o la smania di potere contrabbandata come fede dell’ISIS o i sorrisetti ironici di altri.

Speriamo vivamente che non ci si fermi a questo punto, né che sia soltanto contrasto alla violenza il motivo immaginato, ma si rinnovi il fasto dell’ eccezionale nostro Stivale con la sicura veduta di ciò che è, e l’onore che merita e perchè non si releghi nell’angolo, disprezzandolo, chi ne proviene, bollato magari come mafioso o come mandolinista.

Si rileva , a sottolineare questo, che le regioni più lodate sono proprio quelle del meridione, più aderenti alle tradizioni, più orgogliose, più ferme nel volere emergere a livelli di responsabilità e di guida. Ci si augura che l’esito felice delle maturità di quest’anno sia il primo gradino di una bella scala di mete luminose per l’Italia e per chi la ama.

Marilù Giannone