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Tradizioni e storia nei dialetti italici

Un Libro di Giuseppe di Genova, in una recensione di Maurizio BERGONZINI

Parlando della molteplicità  dei linguaggi in Italia Dante analizzava  i vari dialetti che in essa si parlavano  pur non essendo per lui  alcun dialetto di per sè illustre, cardinale, aulicum, curiale  tanto da poter sostenere il confronto con il Latino.  Limite questo, però, superato dai poeti  che parlando di temi di valenza universale hanno valicato la soglia municipale, il campanile ristretto perchè il volgare fa sentire il suo profumo in ogni città, ma non ha la sua dimora in alcuna. Sosteneva sempre  Dante nel  “De vulgari eloquentia” che, probabilmente, non si sbagliavano  quelli che credevano che i Bolognesi parlassero la lingua più bella, visto che nel loro volgare assimilavano quello dei vicini di Imola, Ferrara e Modena. Prendendo dagli Imolesi morbidità e mollezza, dai Ferraresi e dai Modenesi una certa asprezza  tipica dei Lombardi.

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Kino

Murakami inedito sul New Yorker: pubblicato il racconto “Kino”

Parte di una raccolta di racconti mai uscita in inglese, “Kino” esce sul New Yorker e, in inglese, si può già leggere online. Nella storia tutte le passioni di Murakami: la musica jazz, la corsa, il silenzio come modo di essere.

Per leggere “Kino”: https://nyr.kr/1zi0qkh

Capri Jewels: il libro che racconta la favola caprese di Chantecler

Santi e presidenti, dive e first lady, favole e grandi eventi storici: è una storia affascinante quella del marchio di gioielleria Chantecler, raccontata dal libro edito da Rizzoli Capri Jewels, The Love and Creation of Beauty, presentato a Milano insieme alla nuova collezione della maison, Anima, che celebra i valori del brand attraverso i suoi simboli come La Campanella, il Gallo e il Cornetto.

Quello appena uscito in libreria è il racconto di una storia cominciata nel 1947 quando Pietro Capuano, fondatore del marchio ed erede di una stirpe di gioiellieri napoletani, aprì una gioielleria a Capri insieme al suo socio Salvatore Aprea. Capuano abitava nella Maisonette Chantecler di Sopramonte, così chiamata per un regalo ricevuto durante l’inaugurazione, un gallo in ceramica ispirato alla favola di Edmond Rostand che diventò, poi, il suo soprannome ed il logo del marchio.

La storia di Chantecler si identifica in una continua celebrazione del paradiso caprese, di collezione in collezione, un inno alla bellezza, al mare, ai fiori, ai colori, ai profumi ed a quell’atmosfera che affascinò le grandi dive di ieri e di oggi.

Nel libro c’è tutta la narrazione dell’estetica di Chantecler dalla scelta del colore, delle pietre preziose e dei coralli uniti insieme con un approccio giocoso e ironico, fino ai simboli come la campanella, legata a San Michele.

In doppia lingua, italiano/inglese, è stato realizzato con la collaborazione di Alba Cappellieri, docente di Design del Gioiello al Politecnico di Milano e di Enrico Mannucci, giornalista del Corriere della Sera.

Fascisti del Terzo Millennio

Fascisti del terzo millennio________________Recensione di Maurizio BERGONZINI

M.Albanese,G. Bulli, P. Castelli Battinara, C. Froio (Tascabili Bonanno euro 15 ) I “ fascisti del terzo millennio” di Casa Pound hanno avuto  nelle ultime settimane spazio nelle cronache per l’interesse dimostrato nei confronti  di alcune iniziative della Lega  Nord e per l’avvio di un dialogo che viene ipotizzato/temuto come prodromo di  una formazione sul modello del Front National.

A chi desideri conoscere il fenomeno Casa Pound  in maniera distaccata  e accurata segnaliamo il volume “ Fascisti di un altro millennio? ” di cui sono autori quattro giovani studiosi che hanno, con una ricerca sul campo, “indagato come (il)  gruppo …. interpretasse e affrontasse una crisi di portata globale, alla luce dell’impegno convinto dei molti giovani che …..erano parte attiva di questa nuova realtà”.

