In tutta Italia
L’Inail incentiva le imprese a rinnovarsi con oltre 15 milioni di euro in agricoltura, 10 mila nell’edilizia e 5 milioni per il settore estrattivo.
Scritto da Redazione il . Pubblicato in Made in Italy.
L’Inail incentiva le imprese a rinnovarsi con oltre 15 milioni di euro in agricoltura, 10 mila nell’edilizia e 5 milioni per il settore estrattivo.
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“NON BERE, CHE TI GIRA LA TESTA”: questa era la raccomandazione preferita della mia nonna quando avevo 18 anni, una litania che ha perseguitato me e le mie amiche per tanto tempo, oggi a far girare il capo, come direbbe lei è il soldo … La puzza dei soldi ci perseguita nelle nostre gite a Montalcino, a far merenda con pane casareccio, formaggio e un buon bicchiere di brunello doc
Vino taroccato venduto da un enologo: è riuscito a commercializzare quantità enormi di vino scadente spacciandolo come Brunello o rosso di Montalcino doc. Il valore del vino sequestrato, oltre 220.000 bottiglie di falso Brunello e rosso di Montancino, di annate comprese fra il 2008 e il 2013, avrebbe garantito all’enologo guadagni per 5 milioni di euro attraverso due società fittizie a lui riconducibili. L’enologo, molto conosciuto e apprezzato nella zona di Montalcino dove forniva consulenze tecniche, avrebbe raggirato una decina di aziende agricole, tutte di piccole dimensioni, facendosi consegnare dagli ignari produttori documenti per l’attestazione della docg (denominazione di origine controllata e garantita) e centinaia di contrassegni di stato (la Finanza ne ha sequestrati 2.350).
A supporto della frode l’enologo, molto esperto in informatica, è riuscito anche a inserire dati falsi nella banca dati di Artea, l’agenzia regionale, riguardanti vendemmie, garanzie contabili, dichiarazioni di produzione e cessioni di vino sfuso. L’enologo è riuscito a entrare anche nel sistema di home banking di due imprenditori per trasferire tramite i loro conti bancari denaro all’estero. In uno di questi tentativi l’uomo ha cercato di portar via dai conti di uno dei committenti 350.000 euro.
Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina. “Abbiamo i mezzi giusti per difendere i nostri prodotti d’eccellenza e l’operazione della Guardia di Finanza in collaborazione con il nostro Ispettorato repressione frodi ne è la conferma. L’azione di contrasto messa in campo testimonia che i livelli di presidio della qualità ci sono e funzionano. Chi vuole operare fuori dalle regole – conclude – va messo fuori gioco e per questo ritengo importante l’esempio dato dal Consorzio del Brunello nel denunciare movimenti sospetti”.
“La Regione si costituirà parte civile, a difesa dei produttori di Brunello e per il danno subito con la violazione della banca dati dell’agenzia regionale Artea. Voglio ringraziare la Guardia di Finanza e le forze dell’ordine per aver scovato questa gravissima truffa ai danni di uno dei brand che più caratterizza la Toscana e l’Italia nel Paese nel mondo”. Così il presidente della Toscana, Enrico Rossi, commenta l’inchiesta “Vogliamo dare un segnale inequivocabile – prosegue – che stiamo dalla parte degli imprenditori per bene, dalla parte della legalità e della trasparenza. Va infatti sottolineato anche l’impegno del Consorzio del Brunello che ha segnalato alle forze dell’ordine la falsa certificazione. Il segnale è chiaro: chi produce eccellenza nel vino come in altri settori è danneggiato da questi criminali. Violano la legge – conclude Rossi – danneggiando la qualità e distruggendo posti di lavoro”.
“L’operazione di oggi conferma ancora una volta che abbiamo buoni strumenti di contrasto alla contraffazione, ma anche che ove ci sono prodotti di qualità occorre vigilare ed attivare ogni antenna. Lo spirito di collaborazione tra Procura della Repubblica; Ispettorato antifrode del ministero delle Politiche agricole e Guardia di Finanza ha consentito di bloccare l’ennesima frode nei confronti del vino, settore fondamentale per l’economia nazionale, per l’export, quell’Export sul quale anche con il Decreto Sblocca Italia si cerca di investire, e uno dei simboli della qualità agroalimentare italiana. Ai corpi ed alle istituzioni impegnate, ancora una volta va un sentito ringraziamento. Dobbiamo continuare a tenere la guardia alta per colpire chi vuole agire fuori dalle regole, accelerare il percorso di applicazione di tutte le norme e gli strumenti anticontraffazione, attività evidentemente assai redditizia, a tutela della salute dei consumatori e del lavoro degli agricoltori”. Con queste parole interviene Susanna Cenni, deputata del Partito democratico e capogruppo democratico nella Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo.
