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Autore: Sveva Marchetti

Milano in arrivo Uniqlo e Starbucks

I colossi Uniqlo e Starbucks fanno rotta su piazza Cordusio a Milano. A dare la notizia è Milano Finanza, ricordando come tre dei quattro palazzi storici che fino a poco tempo fa ospitavano le sedi di Unicredit, Poste Italiane e dello studio legale Dla Piper e Commerzbank siano ancora sfitti, dopo che tra 2015 e 2016 le rispettive proprietà sono passate di mano: Palazzo Broggi è oggi del gruppo cinese Fosun, l’immobile che ospitava la ex sede delle poste è stato rilevato dal fondo americano Blackstone, mentre il gruppo Hines ha rilevato da Sorgente sgr lo stabile che si affaccia su piazza Cordusio e via Dante, a 200 metri dal Duomo.

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Anno nero per la moda a Firenze

Emilio Pucci lascia Firenze alla volta di Milano. In un comunicato stampa della storica casa di moda fiorentina, oggi del gruppo Lvmh, si apprende che “la decisione della Emilio Pucci di trasferire i dipendenti della sede fiorentina negli uffici di Milano è stata presa per riunire tutte le funzioni non produttive in un’unica sede. L’obiettivo è creare una maggiore efficienza e una migliore sinergia operativa”.

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Roma: meglio mangiare a casa

A Roma un ristorante su 4 è a rischio chiusura per motivi igienici e uno su 2 ha varie irregolarità. Dai controlli dei Nas i dati che si evincono lasciano a dir poco senza parole, soprattutto perché tra i vari locali controllati alcuni sono molto noti e rinomati.

Questo è quello che riporta Ilaria Sacchettoni sul Corriere della Sera

C’è il negozio di delicatessen – Franchi – con le cucine dai pavimenti così unti da sembrare un’ officina (ma la pagnotta caduta sarà buttata o riciclata?). E c’è il ristorante con le tovaglie a quadretti – Osteria Coppelle- dove gli insetti, oltre a popolare le cucine, s’infilano anche nel registratore di cassa. Al punto che, durante un controllo degli ispettori della Asl Roma A, si è assistito all’estrazione dell’intruso dal portello dello scontrino. C’è l’ etnico giapponese assai di moda – Oishi Sushi – con le feci di roditore nell’area di preparazione dei pasti e in magazzino. E c’è la cornetteria storica – uscita metro di via Barletta – senza cappe ma con blatte (e se una precipitasse nell’impasto?). Casi estremi che rischiano di gettare ombre sulla categoria. Ma anche segnali da cogliere in una città che vive di eventi e flussi turistici.  

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Giornetti contro il “see now buy now”

Più disciplina, determinazione, coraggio, creatività e tempo, per creare, ma anche per ristabilire le regole, ritornare ai valori veri e distinguere i ruoli. Altrimenti il rischio è che il sistema moda debba affrontare seri problemi. Sei mesi dopo aver lasciato la direzione creativa di Salvatore Ferragamo (che ha seguito per 16 anni), lo stilista Massimiliano Giornetti parla con gli studenti del Polimoda, dove si è diplomato nel 1999.

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L’Italia a cena con Obama

Domani sera Matteo Renzi sarà ospite alla Casa Bianca. E fino a qui nulla di strano, un incontro tra “presidenti”, ma la particolarità di questa cena è la curiosa delegazione che accompagnerà il nostro presidente. Infatti oltre alla moglie, Agnese Landini, alla cena di Stato che seguirà una visita ufficiale, sono stati invitati anche i premi Oscar Roberto Benigni e Paolo Sorrentino; lo stilista Giorgio Armani; il presidente dell’anticorruzione (Anac) Raffaele Cantone; il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini come simbolo dell’accoglienza ai migranti; la campionessa paralimpica Bebe Vio; la direttrice del Cern, Fabiola Gianotti; la curatrice del dipartimento di architettura e design del Moma, Paola Antonelli. 

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In arrivo la “super fashion week”

Milano si prepara a lanciare la sfida alle capitali internazionali della moda sotto l’egida e il supporto delle istituzioni e del premier Matteo Renzi. Dopo mesi di incontri e trattative, è stato siglato Roma, il protocollo d’intesa per promuovere e sviluppare il sistema moda italiano nel mondo. Obiettivo dell’accordo è far diventare Milano “il place to be per tutti gli operatori del settore nel mondo”, a partire dal prossimo settembre 2017, in occasione della settimana della moda.