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Celti Cisalpini

CELTI CISALPINI.
Uno sguardo antropologico.

Presentazione con l’autore Stefano Spagocci venerdì 6 febbraio presso il circolo ‘Ra Cà dur Barlich’ di Varese

CELTI CISALPINI. UNO SGUARDO ANTROPOLOGICO – Questo libro di Stefano Spagocci si propone di indagare il fenomeno della celticità cisalpina con un approccio antropologico. Si descrivono dapprima gli studi di antropologia genetica sull’eredità cisalpina. Tali studi hanno permesso di scoprire che nel patrimonio genetico cisalpino è presente un consistente apporto celtico (in aggiunta ad apporti, come quello neolitico, che già legavano la Cisalpina all’Europa centrale). Si esamina poi il lascito celtico nell’epigrafia e nella letteratura latina, a partire da Catullo. Si indaga inoltre l’influsso celtico nella toponomastica, nella dialettologia e nel folklore cisalpini. Nel libro che sarà presentato a Varese vengono messe quindi in rilievo le somiglianze della tipica mentalità degli odierni cisalpini con quella dei Celti antichi e delle popolazioni “celtiche” moderne. Nel testo si affronta infine la tormentata percezione dell’identità barbarica (celtica e germanica), attraverso l’analisi delle opere di Gildas, Liutprando da Cremona e Carlo Cattaneo.

CELTI CISALPINI. UNO SGUARDO ANTROPOLOGICO.
di Stefano Spagocci
Euro 15,00

XIII Esposizione “Più Libri, più Liberi” – Analisi, Commenti, Considerazioni

Speciale su “Più libri Più Liberi”, XIII  Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria (ROMA, 4-8 dicembre 2012) – a cura di Riccardo ABBAMONTE

Si è tenuta a Roma, al Palazzo dei Congressi dell’Eur, dal 4 all’8  dicembre 2014, “Più libri più liberi”, XIII edizione della Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria. Centinaia di espositori, migliaia di titoli, centinaia di appuntamenti in fiera, centinaia di iniziative in vari luoghi della città di Roma. Autori internazionali, talenti italiani, esplorazioni tra fumetto, musica e arti visive. Più grande, ricca e indipendente che mai. Promossa dall’A.L.I. – Associazione italiana editori, la Fiera ha confermato il suo ruolo di esploratrice dell’altra editoria. “Più libri più liberi”. E’ tempo di leggere al Palazzo dei Congressi  di Roma. E’ sempre tempo di leggere un buon libro. Ma lo è ancora di più dopo che da giovedì 4 dicembre a lunedì 8 dicembre 2014 il Palazzo dei Congressi ha ospitato la tredicesima edizione di “Più libri più liberi”. Decine di autori presenti in Fiera, decine di ospiti della società civile, della politica, del giornalismo, del cinema, dello spettacolo, del teatro, dello sport.

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XIII Esposizione “Più Libri, più Liberi” – selezione recensioni

Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria – Roma 4/8 dicembre 2014  # Recensioni di libri presentati a“Più libri più liberi”,  – a cura di Riccardo Abbamonte , giornalista e scrittore

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ROBERTO FIORENTINI, “LE CHAJIM. ALLA VITA”, 2014, GRAPHOFEEL, 255 PP., 13 EURO  – Quale mistero lega una pergamena nascosta nel sarcofago di papa Clemente II e il rapimento della giovane Diamante, strappata a forza dalla sua casa nel ghetto romano alla fine del 1700? Riuscirà il livornese Avraham, timido e insicuro, a liberare la fanciulla reclusa nella Casa dei Catecumeni a Santa Maria dei Monti perché abiuri la sua religione?