«Ci vuole chiarezza, chi ha sbagliato deve pagare e, come sottolineato anche in passato, chiediamo tolleranza zero. L’operazione della Guardia di Finanza di Siena presentata oggi, è un elemento di grande positività, quando emergono truffe e contraffazioni che danneggiano l’immagine del nostro patrimonio agroalimentare di eccellenza, come in questo caso il Brunello di Montalcino. Truffe che rappresentano un danno di immagine assoluto ed economico per la nostra agricoltura, un danno che le nostre aziende agricole corrette e professionali non si possono permettere di subire; un danno anche per l’intero tessuto socio-economico, non solo di Montalcino, ma dell’intera Toscana». Con queste parole il presidente della Cia Toscana Luca Brunelli commenta la frode scoperta dalla Guardia di Finanza di Siena.
“Come Cia Toscana – aggiunge Brunelli – siamo e saremo sempre a fianco degli agricoltori onesti e corretti che ogni giorno con grande passione e sacrificio riescono a portare il nome della Toscana sui mercati mondiali; saremo a fianco di tutte le forze dell’ordine e dei soggetti preposti che operano quotidianamente nei controlli e a difesa della legalità, e per questo mi sento di ringraziare le Fiamme Gialle di Siena e l’Ispettorato Repressione Frodi del Ministero delle Politiche Agricole (sede di Firenze) per l’operazione di oggi; ed un grazie anche al Nucleo Antifrodi dei Carabinieri di Roma per l’operazione di ieri, ad Arezzo, sul falso olio extravergine d’oliva venduto come biologico”.
Coldiretti Toscana interviene spiegando il duro lavoro che si nasconde ad una dietro ad una bella bottiglia di vino : Vendemmia generosa ma “cara”. Un ettaro di vigneto costerà mediamente tra il 20-30% in più rispetto alla vendemmia dello scorso anno per effetto dell’intensificazione delle cure culturali, dei lavori manuali e delle lavorazioni di salvaguardia rese necessarie dalle anomalie climatiche e dall’eccezionale piovosità del mese di luglio (+490% rispetto alla media degli ultimi trent’anni). L’aumento dei costi di produzione non porterà ad un aumento dei costi per il consumatore. A dirlo è Tulio marcelli che prevede una vendemmia quantitativamente al di sopra delle aspettative (+10%) in linea con le previsioni di Assoenologiche dovrebbe portare nelle cantine dei viticoltori circa 2.7 milioni di ettolitri di vino, il 70% destinato alla produzione Doc. Non dovrebbe deludere la qualità. Prevista una produzione di circa 300 milioni di bottiglie. “L’abbondanza di acqua e l’eccessiva umidità – spiega Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana – ha favorito l’insorgere di alcune malattie della vite come l’oidio, la peronospora e la muffa grigia che attacca i grappi maturi: imprevisti che hanno richiesto una cura più scrupolosa e quasi quotidiana dei vigneto ed un aumento dei costi. Dalla capacità di contrastare queste malattie dipenderà, in molte aree della nostra regione, la prossima imminente annata enologica. A tutto questo bisogna aggiungere la grandine che ha colpito alcune zone. E’ stata una stagione molto complicata e sofferta, ma alla fine – prosegue il Presidente di Coldiretti Toscana – riusciremo a consegnare alle cantine un millesimo interessante e coraggioso”. I primi grappoli ad essere stati staccati sono stati, nell’ultima settimana di agosto, in Maremma e lungo il litorale la vendemmia (Chardonnay, Pinot e Sauvignon). Per le altre varietà si dovrà ancora aspettare e pazientare un po’ di tempo. Alle uve Merlot e alla bacca bianca base della Vernaccia di San Gimignano toccherà dalla metà di settembre. Dal 20 dello stesso mese inizierà anche la raccolta delle uve rosse nelle zone di Bolgheri e di