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Mercato Centrale apre a Roma nella Cappa Mazzoniana

Il mercato dev’essere una situazione dinamica. Noi ci auguriamo che possa esprimere un’identità culturale forte fondata sul valore degli artigiani del gusto, che sono l’anima vera del progetto”: aveva commentato così Umberto Montano, imprenditore della ristorazione per diversi anni ha lavorato al progetto del “mercato” per la capitale. Figlio del già collaudatissimo format di successo a Firenze (con numeri e fatturato da sballo e con format simile: portare sotto un unico tetto tutte le eccellenze della città), il neonato mercato cittadino pone le basi per una vera e propria rivoluzione del concetto di spesa, pasto e gastronomia nella Città Eterna.

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Paris Fashion Week: vince Piccioli

Parigi incorona Pierpaolo Piccioli come vincitore tra gli “esordienti” della appena conclusasi settimana della moda. Tre importanti riferimenti della stampa internazionale (Vogue.comeNew York Times e Business of Fashion) sono stati unanimi nel promuovere Piccioli come unico direttore creativo di Valentino; mentre sono stati valutati con cautela, e qualche critica, i debutti in Dior di Maria Grazia Chiuri (ex co-designer di Valentino con Piccioli); in Lanvin di Bouchra Jarrar; in Saint Laurentdi Anthony Vaccarello.

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La Thailandia sfila a Roma

L’inconsueta cornice di Palazzo Brancaccio ha visto sfilare la Thailandia mettendo in mostra tutta la sua artigianalità con abiti in seta dai colori esotici ed i tessuti fatti a mano. L’evento si è svolto in onore di sua maestà la Regina Sirikit, che da poco ha compiuto 84 anni.
All’iniziativa, patrocinata dalla stessa Regina e della Fondazione per la Promozione delle Occupazioni di Supporto e delle Relative Tecniche Thailandesi, accolti dall’ambasciatore della Thailandia, Tana Weskosith e dalla sua consorte Jitpachong Weskosith, hanno partecipato circa 200 personalità provenienti dal mondo delle istituzioni, dell’economia, della cultura, oltre a numerosi esponenti del corpo diplomatico accreditato in Italia.
La serata si è poi conclusa con la presentazione delle creazioni in seta Thailandesi dello stilista Paothong Thongchua, 25 capi della sua ultima Collezione “Luxury Thai-Western” dedicate alla moda uomo e donna.

Fashion blogger ed influencer sotto attacco

Risale a qualche giorno fa “l’attacco” sferrato da Vogue.com verso fashion blogger ed influencer. La dichiarazione di guerra è stata affidata alle opinioni di quattro note firme della testata, impegnate a seguire le sfilati milanesi. Così facendo la Condé Nast ha aperto uno scontro, strutturale, che probabilmente era inevitabile vista l’ormai sovrapposizione di interessi tra l’editoria classica e quella parcellizzata dei nuovi media. 

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Specchietti per allodole

Si sono appena concluse le sfilate meneghine e tutto il grande circo composto da baracche e burattini si è spostato a Parigi. Girovagando nella rete delle notizie sulla settimana appena trascorsa ho trovato un interessante articolo di Cristiana Schieppati per Crisalidepress.it.

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A New York sfila una collezione di hijab

Anniesa Hasibuan, designer indonesiana, ha puntato proprio sulla New York Fashion Week per presentare un’intera collezione di hijab. Una passerella che si farà ricordare, infatti è la prima sfilata nella storia della fashion week di New York a presentare una collezione dove ogni singolo look è accompagnato dal tipico velo femminile musulmano che lascia scoperto il volto e le spalle, coprendo invece il capo, le orecchie e il collo, e che viene legato sotto il mento.

Ventinovenne, originaria di Jakarta, Anniesa ha voluto dedicare la collezione D’Jakarta per la Primavera Estate 2017 proprio alla sua città, ispirandosi alla «sua anima vibrante e colorata – come ha spiegato sul suo profilo ufficiale su Instagram – e rappresentando un altro volto della capitale indonesiana, composta da incredibili mosaici etnici». Questo in realtà non è esattamente il suo debutto a New York. La designer ha infatti già partecipato due volte alla settimana della moda dedicata alle collezioni houte couture, vincendo anche il titolo di miglior designer del 2015. «Non sono arrivata direttamente alla New York Fashion Week dal nulla – ha dichiarato al Jakarta Post – A portarmi sin qui è stato un lungo viaggio che ho compiuto passo dopo passo».