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Voce Romana

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I Lupi della Foresta – (Ediz. L’Assalto)

I LUPI della FORESTA – Con i combattenti baltici per la libertà 1947-1950 (L’Assalto Edizioni  — collana Uomini ribelli) di INGO PETERSON

___________________________________recensione di Maurizio BRGONZINI

 Maurice Bardèche, amico e poi anche cognato di Robert Brasillach, ha svolto nel secondo dopoguerra una lunga e proficua attività di saggista, giornalista e critico d’arte tanto che, alla sua morte nel 1968 Jean Marie Le Pen  ebbe a definirlo “un profeta della rinascita Europea, per la quale ha a lungo sperato”. Tra le sue opere tradotte e pubblicate in Italia va ricordata, anche se scritta in collaborazione con altri studiosi, tra i quali va citato almeno  François Duprat, “I fascismi sconosciuti” (edito nel 1968 da Il Borghese e anni dopo ripubblicato  da Ciarrapico) una sintesi storico/ideologica dei “fascismi”  di tutto il mondo in cui veniva ricordata la lunga, eroica opposizione armata dei popoli baltici all’invasione sovietica.

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una biografia su Giorgio Almirante

“ALMIRANTE. Biografia di un fascista
di ALDO GRANDI (Ediz. Sperling & Kupfer)

UNA RECENSIONE  di  MAURIZIO BERGONZINI
con brevi “note a margine” di Giuliano Marchetti

Nel momento in cui nei mezzi di comunicazione tiene banco la vicenda della “mafia capitale” trovo postata,   da un suo interlocutore, nel profilo FaceBook di Alemanno questa citazione di Giorgio Almirante: “se uno ruba merita la galera, se lo fa uno di noi merita l’ergastolo”. Citazione che, oltre a esprimere la reazione immediata di un determinato ambiente a tali sconsolanti vicende mostra come, a venticinque anni dalla morte, permanga ben vivo il mito del Segretario missino.

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Trasgressioni Culturali …..

Un  “DIORAMA”  non politicamente corretto  e “TRASGRESSIONI” culturali  

 

Da una newsletter di MARCO TARCHI : –  A fine ottobre ha definitivamente chiuso i battenti la tipografia in cui, dal dicembre 1974, sono stati stampati La voce della fogna, Diorama, Trasgressioni, i nostri libri ecc. La notizia ci è stata data piuttosto in ritardo, ma con l’assicurazione che ci sarebbero stati forniti gli strumenti e la consulenza tecnica per proseguire la collaborazione con una nuova società erede della precedente.

Purtroppo, presto sono subentrati vari guai – il collasso prima di un computer, poi di un video, con cui gestivo il programma d’impaginazione delle riviste. Essendo materiale datato, sostituirlo non è agevole e, a tutt’oggi, non ci siamo riusciti. Ciò spiega perché, dopo il n. 321 di Diorama e il 58 di Trasgressioni, non sono usciti altri numeri delle riviste.

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Un poeta americano sul lago di Como

Segnalazione libraria:

UN POETA AMERICANO SUL LAGO DI COMO

Ezra Pound, Carlo Peroni e il “Broletto” (1937-1938)

di Maurizio Pasquero

 

L’attività pubblicistica di Ezra Pound, sulle testate più varie e da un capo all’altro del mondo, fu sempre copiosa e incessante. Dal 1924 stabilmente in Italia, a Rapallo, alla fine del 1937 è attivo nella redazone di “Broletto”, rivista lariana alla quale collaborerà per una breve ma intensa stagione. D’intesa col suo direttore e fondatore, il gallerista-collezionista Carlo Peroni, Pound chiamerà a sé alcuni critici e scrittori di fiducia, taluni suoi collaboratori in precedenti inizaitive, Ubaldo degli Uberti, Lina Caico, Edmondo Dodsworth, John Drummond e, buon ultimo, il critico e traduttore veneziano Carlo Izzo, tra i maggiori anglisti del Novecento. Questo ensemble rivestirà un ruolo particolare nell’economia del mensile, ritagliandosi con la rubrica “Servizio di comunicazioni” un angolo privilegiato dal quale “dare ampia notizia di pochi e selezionati libri stranieri che non hanno ricevuto una adeguata attenzione da parte della stampa commerciale dei loro Paesi (…), opere che rivelano un particolare interesse per la loro forza provocatoria o che posseggono un valore permanente“. L’avventura poundiana a “Broletto” durò dodici mesi esatti, l’intero 1938, anno fatidico del Patto d’Acciaio e delle scellerate leggi razziali. Il saggio ne ricostruisce la storia, avvalendosi di molti documenti ienditi – tra cui l’intero carteggio Pound-Peroni – che consentono di aprire una significativa finestra sul “clima mentale” del Poeta americano in quell’inquieta vigilia di guerra.
(tratto dalla terza di copertina del libro)

