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Giornetti contro il “see now buy now”

Più disciplina, determinazione, coraggio, creatività e tempo, per creare, ma anche per ristabilire le regole, ritornare ai valori veri e distinguere i ruoli. Altrimenti il rischio è che il sistema moda debba affrontare seri problemi. Sei mesi dopo aver lasciato la direzione creativa di Salvatore Ferragamo (che ha seguito per 16 anni), lo stilista Massimiliano Giornetti parla con gli studenti del Polimoda, dove si è diplomato nel 1999.

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In arrivo la “super fashion week”

Milano si prepara a lanciare la sfida alle capitali internazionali della moda sotto l’egida e il supporto delle istituzioni e del premier Matteo Renzi. Dopo mesi di incontri e trattative, è stato siglato Roma, il protocollo d’intesa per promuovere e sviluppare il sistema moda italiano nel mondo. Obiettivo dell’accordo è far diventare Milano “il place to be per tutti gli operatori del settore nel mondo”, a partire dal prossimo settembre 2017, in occasione della settimana della moda.

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Paris Fashion Week: vince Piccioli

Parigi incorona Pierpaolo Piccioli come vincitore tra gli “esordienti” della appena conclusasi settimana della moda. Tre importanti riferimenti della stampa internazionale (Vogue.comeNew York Times e Business of Fashion) sono stati unanimi nel promuovere Piccioli come unico direttore creativo di Valentino; mentre sono stati valutati con cautela, e qualche critica, i debutti in Dior di Maria Grazia Chiuri (ex co-designer di Valentino con Piccioli); in Lanvin di Bouchra Jarrar; in Saint Laurentdi Anthony Vaccarello.

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La Thailandia sfila a Roma

L’inconsueta cornice di Palazzo Brancaccio ha visto sfilare la Thailandia mettendo in mostra tutta la sua artigianalità con abiti in seta dai colori esotici ed i tessuti fatti a mano. L’evento si è svolto in onore di sua maestà la Regina Sirikit, che da poco ha compiuto 84 anni.
All’iniziativa, patrocinata dalla stessa Regina e della Fondazione per la Promozione delle Occupazioni di Supporto e delle Relative Tecniche Thailandesi, accolti dall’ambasciatore della Thailandia, Tana Weskosith e dalla sua consorte Jitpachong Weskosith, hanno partecipato circa 200 personalità provenienti dal mondo delle istituzioni, dell’economia, della cultura, oltre a numerosi esponenti del corpo diplomatico accreditato in Italia.
La serata si è poi conclusa con la presentazione delle creazioni in seta Thailandesi dello stilista Paothong Thongchua, 25 capi della sua ultima Collezione “Luxury Thai-Western” dedicate alla moda uomo e donna.

Fashion blogger ed influencer sotto attacco

Risale a qualche giorno fa “l’attacco” sferrato da Vogue.com verso fashion blogger ed influencer. La dichiarazione di guerra è stata affidata alle opinioni di quattro note firme della testata, impegnate a seguire le sfilati milanesi. Così facendo la Condé Nast ha aperto uno scontro, strutturale, che probabilmente era inevitabile vista l’ormai sovrapposizione di interessi tra l’editoria classica e quella parcellizzata dei nuovi media. 

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Specchietti per allodole

Si sono appena concluse le sfilate meneghine e tutto il grande circo composto da baracche e burattini si è spostato a Parigi. Girovagando nella rete delle notizie sulla settimana appena trascorsa ho trovato un interessante articolo di Cristiana Schieppati per Crisalidepress.it.

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A New York sfila una collezione di hijab

Anniesa Hasibuan, designer indonesiana, ha puntato proprio sulla New York Fashion Week per presentare un’intera collezione di hijab. Una passerella che si farà ricordare, infatti è la prima sfilata nella storia della fashion week di New York a presentare una collezione dove ogni singolo look è accompagnato dal tipico velo femminile musulmano che lascia scoperto il volto e le spalle, coprendo invece il capo, le orecchie e il collo, e che viene legato sotto il mento.

Ventinovenne, originaria di Jakarta, Anniesa ha voluto dedicare la collezione D’Jakarta per la Primavera Estate 2017 proprio alla sua città, ispirandosi alla «sua anima vibrante e colorata – come ha spiegato sul suo profilo ufficiale su Instagram – e rappresentando un altro volto della capitale indonesiana, composta da incredibili mosaici etnici». Questo in realtà non è esattamente il suo debutto a New York. La designer ha infatti già partecipato due volte alla settimana della moda dedicata alle collezioni houte couture, vincendo anche il titolo di miglior designer del 2015. «Non sono arrivata direttamente alla New York Fashion Week dal nulla – ha dichiarato al Jakarta Post – A portarmi sin qui è stato un lungo viaggio che ho compiuto passo dopo passo».

