PARTE LA CAMPAGNA 10 MINUTI: ANDARE, CAMMINARE, PEDALARE
Aderite alla campagna “10 minuti”, la “sfida” utile.
In occasione delle elezioni amministrative livornesi del maggio 2014 alcune storiche associazioni ambientaliste e sportive si sono confrontate per scrivere un manifesto per la mobilità urbana. Nasce così la campagna 10 minuti: andare, camminare, pedalare (parafrasando Piero Ciampi), con l’intento di condividere con i futuri amministratori della città e con i suoi cittadini i principi della buona mobilità urbana che nascono dalle migliori pratiche internazionali.
Uno degli obiettivi della campagna è quello di chiedere ai candidati sindaci della città di Livorno, noi lanciamo la sfida anche agli amministratori di tutti i comuni d’Italia, di prendere posizione rispetto ai contenuti del manifesto, condividendo o meno i suoi due obiettivi strategici.
Con la buona mobilità non solo ci si muove meglio ed in modo più sicuro ma si genera qualità, economia e lavoro.venti pubblici prima e dopo le elezioni dei quali avremo cura di tenervi aggiornati. La campagna sta già ricevendo molte adesioni.
Quante cose importanti possiamo fare in 10 minuti?
Quali possono cambiare in meglio il nostro stile di vita?
Per esempio quando ci spostiamo: come impiegare
diversamente 10 minuti del nostro tempo?
10 minuti utilizzati muovendoci in modo diverso possono cambiare molte cose. Specialmente se, insieme a noi, lo fanno altre 10 persone, poi 10.000, poi 10 milioni.
In 10 minuti, percorriamo 1 chilometro a piedi.
In 10 minuti, con la bicicletta ne facciamo almeno 3.
In 10 minuti, non è detto che riusciamo a trovare parcheggio per l’auto.
In 10 minuti, spesso in auto non facciamo che poche centinaia di metri in coda.
In 10 minuti a piedi o in bicicletta, 10 persone generano fino a 10 kg in meno di anidride carbonica e fino a 500 mg in meno di polveri sottili.
10 minuti che in un anno creano un risparmio di 17 milioni euro per la comunità se le persone diventano 10.000.
In 10 minuti a piedi o in bicicletta, 10 persone riducono quasi a zero il rischio di fare male ad altre persone.
Se il 10 % di noi seguisse questo esempio, si manterrebbe anche più in forma, e ogni anno in Italia risparmieremmo 5 miliardi di euro in spese sanitarie.
In 10 minuti a piedi o in bicicletta, 10 persone allargano e migliorano lo spazio vitale dei luoghi dove vivono e si muovono. E ridanno impulso a un’economia diversa.
Se tutti seguissero il loro esempio, ogni anno, in Europa, si genererebbero 200 miliardi di euro in più per tutti.
Con una distribuzione più equa.
Rifletti 10 minuti.
10 minuti possono cambiare la nostra vita, la nostra economia, la nostra felicità.
10 minuti: il tempo per leggere
! Il contributo della European Cycling Federation e della Commissione
Europea
! Le ricerche dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
! Il lavoro della Federazione Italiana Amici della Bicicletta.
! I risultati degli stati generali della bicicletta del 2012.
! Il programma della rete della mobilità nuova e del gruppo interparlamentare
omonimo.
! Le proposte avanzate a fine 2013 dall’Associazione Nazionale Comuni
Italiani per la modifica del Codice Della Strada.
Questo manifesto nasce con l’intento di condividere con i futuri
Amministratori della città e con i suoi cittadini i principi della
buona mobilità urbana che nascono dalle migliori pratiche
internazionali
dieci minuti a piedi o in bicicletta
L’ obiettivo della mobilità è quello di organizzare gli spostamenti delle
persone nel modo più efficace possibile, assegnando un peso primario
ad indicatori troppo spesso trascurati: la sicurezza, la salute, la qualità
dello spazio urbano, l’equità sociale e la “rapidità diffusa” in luogo
della velocità del singolo.
Questo obiettivo non è realizzabile all’interno di un modello urbano “autocentrico”
ma solo in un modello ”umano-centrico”.
La mobilità non è il risultato della contrapposizione tra il partito dei pedoni
, degli automobilisti o dei ciclisti. La comunità è l’unica portatrice di
interessi e la buona mobilità persegue l’interesse di tutti.
La mobilità massimizza gli spostamenti
non motorizzati: fino ad 1 km si cammina e
fino a 3 km si pedala (dieci minuti).
Senza questi
non è possibile concepire un
sistema di infrastrutture per la mobilità urbana
efficace e sostenibile, economicamente,
socialmente ed ambientalmente.
OBIETTIVI
Zero incidenti in ambito urbano
60% del Modal Split con spostamenti di tipo
sostenibile
La buona mobilità fissa obiettivi semplici e misurabili:
Secondo il rapporto ACI ISTAT, nel 2011 nella provincia di Livorno si registrano
3.847 incidenti dei quali 21 mortali. L’80% di questi, in campo urbano, vede
come vittime l’utenza debole (pedoni, ciclisti e motociclisti)
Gli amministratori devono impegnarsi a raggiungere, nel
loro mandato, la riduzione di almeno 15 punti percentuali
del numero di incidenti, tre soli punti percentuali l’anno.