 

Maurizio Pasquero si occupa di anglistica e di storia e cultura del mondo celtico. Ha in corso studi sulla diffusione in Italia, nei primi decenni del Novecento, dei maggiori autori del “Rinascimento iralndese”, William Butler Yeats, Lady Augusta Gregory e John Millington Synge. Ha scritto sulle attività letterarie di Ezra Pund nella Penisola – come pure sulla ricezione dell’opera di James Joyce nel nostro Paese – per il tramite del prosatore, critico e traduttore comense Carlo Linati nel periodo tra le due guerre mondiali.
Su quest’ultimo, nel 2010, ha organizzato a Varese la giornata di studi “Irlanda e Lombardia sorelle senza saperlo: Carlo Linati tra Irish Renaissance e rivoluzione joyciana” e ha curato l’antologia Belli Spiriti d’Irlanda(Terra Insubre). Collabora alla rivista “Studi Irlandesi – A journal of Irish Studies” dell’Università degli Studi di Firenze. Nel 2012 ha dato alle stampe il saggio di storia sociale e archeo-militare “I Celti della Valle del Po negli eserciti di Roma” (Il Cerchio).
Per contatti: maurizio@mauriziopasquero.it
Il libro, edito dalle edizioni Agorà & CO., può essere ordinato inviando una mail di richiesta a segreteria@terrainsubre.org.
Il costo del testo è di euro 15,00, oltre spese postali.

“Storie senza un Titolo” – intervista agli autori

 “STORIE SENZA UN TITOLO” – Un’inchiesta di Rosa Carbone e Sandro Valletta sul mondo del disagio, redatta in piccoli racconti. Un Libro intenso, emozionante, che fa restare col fiato sospeso, dedicato a chi ci vive accanto … ma di cui non ci accorgiamo. E’ un’opera che si legge col cuore, non con gli occhi !  quasi una breve enciclopedia del disagio sotto tutte le sue accezioni

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INTERVISTA CON GLI AUTORI

Professor Valletta, quando siete stati “senza fissa dimora” o a contatto con i “margini” della collettività’ per redigere questo Libro? Tra il dicembre 2007 e il gennaio 2013.

Ma il libro, nato da questo vostro reportage durato 6 anni finalmente e’ stato pubblicato? Il lavoro è rimasto nel cassetto per qualche anno volutamente perche’, insieme alla mia Collaboratrice Rosa Carbone volevamo affrontare la problematica interamente,senza tralasciare alcun aspetto,sperando esserci riusciti…Nel 2008 è uscito “REMO GASPARI: UNA VITA AL SERVIZIO DELL’ITALIA” e gli Editori hanno deciso di farmi “riposare” un po’…..anche se non mi sono fermato perche’ ho pubblicato due Monografie,dal Titolo “IL DIRITTO DI FAMIGLIA NELLE FAMIGLIE IMMIGRATE” ed “ESTRADIZIONE,ESPULSIONE E TUTELA DEI DIRITTI UMANI”,per una Collana di dieci volumi sul Diritto dell’Immigrazione,cui sono Docente a contratto,edita da Aracne Editrice di Roma,ed in piu’ con altri Colleghi abbiamo redatto un e-book dal Titolo “MIGRAZIONI E MIGRANTI” per il quale ho scritto un Saggio di 74 pagine dal Titolo:“LO STRANIERO: IDENTITA’ E DIRITTI” e ancora un altro su un Manuale di Criminologia, di prossima pubblicazione a cura del Criminologo Gianandrea Serafin, su “LA TRATTA DEI MINORI STRANIERI” che porta sempre la copertina di un’Opera di Rosa CARBONE dal Titolo:”NON AVERE PAURA!!!”….

Perché avete scelto la strada? L’interesse è nato dalle Esperienze precedenti,durante gli anni in cui ho redatto i miei quattro libri a tema,perche’ ho sempre pensato che per raccontare le“storie” di queste Vite di “scarto”, con le virgolette, bisogna viverle “on the road”, insieme ai Protagonisti.

