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“Qualcuno così” … anche per Noi in Europa !

In anteprima assoluta ed in lingua nazionale è stato presentato il Film: “El Libertador”, con una egregia organizzazione da parte dell’Ambasciata della Repubblica del Venezuela, e con la presenza  di S.E.Ambasciatore Jùlian Isaias RODRIGUEZ DIAZ, del Ministro Consigliere Maria Elena UZZU, e della Dott.ssa Maylin LOPEZ, in occasione del 206° anniversario della Repubblica Bolivariana del Venezuela.
Alle ore 19,30 del 19 aprile SIMON BOLIVAR ha scelto la Casina delle Rose di Villa Borghese – oggi “Casa del Cinema” – per offrirsi nella potenza recitativa dell’attore Edgar RAMIREZ e dell’intero cast guidato dal regista Alberto ARVELO, che per la ricostruzione precisa della vita e dell’ ambiente naturale del grande personaggio e del suo titanico impegno verso la libertà dei paesi sudamericani, ci ha veramente messo l’anima e la sapienza, con un risultato vincente. Dopo il plauso per la fotografia eccezionale e l’adesione al vero, senza romanzate da cassetta, della pellicola ed, infine, per le musiche, il pensiero è per il protagonista.


SIMON BOLIVAR è l’eroe di tutti i paesi del Sud America che hanno vinto e rovesciato il colonialismo ferreo e barbaro all’inizio dell’Ottocento, è stato guerriero e stratega, ma anche acuto osservatore dell’opera innovatrice di Napoleone, incoronato Imperatore proprio quando El Libertador era in Europa, ed è inoltre stato ammiratore del nostro Menenio Agrippa, il primo uomo della storia che ha voluto la parità militare nell’esercito romano, consegnando la difesa della Patria all’appartenenza ed all’amore di tutti i cittadini, di qualsiasi status e colore.
BOLIVAR è infatti stato più volte a Roma ed ha presenziato alla ricorrenza del famoso evento di Monte Sacro, ha goduto della nostra città e della stima donatagli anche dal Papa che affidò al suo scultore, Pietro TENERANI, il ritratto a figura intera ed in marmo bianco dell’illustre Latino. Nei tempi attuali simili figure senza paura e con immenso ideale quasi non si notano, sicché la chiara scultura resta al Museo di Roma, ma in luce, in attesa che i discendenti del suo sangue spirituale riprendano i passi segnati per liberare l’Europa ed il mondo dai torbidi poteri monetari che la fanno schiava  e minacciata da assolutismi economici e religiosi.
Discendenti dalla indomita determinazione del BOLIVAR che fanno pensare a quante volte di già il Sud America e l’Italia, mai coinvolta in schiavismi, si sono trovati in congiunzione, si pensi per esempio a Giuseppe GARIBALDI, a sua moglie ANITA – splendida combattente e sempre per uno scopo magnifico e sacro: la Libertà.

Non resta che augurarsi, incantati da un film che è una scossa , che possa esserci “Qualcuno” come lui, anche da noi in Eueopa.   – MARILU’ GIANNONE

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