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“Tesori per l’Aldilà. La Tomba degli Ori di Vulci. Dal sequestro al restauro”

Non solo campagne di scavo, a volte le grandi scoperte arrivano a sorpresa anche tra le casse dei depositi dei grandi musei.

E’ quello che tra ori lucenti, pendenti e preziosissimi scarabei racconta la mostra ”Tesori per l’Aldilà. La Tomba degli Ori di Vulci. Dal sequestro al restauro”, realizzata in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria meridionale, l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro e la Fondazione Paola Droghetti, fino al 31 dicembre nella sala 21 del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia.

Un corredo ricchissimo, probabilmente risalente all’VIII-VII secolo a.C, ”riscoperto” nel 2010 nei depositi del Museo e ricollegato a un sequestro effettuato a Ischia di Castro nel giugno del 1962. Tra i gioielli appartenuti a un’antica dama di Vulci e la tempo trafugati da tombaroli, anche una sontuosa fibula da parata, tre rari pendenti con simboli astrali, scarabei e un raffinato bracciale decorato in filigrana d’argento dorata.

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