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Seguendo BOLIVAR

HUGO CHAVEZ   narrato da  GIANNI MINA’  –  Sabato 5 marzo 2016 al Teatro Vittoria di Roma c’era il pieno di gente, ma non per uno spettacolo di successo …. si trattava di un’intervista su un punto cruciale della situazione sudamericana, forse anche europea e senz’altro mondiale spiegata a chiare note da un uomo semplice, un uomo del popolo dall’energia non comune e da un amor patrio che fa immiserire al confronto il nostro patriottismo …. “l’uomo del Popolo” era HUGO  CHAVEZ FRIAS.


“Que viva Chavez” hanno firmato in molti, all’uscita: è vero, CHAVEZ è lo spirito di un popolo forte e magnifico e  -come tale – non muore, come già fu per SIMON BOLIVAR. E’ ancora l’ultimo baluardo, forse, contro il degrado mondiale causato dal potere finanziario e bancario,  dal globalismo, dai poteri ghignanti che rendono le terre del mondo un mare grigiastro di mercati d’armi e di morti.
L’intervista è di anni addietro, ma le opere, che cerca solidamente di mandare avanti il suo successore, sono attualissime e, quello che stupisce, sono d’impronta evangelica, il che può in parte spiegare l’opera costante per l’America Latina di Papa FRANCESCO.

Il programma di CHAVEZ ha rivoluzionato l’asservimento imposto in maniera soft, ma per questo anche più violenta, dai sistemi economici che gestiscono – a loro unico e totale beneficio – le condizioni della maggior parte delle nazioni, contro i quali dovrebbe esserci un’opposizione più unanime. Si tratta di vera rivoluzione, ma senza sangue, dei prezzi, dei cambi, del lavoro, del fisco, che ha letteralmente spezzato la catena dell’estrema povertà della Repubblica Bolivariana, sostituendola con un assetto più equilibrato. La rivoluzione ha toccato vari fronti limitando la rendita petrolifera e dando nuovo impulso alla produzione su vasta scala di tipologie: dallo sviluppo dell’artigianato alla ripresa radicale della istruzione culturale che, su modello liberista, era riservato solo a chi lo poteva pagare, con buona pace delle genialità venezuelane.
Pur contrastato fino al reale rischio di morte, da una elite governativa al soldo degli Stati Liberisti con personaggi anche di spicco ed alti prelati, Hugo CHAVEZ  ha continuato a percorrere la strada generosa. fino alla fine ed a testa alta, donando al suo popolo i diritti sociali di base precedentemente soffocati. Non si può non esserne ammirati e non sentirsi, se veramente uomini ed umani, fortemente al suo fianco.

L’intervista è stata condotta da Gianni MINA’ e l’evento organizzato dall’Ambasciata della Repubblica Bolivariana del Venezuela, con l’intervento dell’Ambasciatore JULIAN RODRIGUEZ DIAZ. e con presentazione e commento da cura della Dott.ssa MAYLIN  LOPEZ, che ha coinvolto il pubblico con la sua preparazione e la sua grazia .

Marilù  GIANNONE

                                                                                                                                                                           image3