Il MODAL SPLIT è la ripartizione percentuale delle diverse modalità sul totale
degli spostamenti. Gli spostamenti di tipo sostenibile sono quelli effettuati a
piedi, in bicicletta e con il Trasporto Pubblico Locale. Attualmente la ripartizione
Modale di Livorno è: 70% Auto + scooter, 10% TPL, 15%Piedi, 5% Bici. L’attuale
percentuale di spostamenti sostenibili è quindi pari al 30%
Gli amministratori devono impegnarsi a raggiungere, nel
loro mandato, l’obiettivo minimo di incrementare la quota
sostenibile di almeno 15 punti percentuali, un solo punto
percentuale ogni anno a vantaggio dei piedi, della
bicicletta ed il TPL.
STRUMENTI
Le migliori pratiche insegnano che questi obiettivi si raggiungono con:
La realizzazione di un Piano Urbano della Mobilità, ben integrato con la
disciplina urbanistica e del commercio, che abbia al suo centro i pedoni,
i ciclisti e la loro intermodalità con il Trasporto Pubblico Locale e la
rete ferroviaria.
! La riduzione della velocità a 30 km/h ad eccezione delle strade a grande
scorrimento (come nelle proposte ANCI)
! La realizzazione, come previsto dalla LR 27 2012 del “Piano della
Mobilità ciclistica” della città.
! Il massimo impegno per la riqualificazione degli spazi pubblici, con la
quale si possa rilanciare il commercio delle aree centrali della città.
! L’istituzione del maggior numero possibile di zone 30 dove si realizzi,
grazie alla bassa velocità ed al lavoro sul verde e l’ arredo urbano, la
pacifica convivenza tra le varie modalità di spostamento. (Le Zone 30 non
si realizzano con la semplice posa di un cartello di limite di velocità)
! L’EDUCAZIONE degli studenti, la FORMAZIONE degli amministratori ed i
tecnici e , soprattutto, La COMUNICAZIONE verso i cittadini, usando
strumenti mirati e differenziati che producano emozioni.
! L’introduzione del mobility manager, oltre che nelle aziende e nelle
amministrazioni pubbliche, anche nelle scuole, lavorando sulla
partecipazione diretta dei lavoratori e degli studenti alla gestione della
loro mobilità.
! Le strategie di incentivo all’uso della bicicletta e dei piedi ma anche di
disincentivo all’uso dell’auto privata.
! Creare il MO.LI. L’ufficio della MObilità LIvornese al quale affidare la
gestione degli strumenti di governance, un raccordo tra le varie
competenze coinvolte: mobilità, urbanistica, ambiente, commercio,
risorse economiche, istruzione, comunicazione, salute.
EFFETTI
risparmi sui costi sanitari fino a 7 milioni di euro
l’anno!
200 miliardi di euro
1.700 euro
5euro / anno
8%
PER NON LASCIARCELI SCAPPARE DOBBIAMO PREDISPORRE
BUONI PROGETTI.
La buona mobilità genera crescita economica e lavoro, alcuni numeri
l’Organizzazione Mondiale della Sanità calcola con il programma HEAT
(Health Economics Assessment Tool) il risparmio in costi sanitari ottenuto
spostando il modal split verso il pedone ed il ciclista. A Livorno uno
spostamento di 10 punti percentuali a vantaggio degli spostamenti non
motorizzati porta
Un Report dell’ European Cycling Federation calcola che l’uso della
bicicletta nell’UE-28 sarebbe in grado di generare ogni anno benefici
economici pari a , una cifra superiore al PIL della
Danimarca; con un rapporto costi / benefici straordinario: 1:70
Considerando i costi interni ed esterni relativi a ciascuna modalità di
spostamento, un ciclista che percorre 2.000 km all’anno (6 km al giorno
c.ca) fa risparmiare alla comunità rispetto a chi percorre la
stessa distanza con un auto.
La Legge Regionale Toscana (LR 27 2012) dal prossimo anno prevederà
consistenti finanziamenti per lo sviluppo della mobilità ciclistica: l’ di tutte le
risorse destinate all’ammodernamento delle infrastrutture dei trasporti.
La comunità Europea sta approntando diversi assi di finanziamento sul
rinnovo della mobilità urbana in chiave sostenibile.
! La buona mobilità è una condizione indispensabile per la
riqualificazione urbana e per la rivitalizzazione del tessuto sociale ed
economico. La rigenerazione dello spazio pubblico oltre ad innalzare la
qualità della vita, migliora l’innescarsi dei virtuosi processi attrattivi e
dinamici che rappresentano il vero cuore di un organismo urbano.
! La buona mobilità ha bisogno di infrastrutture leggere e non
necessita di grandi investimenti. Sulla Base dell’esperienza delle più
virtuose città europee e americane, si stima che per varare una politica
globale a vantaggio della mobilità non motorizzata siano necessarie
risorse pari a soli per abitante per 5-7 anni.
Il
cuore sano di una città attrae buoni investimenti e lavoro.
IL MANIFESTO PER
LA MOBILITA’ LIVORNESE
10 minuti = 1 km a piedi
10 minuti = 3 km in bicicletta
10 minuti = – 5 mili
A cura di FIAB Livorno la Triglia in Bicicletta, WWF pandaciclisti Livorno, Legambiente Livornmo, Uisp Livorno. Scritto nel febbraio 2014
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