L’Italia spaccata in due
La sedicesima ricerca sulla qualità della vita realizzata da Italia Oggi con la collaborazione dell’equipe coordinata da Alessandro Polli, docente di statistica economica della Sapienza di Roma, ha rilevato un’Italia spaccata in due. Fino a metà dello stivale la gran parte delle province si colloca in una posizione della classifica definita “buona” ed “accettabile” mentre nessuna provincia dell’Italia centro meridionale ed insulare arriva al di sopra dello “scarso”
Si vive meglio nelle province di medie dimensioni ed il nord est si aggiudica il podio con ben nove città in testa. Trento è la provincia che ha registrato i più elevati livelli qualità della vita nel 2014, dato che conferma il primato conquistato nel 2010 e mai lasciato in questi cinque anni; a seguire Bolzano, che si riconferma seconda, e Mantova diventata terza grazie ad un balzo in avanti di ben 14 posizioni rispetto al 2013. Milano è 36° (37 nel 2013), Roma fa qualche passo in avanti scalando qualche posizione dalla 64 alla 57, Napoli e Palermo si trovano sempre alle ultime posizioni anche se con qualche lieve miglioramento (rispettivamente 103 e 95 contro i 105 ed i 100 del 2013).
Le macro categorie prese in esame sono:
Affari e lavoro (occupazione, disoccupazione, imprese registrate);
Ambiente (concentrazione biossido d’azoto,, rifiuti, consumi idrici, veicoli circolanti ,consumo di energia elettrica, piste ciclabili, potenza pannelli solari, ztl, aree verdi, trasposto pubblico, raccolta differenziata);
Criminalità (reati contro la persona, reati contro il patrimonio ,omicidi, tentati omicidi, lesioni dolose e colpose, violenze sessuali, furti, rapine, estorsioni e truffe);
Disagio sociale (infortuni sul lavoro, morti per tumore, disabili, suicidi, disoccupazione);
Popolazione (densità demografica, emigrati, immigrati, nascite);
Servizi finanziari (istruzione media superiore, numero atm, numero sportelli bancari, numero studenti scuole, numero professori scuole);
Sistema salute (medici ospedalieri, posti letto, personale infermieristico, personale socioassistenziale);
Tempo libero (alberghi, agriturismi, cinema, palestre, librerie, ristoranti, bar, associazioni ricreative);
Tenore di vita (spesa media mensile pro capite, importo medio mensile pensione, valore aggiunto pro capite, prezzo mq appartamento, depositi bancari pro capite).