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Melting Pot: lo chiffon in stile africano

Una nuova generazione di talenti che arriva dal “continente nero” sta cambiando la moda.

Lo stile africano ed i suoi colori hanno da sempre influenzato l’Europa, nell’arte con Matisse e Picasso e nella moda con i grandi stilisti degli anni ‘60. Il “precursore” fu Christian Dior, che nel 1947 fece parlare di sé con gli abiti di ispirazione etnica Jungle e Afrique, in seguito Yves Saint Laurent, nel 1967, con la collezione Bambara ricca di maxi bracciali e collane in ebano, poi, nello stesso periodo, Valentino con capi a stampa giraffa e zebra. Oggi questo stile oltre ad esser stato ripreso e reso più chic dalle collezioni di Emilio Pucci, Marc Jacobs e Céline, è stato riportato alla ribalta grazie al moltiplicarsi di fashion stylist, vip e it girl e modelle afroamericani che preferiscono la “loro” moda chiassosa rispetto ai classicismi europei-statunitensi. I nuovi stilisti vengono del Ghana, della Nigeria, dal Sudan e dello Zimbabwe; studiano in Europa, Canda e Stati Uniti ma poi è dal loro territorio che traggono ispirazione per le forme, per i colori e per i tessuti. Catherine Addai, direttrice creativa di Kaela Kay, propone collezioni ultrachic con un tocco kitsch; Fenix Couture, brand fondato a Lagos, prende ispirazione dalla natura, mentre Thembaka Vilakazi propone abiti classici ma ispirati alla cultura ed alla musica locale.

Da tenere sott’occhio per i prossimi mesi sono Marian Kihogo it-girl dallo stile inconfondibile, le due super modelle Ladene Clark e Adesuwa Aighewi, ed uno dei primi siti di street style creato e gestito da 3 ragazzi di Soweto iseadifferntyou.tumblr.com

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photo via google