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Intervista a una scrittrice “nascosta”:
Clementina Magliulo Podo

 

SEI DOMANDE a CLEMENTINA MAGLIULO PODO _________________ a cura di Marilù GIANNONE 

1) D:. Clementina Magliulo Podo, hai scritto una quarantina di libri fra romanzi e poesie. Eppure li pubblichi in sordina, piuttosto che cercare il pubblico li vendi alle amiche o agli estimatori, dando di sovente il ricavato in beneficenza. Non mi hai mai chiesto pubblicità o distributori. Perchè?
R. Cerco di essere capita ed amata attraverso i miei romanzi soprattutto dalle persone che mi stimano. Non amerei affatto vedere i miei libri in colonna in qualche angolo di qualche grossa libreria, o in mano ad acquirenti che obbediscono alla moda, o alla pubblicità. Voglio essere ciò che sono, conosciuta in modo diretto.

2) D: Sì, ma così resti un poco nascosta, ed i valori ai quali credi, così ben esposti nei tuoi romanzi, restano doni per un numero ridotto di persone , non favorendo il grande pubblico che cerca nei libri una via di fuga dai problemi, un incoraggiamento, una gratifica. Eppure hai avuto riconoscimenti e premi, anche a livello europeo .Come hai fatto?
R. Non cerco il successo se non per la voce degli altri. Le amiche parlano ai loro conoscenti, chi mi stima consiglia ciò che ho scritto a tanti, è più bello così. Le mie amicizie sono diffuse in una larga parte di mondo, essendo io vissuta in Brasile, in Bulgaria, in Francia, in Inghilterra, paese che preferisco sovra ogni altro. Le loro esperienze le ho spesso fatte mie, e così i modi di pensare e le particolarità delle loro nazioni.

3) – D: Quindi ciò che narri non è il tuo vissuto, e sei, per così dire, un portavoce di vicissitudini altrui.
R. In parte soltanto sono mie esperienze. Ho avuto una vita non facile, un grande amore spezzato, due meravigliosi figli che ho allevato da sola, essendo abbandonata, ed ai quali ho dedicato tutta me stessa; pensa che essi sono adottati. Ma i miei contrasti li ho riconosciuti anche nei soggetti con i quali sono venuta a contatto, e così non posso dire di avere scritto autobiografie.

4) – D Ciò che più ti tocca sono i disagi sociali e familiari. Per te, acuta lettrice di giornali, qual’è la causa di essi?
R. La mancanza di umanità che i grandi estremismi hanno causato, aggravata dalla perdita di un credo, anche la Chiesa ha commesso grossi errori, soprattutto per la valutazione del femminile, che vede come soggetto e del quale ha timore. Lo sai che anche S:Paolo era favorevole alla donna, per lo meno nelle sue uniche lettere veramente sue? Se si affermasse la verità, cioè che la donna è pari all’uomo, avremmo un modo di considerare la società più secondo il merito.

5) – D: .E per quanto riguarda gli estremismi?
R. Dovrebbero tutti fare il bene della nostra Italia, senza correre dietro al demonio del potere comunque e dovunque. Per il lavoro ad esempio, si dovrebbe svolgere la mansione che è congeniale e non quella che “fa soldi”. Tutti hanno bisogno di tutto. Un mondo di soli impiegati o soli politici è la massificazione di uno stato e quindi è la morte. Sono infine assolutamente contro la globalizzazione, ci si ama anche per le differenze. Tutto massificato ed eguagliato è la morte.

6) – D. E vita, quella che hai visto in te e nelle altre, perchè i tuoi protagonisti sono in massimo grado donne, che cosa è per te?
R. La vita è amore, con la -a- sia minuscola che maiuscola.