Perché in varie Città’? Perché le varie Metropoli italiane e Roma,che contiene la maggior parte delle Storie di Vita riportate,sono le Capitali dell’emergenza,sotto tutti i punti di vista, e degli interstizi dove queste Persone bruciano le loro Esistenze e dove puoi ricavare tutto il Materiale che serve per la tua indagine.

Mi racconta l’inizio di questa esperienza? Ogni volta che tornavo dalla mia Collelongo,per gli studi universitari,mi incuriosiva tutto quel brulicare di Gente con facce strane. Fondamentalmente la maggior parte del Lavoro è girato attorno Termini, la stazione ferroviaria centrale di Roma. L’idea iniziale era di un viaggio nel mondo della sofferenza,cosi’ avevo titolato nella bozza il mio primo Libro, di poche “centinaia di metri”. Però paradossalmente in quei pochi metri attraversavi molte frontiere; significava raccogliere le infinite storie di chi viveva per strada.

Signora Carbone, l’aspetto più difficile di questa vita? L’isolamento, l’abbandono, le motivazioni che ti portano alla deriva.

Alle persone che incontravate lo dicevate che eravate un docente universitario e scrittore e la sua collaboratrice? Era chiaro che non sembravamo due persone finite in mezzo alla strada. Ascoltavamo le storie il giorno, le registravamo di nascosto e le “sbobinavo” la sera come una Studentessa modello….

Come siete stati accolti? Di tutto di più, dal rifiuto totale passando per la paranoia fino alla massima accoglienza. Un pomeriggio ci siamo trovati coinvolti in una mezza rissa all’ostello della Caritas,in via Marsala, e la sera eravamo Termini con tre persone che ci hanno fatto un poco da Cicerone portandoci in spazi sconosciuti ma da Loro molto frequentati.

Mi parla di loro? Ti menziono qualche storia: c’ è un ex Professore di Filosofia, simpaticissimo, che dopo il lutto per la perdita della moglie, con un figlio drogato che abita nelle Marche, piano piano si è lasciato andare fino ad arrivare in mezzo ad una strada; però ancora lucido e colto. Accanto a Lui un altro distinto Signore con la vita annegata nell’alcool e con quattro figlie affidate ai servizi sociali. E poi c’era Francesco, un “borgataro”, come ama definirsi Lui, che fin da ragazzo  ha sempre girato intorno alla strada che poi si era anche sposato ma gli sono venute a mancare sia la Moglie che la Madre e quindi gli e’ stata tolta la casa popolare e si e’ ritrovato in mezzo alla strada.

Professore, dopo quanto illustrato dalla Carbone, altri incontri?  Potrei citare la storia di Misha, una curda irachena che incontrai alla mensa di Colle Oppio appena arrivata dalla Libia su un camion e che si stava organizzando per andare in Francia o del prete pedofilo che mi ha confessato …………

Insomma, un ventaglio di motivazioni e aspirazioni che ti fa finire in strada. C’è chi e’ in uno stato di povertà estrema e che, sebbene viva questa realta’,ha delle energie e coltiva delle ambizioni per il futuro. Accanto a questi,pero’, ci sono altri, specie i nostri connazionali, per i quali la situazione di disagio non è la causa del finire senza casa o per la strada ma l’effetto di un vissuto.

Un paesaggio umano composito, vero sign0ra Carbone? Oltre a casi un po’ più estremi, sulla strada vi finiscono i classici 50enni che si trovano soli e abbandonati e molti “internati” negli ex manicomi dopo l’abolizione della Legge 180.

Ma nella pratica come si dorme in strada? Molto semplice, si prendono dei cartoni o, se più  fortunati, delle coperte che distribuiscono i Volontari e ci si stende per terra.

Cosa altro si valuta? Capire se valga la pena stare da soli o no, se stare con quelli del proprio Paese o no, anche in strada si ricreano meccanismi sociali consueti.

Professore,ma non fa paura dormire alla mercè di chiunque? La prima notte sicuramente non dormi perche’ hai paura. La seconda sei stanco.Ma questo e tutto il resto è relativo per chi non ha nulla da perdere o un posto per riposarsi e in cui “tira meno vento…”.