Scansano. In molte province la vendemmia decollerà ufficialmente tra mercoledì e giovedì: accadrà per esempio in lucchesia, due le Doc (Colline Lucchesi e Montecarlo), nel pisano e nel massese con il Candia dei Colli Apuani. Per la produzione del Chianti, Chianti Classico, Carmignano, Nobile di Montepulciano e Brunello le operazioni di raccolta avranno inizio a cavallo della fine di settembre e l’inizio di ottobre. Importante sarà la ricaduta occupazione del settore su tutto il territorio, indotto compreso. Per ogni grappolo di uva si attiveranno ben 18 settori. “Riguarda – spiega Coldiretti – sia le persone impegnate direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, sia quelle impiegate in attività connesse e di servizio: dall’industria di trasformazione al commercio, dal vetro per bicchieri e bottiglie alla lavorazione del sughero per tappi, continuando con trasporti, accessori, enoturismo, cosmetica, bioenergie e molto altro. Un ulteriore spinta all’occupazione arriverà proprio dalla vendemmia, e dalla prossima raccolta di olive, che richiederà l’impiego di circa 4 mila lavoratori stagionali. Tra di loro di saranno anche molti studenti, pensionati e cassa integrati che sfrutteranno l’opportunità del voucher. Sono centinaia, di piccole e medie dimensioni, e principalmente concentrate nelle aree di prodizione di vino come il fiorentino, il senese, grossetano e livornese. Il consiglio – conclude Coldiretti – per chi vuole sfruttare l’occasione della raccolta è quello di individuare le aziende, inviare il proprio curriculum, consegnarlo direttamente a mano specificando la disponibilità al lavoro occasionale o iscriversi al portale
Scritto da Sveva Marchetti il . Pubblicato in Lifestyle, Made in Italy.
Lo scorso 29 agosto in Polonia, a Rzgov, è stata inaugurata (presente anche Anna Fendi –ndr) la più grande città della moda europea: il Ptak Fashion City. La particolarità è che all’interno di questa immensa area, ad aprile, sarà ultimato il Centro della Promozione del Made in Italy, 30 mila mq dedicati non solo al fashion ma anche al design ed alla gastronomia del Bel Paese.
Scritto da Redazione il . Pubblicato in Made in Italy.
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domani giovedì 18 settembre si apre EXPO RURALE 2014, un’edizione speciale…
perché l’agricoltura non è mai stata tanto di moda
EXPO RURALE, la più grande e bella kermesse sulla campagna e la ruralità, Firenze 18-21 settembre
La Toscana si è accorta per prima che agricoltura e campagna sono già nel futuro
TOSCANA UN’ESPERIENZA DA COLTIVARE!
Parco delle Cascine
Scritto da Redazione il . Pubblicato in Made in Italy.
(Rinnovabili.it) – E’ l’Italia ad aver vinto la Solar Decathlon Europe 2014, la gara internazionale di architettura e urbanistica innovativa e sostenibile nata da un idea del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti. Battendo altri 19 team provenienti da tutto il mondo con 840,63 punti, il progetto RhOME for denCitysi è, infatti, aggiudicato il primo posto sul podio europeo grazie ad una soluzione di social housing low cost, alimentata al 100% con energia solare. Realizzato da un team di studenti dell’Università di Roma Tre, guidati dall’architetto Chiara Tonelli, RhOME for denCity racchiude nel suo stesso nome la sfida che si era posto: realizzare un prototipo di abitazione pensato per la ‘ridensificazione’ ecologica e sociale della periferia romana. I punti di forza del prototipo possono essere racchiusi in cinque “R”: rigenerazione, riduzione relazioni, rapidità e riuso.
Scritto da Redazione il . Pubblicato in Cultura | Eventi, Made in Italy.
Scritto da Redazione il . Pubblicato in Made in Italy.
