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Via Lattea enogastronomica

Con la denominazione “via Lattea”, nel pomeriggio di sabato 1 ottobre, ha avuto luogo una manifestazione enogastronomica fuori da ogni solita procedura e da consueti schemi, in una piazza commerciale d’annata e precisamente in piazza Crati, presso il rinnovato storico mercatino rionale (1*). Ivi si è svolto un piacevolissimo ed istruttivo incontro tra due Nazioni – Francia ed Italia – entrambe produttrici di bontà alimentari, all’insegna del colore bianco, trattandosi nella maggior parte prodotti derivati dal latte. 

La manifestazione (co-sponsorizzata dalla Casa Editrice Aracne e con l’ausilio anche del tam-tam di “Lazio-Opinioni”) é stata organizzata ed ospitata dalla Bottega QualEatà con le sapienti illustrazioni fornite da due chef di cui uno italiano – SANDRO TOMEI, l’altro francese – DAVID BILSKI.

indexIl MARRUGIO (della Provincia di Viterbo) e la Veneto Casearia Carpenedo hanno offerto le migliori specialità delle proprie zone: il porco-cignale, miele, formaggi insoliti e saporiti, come l’avveniristico Blu 61 (sulla linea del gorgonzola ma con innovativi accostamenti e maturazione), caciotte alle erbe (vento d’estate), alle spezie, pecorini rigati di sapidissime maturazioni, avvalendosi delle – per queste italiche finezze – delle spiegazioni di Sandro Tomei.

Sul versante francese, vetrinainvece, si è cimentato il simpatico David Bilski, esperto in Camembert, in Roquefort ed armonizzatore di tali delicatezze con un vino bianco di tutto rispetto, soffermandosi ad illustrare anche la geografia del luogo di provenienza e regalando, in tal modo, agli invitati e ai presenti il piacere dell’informazione oltre quello della degustazione. 

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Gli addetti della Bottega QualEatà hanno avuto non poca fatica ad accontentare la lunga fila formatasi nonostante la pioggia davanti allo stand, sia per ordinare questo e quello (da consumare in loco in posture precarie sotto l’ombrello, o da portare a casa), sia per ascoltare genesi ed accordi dei prodotti sani e deliziosi da parte delle sapienti guide che hanno anche offerto un sogno di vacanza: la provincia ferace di Francia e le varie, misteriose terre tirreniche di millenaria esperienza nel vino, bianco, apparentemente innocuo ma forte ed invasivo e nell’alimento eccellente.

Non resta che consigliare i gourmeurs europei di assaggiare queste specialità e di fare una gita, per ulteriori delizie, presso l’agriturismo “il Marrugio” o nelle terre del Camembert e del Roquefort per gustare le specificità e le eccellenze delle produzioni tipiche, tanto invise ed osteggiate dai “Grigi €uroburocrati” di Bruxelles che rappresentano una Europa molto lontana dai veri e più nobili sentimenti dei Cittadini dei Popoli Europei.

Marilù Giannone

(1*) l’incontro enogastronomico si è svolto piacevolemente dalle 17 alle 20 presso la Bottega “QualEatà” – box n.2, ove i prodotti italiani provenivano in gran parte dall’Azienda Agricola il Marrugio ed i prodotti francesi da “Va-Sano”, che ha anche un propria “boutique” per la degustazione e vendita in Piazza Buenos Ayres. 

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