Ma la violenza è presente? Mai successo aver assistito o di essere stato aggredito di notte. Pero’ ho sentito tante storie di pestaggi ma molto più legati al controllo del territorio, per esempio per chi chiede elemosina o per un posto dove “parcheggiarsi”. In strada, come ben sai, c’è la legge della forza.

Come ci si sfama? Fondamentalmente alle mense. Spesso passano i volontari con i panini,dolci e bibite calde. Ma d’inverno il problema grosso è solamente il freddo.

Per lavarsi? A Roma e nelle altre città, ci sono dei punti doccia aperti ogni mattina. C’è chi ci va e chi invece non si lava e rimane in strada in condizioni pessime. Sono quelli i casi più gravi da segnalare agli operatori sociali.

I suoi “compagni di strada” in che condizioni erano? Erano vestiti normalmente. Quelli stracciati, che puzzano, sono pochissimi. La maggior parte ci tiene a non essere identificabile. Immagino che le persone che passano non pensassero che vivessimo quella realta’.

Sig.ra CARBONE,e’ un’esperienza che rifarebbe? Lo rifarei,perche’,forse,e’ un’ esperienza da rivivere giorno per giorno….

Se, a cos’altro state lavorando? Alla redazione di un altro Testo,L’UNITA’ FAMILIARE E TUTELA DEI MINORI STRANIERI”, che pensiamo di pubblicare per il mese di giugno e che reca ancora come copertina un’Opera della Sig.ra CARBONE corredato da alcuni scatti da Lei impressi sul telefonino………ùà

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“STORIE SENZA UN TITOLO”  E’ UN’OPERA CHE SI LEGGE COL CUORE, NON CON GLI OCCHI!  La copertina e’ un’ opera dell’autrice Rosa Carbone.

E’ tutto da buttare il mondo diverso di chi vive di espedienti,si vende per un po’ di soldi o cerca di tirare avanti come può ?

“ E’ BELLO PERDERE!!!”. Ogni esperienza,anche la più infelice, nasconde lezioni di vita valide come insegnamenti: indimenticabili perché vissuti in prima persona. A contatto con queste storie di Uomini e Donne che la società “normale” tende a rifiutare o ghettizzare, siamo riusciti a carpire confessioni che possono suggerire un senso, una direzione al nostro cercare, alle piccole dissennatezze quotidiane….

ECCO I LINK PER ACQISTARE L’EBOOK (prezzo di copertina 2 euro)

https://www.amazon.it/Storie-senza-titolo-Rosa-Carbone-ebook/dp/B00R22QBRK/ref=sr_1_cc_1?s=aps&ie=UTF8&qid=1418755942&sr=1-1-catcorr&keywords=Sandro+valletta

https://www.youcanprint.it/youcanprint-libreria/didattica-e-formazione/storie-senza-titolo-ebook.html

 

 

IL VIAGGIO

Un titolo che ci invita a sognare mondi nuovi, dorati, dove perdersi per dimenticare per brevi periodi le fatiche di tutti i giorni: sognare e, svegliarsi in un incubo è sempre più facile, attraversiamo questo territorio con le parole della scrittrice CLEMENTINA  MAGLIULO PODO

“Dedico questo racconto a tutti quei milioni di bambine sfruttate nel mondo; a tutte quelle che fra loro, hanno saputo o sapranno distaccarsi dal vincolo della schiavitù ed essere finalmente in grado di vivere libere da ignobili catene.”

Il libro racconta un percorso di vita che racchiude un viaggio che ognuna di noi percepisce come di altre… un racconto che riesce a dare misura delle tensioni intorno a noi ma, anche dell’ indifferenza che ci circonda.L’ autrice Clementina Magliuolo Podo, nel suo romanzo, muove la sua ricerca con la convinzione che nessuno di noi possa tirarsi indietro rispetto al crimine e, al dolore. Un testo che esplora i temi dell’ alienazione e della frustrazione,con uomini in viaggio come virus devastanti, a tratti un horror senza censura, come nei film a luci rosse…MINORI

