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Un grande Italiano

L’Europa è unita, anche grazie a lui.

Anche se i modelli sociali venuti da fuori li nascondono, i grandi italiani invece sono moltissimi, non si contano. Uno di essi è stato raccontato dallo storico del ROTARY Club Roma Nord, ROBERTO PIAZZINI, in un piccolo Forum gremito di ascoltatori a Piazza dei Giochi Delfici, mercoledì  15 giugno 

Si tratta di EUGENIO DI SAVOIA, principe antipatico al Re di Francia Luigi XIV, scansato dalla nobiltà francese nonostante la madre fosse la contessa di Soissons, magnifico stratega che riuscì ad equilibrare fra loro le potenze europee di quel tempo ed a liberare per sempre il Continente, a cominciare dall’impero absburgico, dalla minaccia turca.
Il piccolo italiano, fisicamente sgradevole, era, lontano da Versailles, una persona meravigliosa apprezzata e stimata, generoso nell’amicizia, coltissimo e coraggioso. La falsa diceria di omosessualità rivela invece una fedeltà in amore ed una mancanza di superficialità significative. Urbanista per gusto, collezionista esperto, fece di tutta Europa un poco la sua casa.
Ci si chiede spesso se è logico che in Italia si abbia un senso di vergogna, di inferiorità per le nostre eccellenze, tanto da stupire. In nome e sull’esempio dei nostri grandi compatrioti, dovremmo riprendere coraggiosamente in mano la nostra Nazione, non curvare la schiena sotto volontà di espiazione che dovrebbero spesso avere gli altri ed in modo più radicale.
A dispetto dell’odierna corsa affamata allo strabordo di capitali, Eugenio di Savoia “sdegnò le false tentazioni di fasto e ricchezze”, come Voltaire sostenne, e come dovrebbe fare ogni uomo di Stato. La singolarità di questo nobile è poi tutta nella sua firma, che dimostra l’appartenenza alle Nazioni che lo videro battersi per loro: Eugenio von Savoye: Italia, Germania ed Austria, Francia, nelle tre lingue che racchiuse.
Ancora un’altra pietra preziosa, che ROBERTO PIAZZINI ci regala,mediante il Rotary, per il monile di conterranei del quale dovremmo sempre vantarci.

Marilù Giannone