“Per sbloccare l’Italia occorre più lavoro, promuovere lo sviluppo dei prodotti italiani ed i consumi interni”
Condividendo in pieno una sintetica affermazione di Luca Ricolfi: ” Manca una politica per 6 milioni di posti di lavoro”, si può senz’altro asserire che se una volta fatte le riforme – vogliamo trovare ancora le imprese – dobbiamo promuovere lo sviluppo dei prodotti italiani per sostenere le stesse imprese e dare lavoro ai nostri giovani. Nei primi 3 mesi del 2014 hanno chiuso 36 mila imprese, 40 al giorno e contemporaneamente il c.d. bonus giovani ha registrato un bel flop: 22 mila assunti, contro i previsti 100 mila; stanziati 974/ml. ma spesi solo 160 ml., mentre il bonus degli € 80,00 sembra ancora non aver incrementato i consumi.
Scritto da Redazione il . Pubblicato in Made in Italy.
SYMBOLA E GREEN BUILDING COUNCIL ITALIA INSIEME
PER PROMUORE LA SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE IN EDILIZIA
LE DUE ASSOCIAZIONI SIGLANO PROTOCOLLO DI INTESA
Scritto da Redazione il . Pubblicato in Made in Italy.
ISTITUTO GRANDI MARCHI E ITALIA DEL VINO: AL VIA “ITALIA IN CINA”.PER LA PRIMA VOLTA NEL NOSTRO PAESE 45 DELEGATI “TOP” DA CINA E HONG KONG
(3 luglio 2014). I 45 top wine influencer di Cina e Hong Kong sbarcano per la prima volta in Italia, dal 6 al 15 luglio, per “Italia in Cina”, la sei giorni itinerante promossa dai due più grandi consorzi privati per la promozione all’estero – Istituto Grandi Marchi e Italia del Vino – nell’ambito del piano triennale per conquistare il mercato del celeste impero. Obiettivo dell’educational tour: creare i futuri ambasciatori del vino made in Italy in Cina attraverso l’esperienza sul campo, le visite in azienda e la conoscenza diretta dei produttori.
Scritto da Redazione il . Pubblicato in Made in Italy.
<L’attuale momento storico che tutti noi stiamo attraversando è caratterizzato da diverse contraddizioni: si parla di Europa, utilizzando una moneta unica ma esistono ancora campanilismi ed interessi privati, siamo circondati ed accerchiati dalle tecnologie più sofisticate, ma ciò ha distrutto e diviso le famiglie e gli individui>. Parole dure, in controtendenza con quanto più spesso emerge circa l’Unità di un Popolo, quello Italiano e l’abbattimento delle barriere mentali che vogliono ancora un Nord ricco ed evoluto ed un Sud che fatica a dimostrare il proprio valore, umano ed economico. Lo sa bene il dott. Massimo Urbani, esperto di cooperazione umanitaria in Africa, in Asia ed America centrale, che per circa un ventennio, lo ha portato a operare in aree remote e di crisi, collaborando ad operazioni speciali con le Nazioni Unite, con la Croce e Mezzaluna Rossa Internazionale di Ginevra e con il Ministero Affari Esteri italiano, nella regione dei grandi laghi in Africa, Algeria, Iran, Somalia, Zimbabwe, Libia, Haiti.
Unico operatore umanitario al mondo ad aver trascorso dieci anni nella Repubblica Democratica Popolare di Corea, meglio nota come Corea del Nord di cui ne diviene esperto con conoscenza adeguata e diretta. Insomma, il dott. Urbani rappresenta quel gruppo di persone che hanno portato concretamente un po’ d’Italia fuori dai confini europei, spinte dal solo amore per il Paese Italia e intenzionate a mantenere il made in Italy come valore e non come mera valuta per arricchire i pochi che sperperano.
Dott. Urbani, vista la sua pluriennale esperienza e la nascita del Progetto “C’è Italia”, qual è il vero problema?
<Pullulano enti, agenzie, istituzioni ma nessuno sa come comportarsi in ambito imprenditoriale o commerciale. Tali, diversi e variegati fattori colpevolizzano o impediscono la presenza italiana nel mondo.
