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Made in Cina V/ Made in Italy

 

 G. d. F.  –  ASSESTATO UN DURO COLPO AL MERCATO DEL FALSO  – A ROMA in via Nomentana 591, nella SEDE DEL  COMANDO della G.d.F. , martedì 28 luglio il PROCURATORE della REPUBBLICA MICHELE PRISTIPINO e il COM.te PROV.le GIUSEPPE MAGLIOCCO – Generale di Brigata – hanno esposto in conferenza stampa l’eccezionale esito positivo di una operazione delle Fiamme Gialle conclusasi nelle prime ore mattutine per contrastare i falsi “Made in Italy” che danneggiano oltre ogni misura i nostri settori della produzione e del commercio.

Durante la perquisizione sono stati sequestrati oltre 3/milioni di capi di abbigliamento, oltre 1/milione e 300 mila pezzi di accessori idonei a rimuovere fraudolentemente le etichette attestanti la provenienza cinese della merce e alla sovrapposizione di falsi marchi di ben note griffe. Inoltre sono state sequestrate quote di 14 società e relativi compendi aziendali, 25 unità immobiliari (ubicate in Roma, Fiumicino e Prato) per oltre 5/milioni e 500/mila €uro, 10 autovetture lussuose, 135 rapporti bancari e cassette di sicurezza –  nella disponibilità di 35 imprenditori cinesi ed 11 società, tutti operanti all’interno del noto maxi hub di Roma “Commercity”, ubicato in zona Portuense e, precisamente, in via Portuense 1555. Nell’operazione sono impiegati oltre 150 militari del II Gruppo Roma, supportati da un elicot-tero del Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia, nonché l’ausilio di altri Reparti del Corpo.

I danni ingenti procurati allo Stato e ai nostri settori imprenditoriali da queste “consorterie cinesi” assumono aspetti veramente preoccupanti per i loro illeciti e sotterranei guadagni che raggiungono importi da capogiro. Il Procuratore ha infatti illustrato il modus operandi di questi ingrati ospiti, tramite la contraffazione di scontrini, la falsificazione di documenti contabili e l’ applicazione di falsi marchi su prodotti scadenti, le mancate dichiarazioni di redditi per oltre 44 milioni di €uro ed evasioni di IVA pari a 7 milioni di €uro. Grazie alla collaborazione di alcune note Case di Moda alla collaborazione di alcune note case di moda, è stata riscontrata, per molti capi ed accessori, la c.d. “contraffazione figurativa”, rivolta alla illecita duplicazione dei disegni e delle stampe adoperati per la realizzazione dei prodotti.

A seguito di tale brillante operazione, con uno dei più significativi sequestri degli ultimi tempi nei confronti di soggetti di etnia cinese, va sottolineto come la Capitale continui ad essere uno dei mercati principali di questi soggetti per ottenere sempre maggiori profitti a discapito di coloro che operano nel settore, rispettando la legalità e come le aziende “regolari” ed i loro dipendenti subiscano un danno incalcolabile sotto il profilo economico ed occupazionale.  Marilù GIANNONE

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Nota a margine > La nostra Agenzia si era già occupata del problema della CHINATOWN ubicata in Prato, a seguito del tragico rogo avvenuto nel dicembre 2013. Riteniamo dover ritornare nuovamente su tale argomento ove – encomi e applausi a parte per la GUARDIA di FINANZA – il comportamento di tutte le nostre “Istituzioni & Autorità” risulta ignobilmente deplorevole per la loro latitanza, insensibilità ed agnosticismo.  >  G.M.