Un look della collezione D’Jakarta 

 Anniesa Hasibuan al termine della sua sfilata 

 

Yoox cambia look

Il 16 settembre sarà traguardo importante per Yoox. Il portale infatti da metà mese, per i suoi 16 anni, presenterà un look completamente nuovo sia per quanto riguarda la versione desktop che la mobile grazie ad una nuova app ed all’integrazione con iOS 10.

Reinventato e ridisegnato con lo scopo di semplificarne l’utilizzo e la navigazione, il nuovo sito offrirà un grado di personalizzazione sempre maggiore sviluppato a partire dalla posizione dell’utente, le abitudini d’acquisto e le preferenze di navigazione, calcolate in tempo reale. Il menù di navigazione sarà più semplice e stanno presenti nuove storie editoriali  e collaborazioni esclusive con due nuove sezioni: Style Notes e Special Editions.

Prima sfilata per Reshma Qureshi

Reshma Qureshi, modella indiana di 19 anni, è stata la regina della prima giornata della fashion week di New York, oltre ad essere il simbolo della violenza sulle donne. Con il volto sfigurato dall’acido la giovane modella ha dichiarato che nonostante il suo stato, così come quello di altre donne, non bisogna essere deboli, si può uscire e fare tutto quello che si faceva prima.; “Voglio dire a tutti coloro che sono sopravvissuti a un attacco con l’acido che non ci sono motivi per non godersi la vita. Non siamo responsabili di quanto ci è accaduto. Non abbiamo fatto niente di male, allora dobbiamo andare avanti”.

Reshma è stata aggredita con l’acido nel 2014 dal cognato, il quale voleva colpire la sorella di lei che lo aveva lasciato. Reshma ha sfilato per la piattaforma di giovani creatori italiani Ftl moda, che ha già fatto parlare di sè per la scelta di altri suoi modelli, come Madeline Stuart, la giovane australiana con la sindrome di Down, e  Rebekah Marine, venditrice di auto del New Jersey nata senza un avambraccio.

Venezia: come si vestono e si vestivano le star del cinema

Venezia, Festival del Cinema, anni ’60 a confronto con oggi. Come si vestivano all’epoca le celebrities e come si vestono oggi?

Dopo i film in concorso l’argomento di maggior discussione riguarda appunto il famoso red carpet delle star. Chi c’è chi manca e chi indossa chi.

Nei faboulos sixties il massimo concesso era una scollatura un po’ ampia, una minigonna o la pancia scoperta.

Oggi invece del tanto chiacchierato festival ricorderemo solo questi due abiti (se così possono definirsi) di dubbio gusto e poco buon senso.

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Claudia Cardinale ed Elizabeth Taylorchiacchierano sedute a un tavolo del Palazzo Vendramin Calergi sul Canal Grande.

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Fiona Von Thyssen con Gualtiero Jacopetti

Italy Venice Film Festival 2016

Gli “abiti” di Matteo Evandro Manzini indossati da  Dayane Mello e Giulia Salemi 

foto via marieclaire.it e google img

Renzi potrebbe tornare ad inaugurare la fashion week

Il premier Matteo Renzi, il prossimo 21 settembre, potrebbe tornare ad inaugurare la settimana della moda femminile. Lo ha riferito Carlo Capasa, presidente della Camera della moda, a margine della presentazione ufficiale della fashion week.
L’occasione sarebbe l’inaugurazione della mostra “Crafting the future. Storie di artigianalità e innovazione” organizzata dalla stessa Camera con il supporto del Ministero dello Sviluppo economico e dell’Ice al Mudec.

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Dal “ready to wear” al “ready to buy”

Madame Figaro parla già della fine di un’era; infatti l’intero settore moda ha cambiato ritmo nel giro di pochissimo tempo. Con l’avvento del ready-to-wear, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, le collezioni venivano e vengono progettate e presentate più di sei mesi prima del loro effettivo arrivo nei negozi, permettendo così di avere i giusti tempi di commercializzazione e di produrre in grandi quantità.

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Harrods cerca “casa” a Firenze

Harrods, che da maggio 2010 è passata per un miliardo e mezzo da Al-Fayed alla Qatar Holding, sta cercando una sede per una prossima ed eventuale apertura nella città di Dante. Firenze tra l’altro sembra anche esser molto amata e frequentata dalla stessa famiglia regnante del Qatar.

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