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Una “Arte Politica” che non c’è più

Un’ ASSOCIAZIONE AD RECORDATIONEM ET MEMORIAM 

Il 21 luglio, per la ricorrenza della morte di GIAMPIERO ARCI, è stata celebrata nella Basilica di San Marco a Piazza Venezia la messa di suffragio.

GIAMPIERO ARCI faceva parte di quel gruppo di uomini di partito che credeva nella professione e nella sua attività, volta a difendere, rappresentare, evidenziare l’italiano ora distrutto dalle conseguenze del neoliberismo, cioè l’italiano della classe media. Mediatore convinto ed esperto, riusciva a portare avanti opere ed iniziative secondo quella pulizia morale che gli era congenita e secondo la difficile arte di sapersi muovere in un intrico di ostacoli prodotto da idee diverse ed opposte.

Così come credeva nella politica – veramente impegnata a fare il meglio per i cittadini e per la nazione – era fondamentalmente legato alla legge come terreno sicuro per una vita proba, quella vita senza eccessi e lavori d’immagine scintillante ma invece fondata sulla preparazione culturale e sulla conoscenza.

La sorella ENRICHETTA ha salutato amici e colleghi alla fine del rito, augurandosi che l’opera del fratello possa servire da traccia per una politica trasparente ed onesta a favore dell’Italia.

Marilù Giannone

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