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Street Art: Bansky

Ultimamente si sta parlando molto di Bansky ritornato alla ribalta di recente con due curiosi episodi. Il primo riguarda la vendita di alcune delle sue opere vicino Central Park a soli 60 $ e il secondo, sempre a New York, riguarda lo scorrazzamento per le vie della città di un camion pieno di pupazzi di peluches. Ma chi è Bansky?! Nato a Bristol è uno dei maggior esponenti della street art; di lui si sa molto poco, è sempre stato (e sta tutt’ora) nell’anonimato, anche per conferire una maggiore nota di mistero e curiosità nei confronti del personaggio che lui stesso si è creato. Le sue opere sono a sfondo satirico e riguardano vari aspetti: dalla politica alla cultura, dall’ etica al capitalismo, dall’istituzione alla libertà. I soggetti che rappresenta sono animali, poliziotti, soldati, bambini e anziani; fa anche adesivi e sculture, come la famosa “cabina telefonica assassinata”. Tra le sue maggiori opere ricordiamo i celebri Rats apparsi sui muri londinesi, il famoso murales con gli attori di Pulp Fiction che stringono banane anziché pistole, la sigla di una puntata dei Simpson che vede uno storyboard più lungo e provocatorio ma che vuole essere un forte messaggio contro lo sfruttamento della manodopera minorile e la violenza sugli animali. Infine sono suoi anche quei numerosi quadri che fanno il verso a molti ben più noti capolavori della storia dell’arte, i girasoli di Van Gogh sfioriti, lo stagno di ninfee di Monet trasformato in discarica, ritratti di dame e nobili settecenteschi con maschere antigas o armati di bombolette spray e le famose lattine di Campbell Soup di Wharol trasformate in zuppe da discount; alcuni di questi lavori sono entrati perfino a far parte delle collezioni permanenti di importanti musei.

Banksy-Pulp-Fiction

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