Solo un secolo fa un Popolo alla deriva, umiliato e sconfitto, partiva con malsani piroscafi e senza, inoltre, sapere le lingue, raggiungeva posti sperduti, aree isolate, zone inospitali ed issando la nostra bandiera accomunata al Crocefisso, con lacrime e sudore, trasferiva la conoscenza italiana unica in ogni settore, creando da una parte benessere delle masse, dall’altro progresso per le Nazioni tutte. Dalle disgrazie nascono i benefici… pertanto le Comunità italiane espatriate nelle Americhe, in Oceania, nel nord Europa, talvolta in Africa da ultime divennero, nel corso di due generazioni, gestrici e Maestre nel Mondo. Sulla scia di tale colonizzazione il termine ITALIA, in mezzo secolo, diviene sinonimo di fascino, qualità, bellezza, armonia, equilibrio, innovazione. Solamente l’Oriente rimane evaso ed escluso da tale diaspora: troppo lontano, troppe leggi, troppe complicazioni. L’Oriente faceva paura ora attrae>.
Nonostante le molteplici eccellenze in ogni settore, perché l’Italia fatica ad emergere?
< I due soli e precipui aspetti della completa assenza dell’industria e commercio italiani: secoli fa Maestri ora alunni indisciplinati ma soprattutto svogliati, delusi. Solo una ridda di marchi, spot, logos, novellini ammaliati da facili guadagni presentano e ci presentano all’estero; mai una giusta immagine, conoscenza, analisi dei mercati e dei loro potenziali clienti. Nulla e niente corrisponde a realtà: si parte da soli, a malapena con l’amante che diviene interprete e procacciatrice di affari ma che poi sconvolge e travolge le nostre vite ed i nostri interessi. Alcuna realtà e conoscenza concreta del Paese che ci ospita dove a malapena ci affidiamo al primo autista trovato nelle notti degli aeroporti o al portiere che ci accoglie in alberghi dove si pratica sesso a buon mercato. Nella mitica Cina che ospitò ed accolse Marco POLO e Matteo RICCI, oggi nel 2014 siamo oltre il 20° posto in termini di affari>.
Giusto ma quale tutela ha un imprenditore che decide di “osare”?
<Questo il Secondo deleterio e terrificante aspetto: ogni imprenditore magari pronto e preparato per sbarcare in lidi lontani, trova nel bar sotto casa o in chiesa agenzie, movimenti, brokers, società, franchising, procacciatori, PR, business experts, enti, istituzioni, gemellaggi, uffici di consulenza, holding; un mercato di mercanti di merci fittizie, facili guadagni, surrogati e succedanei, sogni proibiti, procacciatori e faccendieri, truffe assicurate, costellate ed incorniciate da camere di commercio, libero scambio, uffici di rappresentanza, ambasciate, consolati semplici ed onorari, Ice, Sace, Simet, cooperative e cooperazioni che non solo non ricevono ma neanche si degnano più di rispondere a qualsiasi nostra richiesta o semplice domanda. Niente nessuno ci parla, ci indirizza, ci consiglia, niente nessuno, il vuoto più totale e terrificante>.
Esiste una soluzione? Cosa propone?
< ovviare a tutto ciò? Semplice, fattivo, a nostra portata e soprattutto alla portata di tutti, senza alcuna spesa: tornare alle Arti e Mestieri per cui siamo ancora in prima linea al mondo, presentarsi adeguatamente, conoscersi reciprocamente e conoscere altri imprenditori e soprattutto i Paesi dove si intende andare ad operare ma farlo direttamente ed in prima persona, essere totalmente coinvolti e conoscitori di quanto sta compiendosi e sviluppandosi, sine irae et studium – dicevano i romani – stabilire sani, solidi e concreti rapporti di qualità con tutte le controparti, basati sui valori e non esclusivamente sulla valuta, presentando, prevedendo e producendo attività, progetti, programmi e prodotti di certa e sicura qualità, inconfondibili ed imbattibili a qualsiasi livello su qualsiasi mercato estero. La qualità dei materiali, la fattura che li caratterizza e la cura dei dettagli hanno reso sempre, dovunque e con chiunque vincente la nostra Azienda Italia.
