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Un MEETING ITALIA CINA a ROMA

A ROMA, MEETING ORGANIZZATO dalla PROVINCIA CINESE di ANHUI

 servizio di Riccardo ABBAMONTE

con approfondimenti ed integrazioni di Giuliano MARCHETTI

 

Venerdì 10 giugno a Roma, presso il Grand Hotel Parco dei Principi, in occasione dell’Anno culturale italo-cinese, si è tenuto alle ore 16 un meeting organizzato dalla Provincia Cinese di Anhui, che è stata presentata sotto vari aspetti, da quello culturale e paesaggistico a quello imprenditoriale. Una seconda sessione del meeting si è svolta successivamente alle ore 21, presso l’Auditorium  e precisamente nella Sala Petrassi, ove si sono esibiti numerosi e famosi attori cinesi, quali ambasciatori della millenaria cultura del lontano paese asiatico.

Alla conferenza pomeridiana hanno partecipato circa 250 persone: funzionari dell’Ambasciata Cinese in Italia, funzionari e imprenditori italiani, la delegazione della Provincia di Anhui ed imprenditori cinesi provenienti dalla stessa provincia.

Dopo la presentazione degli ospiti, ha preso la parola il Dr. LUIGI LUINI, Direttore Generale della Fondazione Italia-Cina, nonché della Camera di Commercio Italia-Cina. Egli ha ricordato il particolare momento delle relazioni tra Italia e Cina, nonché le recenti visite a Roma e Milano del Vice Presidente della Repubblica Popolare Cinese.  Attualmente i rapporti tra i due paesi sono ottimi e, su questo versante, la stessa Fondazione ha contribuito fattivamente al loro consolidamento qualitativo e quantitativo, mirando infatti ad una maggior presenza degli studenti cinesi in Italia. Alcuni anni fa, questi erano circa 700; oggi superano il numero di 7.000 ed in futuro ciò comporterà un miglioramento qualitativo dei rapporti tra i due paesi, grazie alla creazione di risorse umane qualificate. Altro progetto della Fondazione Italia-Cina è particolarmente rivolto verso il “fattore turismo” per accrescere e rinsaldare i rapporti tra i due paesi e, data la celebrazione dell’ anno della Cina in Italia – nel 2011, vi è la possibilità e volontà di favorire il “made in Italy” in Cina.

Su tale argomento, già in precedenza la Consul Press aveva dedicato ampio spazio ad un  Convegno organizzato nel 2010 dalla DOGE International in collaborazione con il M.S. – Fiamma Tricolore riguardante l’esportazione dei “prodotti laziali d’eccellenza in Cina” (…. e non solo), tematiche poi ampiamente riprese sia sul periodico mensile “Il Borghese”, sia su il quotidiano “Rinascita”.

Di seguito è intervenuto il Consigliere dell’Ambasciata Cinese in Italia ZHANG JIANDA, che ha ricordato i 700 anni di rapporti tra l’Italia e la Cina fin dai tempi di Marco Polo  ed i 400 anni dai tempi di Matteo Ricci e, come da sempre, i due paesi siano stati in contatto attraverso l’importantissima via commerciale denominata “via della seta”.  Oggi – 2011 – è in corso “l’anno della cultura cinese”, che è stato recentemente inaugurato dal Presidente del Consiglio Italiano Silvio Berlusconi e dal Presidente della Repubblica Popolare Cinese.

La Provincia dell’Anhui, con una popolazione che supera i 68/milioni di abitanti, oltre ad essere famosa per il turismo, sta registrando un grande sviluppo economico, tanto che l’interscambio con l’estero è aumentato del 42% e l’Europa risulta essere è il primo partner in assoluto della provincia.

Ha preso quindi la parola il vice presidente della Provincia di Anhui, Madame HUA JIANHUI, che da parte sua ha affermato come, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, la delegazione cinese sia venuta a Roma proprio per inaugurare questo evento di promozione commerciale, turistica ed economica. (Comunque è forse doveroso precisare che il c.d. “150° anniversario dell’Unità d’Italia”, indicato dalle nostre Istituzioni con il 2011 – con riferimento al 17 Marzo 1861, è storicamente errato, dato che risultavano ancora esclusi il Veneto e Roma, oltre alle Terre d’Istria. Trattasi invece dell’anniversario della proclamazione della nascita dello “Stato Italiano”).

