Tiare e diademi in Gran Bretagna rinasce un simbolo
E se tra le famiglie reali è normale indossare un diadema, quando il galateo e il bon ton lo ritiene necessario, l’Inghilterra offre ancora molte possibilità per sfoggiare questi gioielli unici. Non soltanto in occasione di matrimoni, celebrazioni ufficiali, gran balli e pranzi di gala, ma anche durante l’apertura annuale del Parlamento inglese. Una tradizione e un appuntamento rimasto immutato dal 1920. Uomini in divisa, corona per la regina, abiti da sera e diademi per le signore. Noblesse oblige.
Come ricorda il settimanale francese ‘Point de vue’ non è importante il valore della tiara che si vuol indossare, perché quello che conta realmente è il simbolo che rappresenta”. Per ciò che riguarda poi l’apertura del Parlamento inglese è sempre preferibile un diadema di media grandezza per non appesantire troppo il ragale capo. Spesso la cerimonia può durare molte e molte ore.
La regina d’Inghilterra, ricorda ancora il settimanale francese, ne possiede circa 15, la duchessa di Cornovaglia, moglie del principe Carlo, ne ha a sua disposizione almeno quattro. La duchessa di Cambridge, moglie del principe ereditario William, ne ha già sfoggiati alcuni, tutti provenienti dall’eredità della scomparsa lady Diana o della Queen Mum. Come quello indossato, lo scorso ottobre, durante la cena di gala organizzata a Buckingham Palace in onore del presidente cinese e della sua consorte.
Ed a proposito di tiare e diademi i membri della famiglia reale inglese sono tra i più illustri collezionisti. La più ricca è sicuramente la duchessa di Gloucester, nata Birgitte van Neurs, moglie di Richard Windsor, un nipote della regina Elisabetta. La sua famiglia ne possiede sei, ereditati dalla regina Mary, nonna dell’attuale duca di Gloucester, dalla principessa Maria Luisa, una nipote della regina Vittoria, dalla principessa Alice, nata lady Montagu Douglas Scott. Un tripudio di diamanti, turchesi, smeraldi, sempre con orecchini e collier ‘ton sur ton’.
Le tiare erano particolarmente in voga durante l’epoca romana, poi il silenzio sino all’alba del XIX secolo. Ritorno in gran voga durante il Primo Impero sotto Napoleone I e la sua fascinosissima consorte di origine creola Joséphine de Beauharnais che lanciò la moda della ‘coiffure à la Titus’, proprio per indossare i preziosi diademi. E se la Francia, in quegli anni, è in guerra con l’Inghilterra c’è qualcosa che li accomuna, la passione per i diademi, segno di aristocratica regalità.
Quando Alexandrine Victoria di Hannover salì sul trono d’Inghilterra i maggiori orafi e artigiani del regno si misero al lavoro creando veri e propria capolavori, spesso sui disegni e gli schizzi espressamente creati dal principe consorte, Albert di Sassonia Coburgo -Gotha. Realizzati con pietre preziose, spesso provenienti dall’India o dalla ricche regioni dell’immenso impero britannico. Zaffiri, rubini, opali, diamanti, smeraldi. Stili diversi e complementari spesso ispirati dall’architettura indiana o neo gotica, particolarmente in voga in quegli anni, imitatissimi dalle dame dell’aristocrazia inglese.
Un’eredità tramandata sino ai nostri giorni, dunque, quella legata alla ‘vogue’ dei diademi soprattutto in Inghilterra, tra le famiglie più antiche, come dimostra il ‘Royal Caledonian Ball’ alla quale partecipano con tanto di tiara, abiti lunghi e stole in tartan, le aristocratiche consorti dei signori dei clan, dalla duchessa d’Argyll, alla contessa di Rosebery, a lady Dalmeny.
Ma l’appuntamento più atteso, sempre in Inghilterra, è il ‘Bal de la reine Charlotte’. Origine illustre e regale, risale al 1720, come ha ricordato il settimanale francese ‘Point de vue’. Giorgio III decise di organizzare e promuovere una serata in onore della moglie, la regina Charlotte, una sorta di debutto in società per i giovani rampolli delle maggiori famiglie aristocratiche del regno.
Una consuetudine giunta sino a noi (abito bianco e diadema di famiglia, naturalmente) che ogni anno si svolge in straordinarie ‘location’ del regno. Dal Palazzo di Kensington, lo scorso anno, al castello di Highclere dove si sono svolte le riprese della serie ‘Downton Abbey’ .
Copyright © 2016 AdnKronos.