Porsi di fronte a politiche economiche o ad economie politiche a noi sconosciute senza mai innamorarsi di nessuno, poi consociarsi in modo completo diversificato ma integrato. Una spedizione, un ufficio o realtà estera ha bisogno di logisti, legali, interpreti fidati, esperti, informatici, maestri e poi partire assieme dando alla controparte il tempo adeguato e necessario per far sì che i nostri programmi, progetti, prodotti vengano studiati, assimilati accettati, modificati, corretti, diffusi e portino a dei proficui profitti che magari talvolta non collimano e/o corrispondono alle nostre iniziali aspettative. Non possiamo imporre nulla di noi ad altri senza un previo periodo di fattiva e produttiva collaborazione; la firma di semplici contratti non assicura il risultato, solamente la produzione di merci atte e rispettose dei popoli stranieri in nome dei comuni principi assicura un risultato certo e continuo>.
Nulla equipara e supera il fascino e la cultura italiana di quegli uomini che, pur confrontandosi e scontrandosi con tutti i problemi legati all’emigrazione e al desiderio di preservare il Made in Italy come Valore, riesce a dare una lezione di vita che esula dalle strategie di marketing.
<Solamente il riavvio di arti e mestieri, fondamento di C’è Italia, in qualsiasi angolo della Terra, porterà ad unificazione delle diversità con creazione di prodotti adeguati, ad una Vita armonica ed equilibrata a favore di Individui che da una parte ancora non posseggono e/o gestiscono denari e dall’altra sono privati e privi del più semplice supporto ed apporto umano e materiale. Assieme, come armoniose e complete sono le dita di una mano per incontrare e stringere l’altra che ci attende ma che purtroppo non conosciamo assolutamente e quando dopo un po’ magicamente guardandosi negli occhi, sorridendo, stringendoci le due mani e smettendo una volta per tutto di essere presi o di fare a pugni; ecco così dovremmo partire come fecero i nostri Avi in silenzio, sorridenti, determinati e consapevoli delle nostre qualità umane e professionali>.
Roberta Spinelli
Scritto da Redazione il . Pubblicato in Economia, Finanza e Politica, Made in Italy.
Ci sono momenti in cui non si capisce il perchè bisogna andare a votare, sopratutto per il Parlamento europeo, in un momento in cui , tutti noi siamo un pò arrabbiati, ma se prendessimo la buona abitudine di andare a spulciare altrove, forse capiremmo perchè . è importante votare alle prossime europee rappresentanti che vadano realmente in Europa a difendere gli interessi concreti del nostro Paese
Scritto da Redazione il . Pubblicato in Made in Italy.
In Campania, Calabria, Puglia e Sicilia nuove risorse finanziarie per il rinnovo dei processi produttivi, con impianti e macchinari più efficienti, più sicuri, meno costosi e meno inquinanti. Sono stati stanziati ulteriori 100/ milioni di €uro sino ad esaurimento. > per informazioni consultare il sito: www.sviluppoeconomico.gov.it
Scritto da Redazione il . Pubblicato in Economia, Finanza e Politica, Made in Italy.
Vinitaly 12 miliardi di fatturato, export da 5 miliardi
Dati da record per l’edizione 2014 di Vinitaly. Il settore ha registrato un fatturato di 12 miliardi euro e un export da 5 miliardi. Dati annunciati dal ministro dell’agricoltura Maurizio Martina e, dal sindaco di Verona Flavio Tosi “un caso clamoroso che fa la differenza abbiamo superato la Francia” Questo è un buon motivo per copiare.
Scritto da Redazione il . Pubblicato in Made in Italy.
IL CRITERIO della SPESA STANDARD, PER LE REGIONI, E’ UN OPTIONAL: infatti per ogni Cittadino la Regione Sicilia spende €.551, la Lombardia €.115, il Veneto €.84, l’ Emilia Romagna €.80 -FONTE: ITALIA OGGI
Scritto da Redazione il . Pubblicato in Made in Italy. Nessun commento su Intervista ad Attilio Miani, parlando di “Azzurro Italia”- onlus
Intervista al Giornalista ATTILIO MIANI
“ AZZURRO ITALIA – Movimento per il Territorio e la Vita” , è un associazionismo di opinione ed impegno indipendente, costituitosi nel lontano 1989 nella sua forma giuridica, ma operante dal 1987 nella Regione Puglia, quest’anno compie il suo XXV° anno di attività. La ONLUS è stata fondata e presieduta, a livello nazionale, dal giornalista ATTILIO MIANI.
D. Chi è Attilio Miani?… si racconti !