Un look della collezione D’Jakarta 

 Anniesa Hasibuan al termine della sua sfilata 

 

Gli Emmy® Awards si aprono con un brindisi italiano

Ancora una volta il made in Italy centra l’obiettivo di eccellenza. Questa volta è toccato al brand Ferrari, scelto per il brindisi ufficiale della 68ma edizione degli Emmy® Awards, in programma a Los Angeles il 18 settembre. Le bollicine Trentodoc, esattamente quelle del Ferrari Brutaccompagneranno tutti gli appuntamenti degli “Oscar della televisione”, a cui partecipano i più famosi personaggi dello star system internazionale. Un evento mediatico  che culminerà con il Governors Ball, dove 4000 ospiti festeggeranno con Ferrari i vincitori della stagione, nel più grande Galà degli Stati Uniti. Quest’anno il tema scelto dalla Television Academy sarà “l’eleganza della natura”: gli invitati saranno trasportati in un vero e proprio giardino incantato, dove anche il menù rispecchierà una particolare attenzione alla naturalità degli ingredienti e dei vini offerti.

Yoox cambia look

Il 16 settembre sarà traguardo importante per Yoox. Il portale infatti da metà mese, per i suoi 16 anni, presenterà un look completamente nuovo sia per quanto riguarda la versione desktop che la mobile grazie ad una nuova app ed all’integrazione con iOS 10.

Reinventato e ridisegnato con lo scopo di semplificarne l’utilizzo e la navigazione, il nuovo sito offrirà un grado di personalizzazione sempre maggiore sviluppato a partire dalla posizione dell’utente, le abitudini d’acquisto e le preferenze di navigazione, calcolate in tempo reale. Il menù di navigazione sarà più semplice e stanno presenti nuove storie editoriali  e collaborazioni esclusive con due nuove sezioni: Style Notes e Special Editions.

Prima sfilata per Reshma Qureshi

Reshma Qureshi, modella indiana di 19 anni, è stata la regina della prima giornata della fashion week di New York, oltre ad essere il simbolo della violenza sulle donne. Con il volto sfigurato dall’acido la giovane modella ha dichiarato che nonostante il suo stato, così come quello di altre donne, non bisogna essere deboli, si può uscire e fare tutto quello che si faceva prima.; “Voglio dire a tutti coloro che sono sopravvissuti a un attacco con l’acido che non ci sono motivi per non godersi la vita. Non siamo responsabili di quanto ci è accaduto. Non abbiamo fatto niente di male, allora dobbiamo andare avanti”.

Reshma è stata aggredita con l’acido nel 2014 dal cognato, il quale voleva colpire la sorella di lei che lo aveva lasciato. Reshma ha sfilato per la piattaforma di giovani creatori italiani Ftl moda, che ha già fatto parlare di sè per la scelta di altri suoi modelli, come Madeline Stuart, la giovane australiana con la sindrome di Down, e  Rebekah Marine, venditrice di auto del New Jersey nata senza un avambraccio.

Venezia: come si vestono e si vestivano le star del cinema

Venezia, Festival del Cinema, anni ’60 a confronto con oggi. Come si vestivano all’epoca le celebrities e come si vestono oggi?

Dopo i film in concorso l’argomento di maggior discussione riguarda appunto il famoso red carpet delle star. Chi c’è chi manca e chi indossa chi.

Nei faboulos sixties il massimo concesso era una scollatura un po’ ampia, una minigonna o la pancia scoperta.

Oggi invece del tanto chiacchierato festival ricorderemo solo questi due abiti (se così possono definirsi) di dubbio gusto e poco buon senso.

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Claudia Cardinale ed Elizabeth Taylorchiacchierano sedute a un tavolo del Palazzo Vendramin Calergi sul Canal Grande.

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Fiona Von Thyssen con Gualtiero Jacopetti

Italy Venice Film Festival 2016

Gli “abiti” di Matteo Evandro Manzini indossati da  Dayane Mello e Giulia Salemi 

foto via marieclaire.it e google img

Renzi potrebbe tornare ad inaugurare la fashion week

Il premier Matteo Renzi, il prossimo 21 settembre, potrebbe tornare ad inaugurare la settimana della moda femminile. Lo ha riferito Carlo Capasa, presidente della Camera della moda, a margine della presentazione ufficiale della fashion week.
L’occasione sarebbe l’inaugurazione della mostra “Crafting the future. Storie di artigianalità e innovazione” organizzata dalla stessa Camera con il supporto del Ministero dello Sviluppo economico e dell’Ice al Mudec.

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Dal “ready to wear” al “ready to buy”

Madame Figaro parla già della fine di un’era; infatti l’intero settore moda ha cambiato ritmo nel giro di pochissimo tempo. Con l’avvento del ready-to-wear, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, le collezioni venivano e vengono progettate e presentate più di sei mesi prima del loro effettivo arrivo nei negozi, permettendo così di avere i giusti tempi di commercializzazione e di produrre in grandi quantità.

