The Strategist
Il web, si sa, è un territorio sempre più vasto e dispersivo. Il New York Magazine si propone di illuminare la strada di chi cerca un oggetto su internet, spingendo all’acquisto di alcuni prodotti tramite contenuti editoriali. La rivista settimanale relativa alla vita, cultura, politica e stile di New York ha infatti trasformato la sua storica sezione dedicata allo shopping, The Strategist, in un sito web a sé stante, allo scopo di spingere i lettori ad acquistare tramite i propri canali. La testata non gestisce direttamente gli ordini, ma rimanda a siti terzi di vendita, proponendosi quindi come raccoglitore degli indirizzi più interessanti. Stando all’articolo di presentazione, a ogni acquisto andato a buon fine tramite The Strategist, corrisponde una commissione pagata dai retailer alla rivista stessa. Anche se, sempre secondo gli editor, “non verrà raccomandato nulla che non apprezziamo davvero”.
Nonostante si tratti di un giornale locale, secondo gli ultimi dati disponibili, alla tiratura da 408mila copie si aggiunge un sito web da circa sette milioni di visite mensili.
A consigliare link e oggetti interessanti non sono robot o algoritmi, ma persone. I giornalisti della rivista sono chiamati a raccontare ai lettori non soltanto prodotti più o meno utili, ma veri e propri oggetti-feticcio, accessori anche stravaganti (un esempio: un tronchesino particolarmente preciso) di cui non possono più fare a meno. La vendita di un oggetto, insomma, viene contestualizzata all’interno di un vero e proprio racconto, in linea con i cambiamenti che stanno investendo con sempre maggiore violenza il mondo dell’editoria. Esperimenti simili, che vanno a mixare contenuti giornalistici e intenti pubblicitari, sono già stati portati avanti da realtà come Condé Nast ed Hearst a livello internazionale e Mondadori in Italia.
via pambianco