Hua Jianhui ha poi ricordato quanto affermato dal Vice  Presidente della Repubblica Popolare Cinese nella sua recente visita in Italia sugli antichi  rapporti tra i due Paesi, che risalgono ai tempi di Marco Polo. Dell’Italia sono famosi in Cina l’arte, la moda, il calcio. Le due economie peraltro possono essere complementari e si possono incrementare buoni rapporti anche nell’ambito del turismo. La Provincia di Anhui ha attualmente un prodotto interno lordo di 1000 miliardi e la sua crescita è al 14%, oltre a vantare una cultura antica e rinomata, avendo dato origine al taoismo. Dal punto di vista naturalistico, la Provincia di Anhui può vantare paesaggi suggestivi e le sue montagne sono considerate patrimonio universale dell’umanità da parte dell’Unesco. La provincia è situata vicino al delta del Fiume Azzurro, in una zona molto sviluppata economicamente, con 6 aeroporti, ferrovie ad alta velocità, numerose industrie nei settori carboniferi, del rame, del cemento, dell’auto, degli elettrodomestici e dei frigoriferi. In quest’ambito sono molto ricercati imprenditori stranieri che vogliano investire nella provincia. Vi sono peraltro in loco molti istituti di ricerca, laboratori, una zona industriale sperimentale e ultimamente si sono molto rafforzati i contatti con l’estero con un notevole aumento di import-export, tanto che ben 90 imprese italiane hanno già investito nella provincia, insieme a numerose multinazionali.

Successivamente l’ Assessore HU, Direttore Generale dell’Ufficio del Turismo, ha ricordato come la Provincia di Anhui sia ricca di risorse turistiche. La più famosa montagna della provincia, l’Hiangshan o Montagna Gialla, è patrimonio dell’Unesco, così come gli antichi villaggi dell’Anhui meridionale. Altra montagna famosa è il monte Jiuhua – sacro al buddismo e il monte Qiyun – terra sacra al taoismo. In tutto vi sono 99 cime, montagne famose, bellissimi laghi circondati da verdi montagne e contenenti piccole isole, il monte Tianzhu, detto anche il Pilastro portante del cielo, il monte Langya, con montagne coperte di foreste lussureggianti, che rappresentano un museo naturale verde, il bellissimo lago Chaohu e nel sud il lago Taiping, o Lago della Pace. Le sue montagne sono sacre al buddismo e al taoismo. Il capoluogo della provincia è Hefei, servito da vari aeroporti e treni ad alta velocità,  grazie ai quali in 3 ore si arriva alla capitale Pechino.

Ha concluso gli interventi l’Assessore al commercio della Provincia di Anhui, per precisare che per questo meeting sono stati portati in Italia 200 progetti riguardanti grandi investimenti, come riportati in un’apposita “Guida” agli investimenti nella Provincia di Anhui, che è stata distribuita agli ospiti, riguardanti per lo più industrie emergenti, cioè industrie rivolte al futuro, che si occuperanno per esempio di risparmio energetico, ecc. L’oratore ha concluso il suo intervento affermando che nel solo 2010 sono stati approvati oltre 12.000 progetti riguardanti la Provincia di Anhui.

Alla fine della serata sono stati firmati numerosi accordi di cooperazione economica tra imprenditori italiani e i rappresentanti della Provincia di Anhui.

A questo punto è interessante citare una riflessione di DOMENICO DE MASI, titolare di cattedra di Sociologia del Lavoro alla Sapienza di Roma, che ha evidenziato come i valori, la cultura, (ed anche il potere) – un tempo appartenuti a Roma  – siano passati da Roma all’Italia.  Questa,   con il suo genio e la sua la intellighenzia, riuscì ad imporsi in Europa ed altrove; poi il “testimone” è passato dall’ Europa agli Stati Uniti e da questi, a breve, sarà passato all’Asia. Quando un Paese conquista un primato, in tempi brevi riesce a colonizzare il mondo intero, tramite le proprie esportazioni merceologiche, tecnologiche e culturali. Entro il 2020 la Cina avrà un Pil uguale a quello degli U.S.A. (di cui già possiedono crediti e debiti !), con oltre 15 megalopoli, con più di 25 milioni di abitanti.

E’ forse il caso di dire ”Ben tornato Celeste Impero” ?

Forse qualche dubbio è legittimo !

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