 Lo sfruttamento della prostituzione infantile che viaggia nel romanzo edito da IBISKOS ULIVIERI, lo troviamo ovunque nelle nostre piccole città di province. Milano, Roma. Bologna, periferie, vie di lusso ; non si argina con nessuna legge, un degrado infinito di danno alla persona. E’ nelle piccole realtà che si consumano delitti passionali, si uccidono donne, spariscono bambine, si uccidono figli, ci si accanisce sugli indifesi, deboli innocenti e soli…

 La scrittrice viaggia sul filo del dolore, sulle difficoltà delle donne in un paese straniero,difficoltà iniziate nel loro paese d’ origine), donne che cercano riscatto da una vita difficile, una vita incastrata in un viaggio pieno di dolore, dove zombi famelici devastano le loro anime innocenti, impacchettate e buttate sulla strada, date in pasto ad altri zombi.

 Come comportarsi davanti al degrado, al dolore, al complicato mondo adolescenziale, dove gli zombi vanno a caccia  dove trovano porte aperte, dove il viaggio è facile, dove spesso i genitori non riescono a farne parte…

 Un viaggio descritto dalla scrittrice cosi distante dal mondo dei benpensanti da sembrare oltre anni luce da noi, eppure lo abbiamo sotto casa, appartiene al nostro condominio.

 In generale non accade spesso che in un romanzo scritto da una donna, si usino toni cosi diretti, di solito le parole sono più pacate, qui arrivano diritte al cuore, come una coltellata, crude, per molti forse anche volgari. Se lo scopo di Clementina Magliulo Podo era di scuotere la coscienza del viaggiatore , ci è riuscita perfettamente.

 Una full immersion di emozioni contrastanti, dolorosi, con un finale per la protagonista pieno di felicità.

 Tutto il resto rimane nel retro dell’ anima

 Adelfia Franchi

Saggistica su “Intellettuali Dissidenti”

La storia non dorme mai –  di Lorenzo Vitelli – Martina Turano  (edizioni: Circolo Proudhon-2014) ______________________________________________________ recensione di Maurizio Bergonzini  

I due curatori di “La storia non dorme mai “  Lorenzo Vitelli e Martina Turano sono ambedue giovanissimi , essendo nati nel 1992 e culturalmente  impegnati. Vitelli è  ideatore e capo-redattore del Quotidìano telematico “L’Intellettuale Dissidente”, nonché fondatore dell’Associazione “Contro Cultura”. Martina Turano svolge anche lei attività di giornalista collaborando con la citata rivista telematica “L’intellettuale dissidente” e il suo lavoro letterario l’ha portata a vincere, con il suo racconto “Con gli occhi della Fenice”, il Premio Giuria Popolare del settimo Concorso letterario nazionale Lingua Madre

Il progetto in cui si inserisce questo saggio collettaneo nasce tre anni fa  con l’ associazione  Contro Cultura, fondata da sei ragazzi tra i 19 e i 22 anni e da qui, come loro stessi ricordano “nascono L’Intellettuale Dissidente e il Circolo Proudhon, rispettivamente un giornale (informazione) ed una Casa Editrice (formazione), ma i progetti previsti per il futuro sono ancora molti”..

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I Volontari Italiani nelle Waffen SS

I volontari italiani nelle Waffen-SS  -Pensiero politico,formazione culturale e motivazioni  al volontariato   ________________________ Testo di NICOLA GUERRA (Edizioni Solfanelli) ________________RECENSIONE di Maurizio BERGONZINI

Le schede de “ Il Borghese” hanno lo scopo di segnalare ai lettori , in un’ottica critica, volumi che possano loro interessare.  E’ quindi utile chiarire subito che lo studio di Nicola Guerra “I volontari italiani nelle Waffen-SS” è certamente privo di attrattiva per chi desidera leggere di battaglie, eroiche imprese, sacrifici al limite dell’impossibile in un tono partecipato o di crimini orrendi, massacri senza senso,strategia del male. Il Guerra , dottore in ricerca in Lingua e cultura italiana presso l’Università di Turku in Finlandia, non intende con questo volume ricostruire la storia militare dei volontari italiani arruolatisi nelle Waffen SS quanto le loro motivazioni e il loro pensiero politico. Un’opera seria, con un approccio scientifico al fenomeno di cui fa fede l’origine dello studio che è stato valutato per l’attribuzione del dottorato.

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