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Harrods cerca “casa” a Firenze

Harrods, che da maggio 2010 è passata per un miliardo e mezzo da Al-Fayed alla Qatar Holding, sta cercando una sede per una prossima ed eventuale apertura nella città di Dante. Firenze tra l’altro sembra anche esser molto amata e frequentata dalla stessa famiglia regnante del Qatar.

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Pokémon Go: ancora presto per dirgli addio

Fin dai primissimi giorni dall’uscita di Pokémon GO la febbre per i mostriciattoli tascabili ha contagiato tutti e si è diffusa in modo virale facendo registrare un numero di download mai raggiuto prima da altre app. A confermarlo SuperData Research, secondo cui, in poco meno di due mesi, Pokémon GO ha avuto il miglior lancio per un gioco mobile della storia.
Un’applicazione che è riuscita a conquistare le prime pagine delle testate nazionali e diventare notizia di punta di molti tg, anche per gli incidenti causati da giocatori distratti. Nonostante molti vorrebbero non sentire più parlare di persone che si aggirano nelle città in cerca di mostriciattoli, c’è chi, come la leader del partito liberale della Norvegia, Trine Skei Grande, non ha rinunciato alla sua “caccia” neanche durante un’importante riunione del Comitato permanente del paese per gli Affari esteri e per la Difesa.
Sin dai primi download ogni paese ha reagito in modo diverso all’arrivo di Pikachu e dei suoi compagni. Se nella città francese di Bressolles il sindaco ha vietato il gioco, quello di Vindenes, in Norvegia, ha concesso di ergere una statua dedicata al gioco sviluppato da Niantic. A Sidney il Down N’ Out ha creato tre hamburger ispirati ai Pokémon, mentre in Argentina i salesiani del Collegio di Maria Ausiliatrice di Bernal hanno cercato di cavalcare il successo di Pokemon Go lanciando “Don Bosco go” un proprio gioco, dove andare alla ricerca di Santi e non a caccia di mostriciattoli.
Una fine che sembra non esser proprio imminente, nonostante il calo di 15milioni di giocatori. Almeno così sembra visto che anche il settore turistico sta cercando di sfruttare Pokemon Go. Alcune città, infatti, hanno deciso di promuoversi in base alla loro concentrazione di Pokéstop e palestre Pokémon. Sono spuntate visite guidate che consentono ai turisti di dare la caccia a mostri rari. Perfino fare la spesa sarà una caccia al Bulbasaur di passaggio. Tra mille dubbi sul futuro del videogioco sviluppato da Niantic per iOS e Android una cosa è certa: Nintendo ha visto letteralmente raddoppiare il proprio valore con le azioni che hanno fatto registrare un +100%, confermando Pokemon Go come una realtà redditizia e non come un solo fenomeno del momento.

DG Family Street Graffiti

Dolce & Gabbana sperimenta nuove strategie pubblicitarie puntando sui marciapiedi. A partire dallo scorso weekend, sulle strade di New York, Londra, Milano e Parigi sono comparse le immagini del progetto #Dgfamily Street Graffiti. Non una campagna advertising pensata per la tradizionale cartellonistica ambientale, ma graffiti realizzati con stencil e prodotti eco-sostenibili direttamente sul suolo pubblico.

Gli stilisti Stefano Gabbana e Domenico Dolce sono ritratti in versione cartoon circondati dai loro animali domestici. Alcune immagini riprendono le stampe presenti anche su alcuni capi del brand. A Milano sono previsti 100 graffiti realizzati con una miscela a base di gesso, argilla e cellulosa.

Legends and Fairy Tales

Avrà luogo il 7 luglio prossimo nella Città Eterna “Legends and Fairy Tales”, la sfilata-evento che Fendi presenterà nella suggestiva cornice della Fontana di Trevi, della quale la maison della doppia F ha recentemente finanziato i restauri.Un modo per rafforzare ancora una volta il suo profondo e duraturo legame con Roma, scegliendo la propria città natale per celebrare il suo 90esimo anniversario.

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Nobuaki Tomita a La Sapienza

Preziosi ed eleganti, con prezzi fino a sei cifre, complicati da indossare tanto è vero che bisogna essere aiutati da una se non due persone, ma capaci anche di innovarsi, tra nuovi materiali e fantasie. È la riscoperta del kimono, l’abito tradizionale giapponese, raccontato dal maestro Nobuaki Tomita, stilista e designer famoso in patria per le sue preziose creazioni, soprattutto per musei, teatro e cinema. Tomita per un giorno ha assunto le vesti di professore per la facoltà di  Scienze della Moda e Costume a La Sapienza di Roma, nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni delle relazioni tra Italia e Giappone. Un’amicizia lunga e proficua tra i due paesi, nata proprio sulla seta, quando nel 1854 una grave infezione delle colture dei bachi spinse gli imprenditori italiani verso il mercato giapponese.

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