Roma: la giunta fa la guerra alle auto
Roma come Milano, è guerra alle auto e nell’anello ferroviario si entrerà con i bonus o pagando, i varchi saranno installati entro il 30 giugno. Questa è la misura più drastica contenuta nel Piano del traffico, presentato da Guido Improta. Si vuole cambiare la mobilità dei romani e l’obiettivo è abbattere il monte ore trascorso in auto.
Duecento pagine per raccontare un nuovo modo di muoversi, presentato 15 mesi fa ma approdato solo oggi in aula farà discutere soprattutto per l’introduzione dei bonus mobilità. Auto condivise, bike sharing, isole pedonali e strisce blu (dove per entrambi è stato fatto ricorso al Tar con due sconfitte per il sindaco -1,50 è una somma troppa alta, ed il Foro torna ad essere ripercorribile con la macchina) vengono dopo. La novità è che si punta a contingentare gli accessi in centro, da tempo ormai delimitato a Roma dal cosiddetto anello ferroviario. E stavolta si fa sul serio.
Ha spiegato l’assessore Improta: “La città di Roma ha ottenuto un finanziamento europeo, presentato insieme alla Regione Lazio, che permetterà all’amministrazione di introdurre entro il 30 giugno 2016 alcuni meccanismi di controllo elettronico della mobilità “in uscita e in entrata dall’anello ferroviario”. Come a Milano si potrà godere di un “Bonus mobilità”, cioè di un numero di ingressi esaurito il quale si pagherà l’entrata in città sulla base dell’impatto del proprio veicolo sulla qualità dell’aria. Traducendo: più il veicolo è grande e inquinante più costerà entrare in centro. Il Bonus sarà collegato ad una App con cui ciascun automobilista potrà monitorare ingressi e pagamenti. Ovviamente i residenti saranno dotati di un numero di bonus maggiori rispetto a chi non abita in centro.
Pagine e pagine, frutto di un percorso di partecipazione con sindacati, associazioni e Municipi, che si fondano su una priorità: potenziare il trasporto pubblico per decongestionare la Capitale dal traffico privato. Il punto di partenza del Pgtu sarà una classificazione funzionale delle strade e delle zone della città, che estenderà la propria definizione anche al di fuori del Gra, individuando una viabilità principale e una viabilità locale, con il tpl a fare da collante.
Per fare questo, la Capitale è stata suddivisa in sei ambiti, o zone urbane: Area centrale Mura Aureliane, Anello ferroviario, Circonvallazione esterna, Gra, Extra Gra e perimetrazione centri urbani, Ostia-Acilia.
fonte RomaToday