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Prima Nazionale de “La Chiave di Virginia B” di Isabel Russinova

Quartieri Contemporanei

Seconda Edizione

..il buio dell’alba..

memoria, eroismo, mistero, erotismo

Direzione Artistica Isabel Russinova

PRESENTA

La chiave di Virginia B

di Isabel Russinova

Omaggio a Junichiro Tanizaki

Argo editore

Una produzione Ars Millennia Production in collaborazione con il Teatro Belli

Con Antonio Salines, Isabel Russinova, 

Arianna Ninchi e Ugo Bentivegna

Regia di Rodolfo Martinelli Carraresi

Aiuto regia Martina Gatto

Musiche Antonio Nasca

Scene e costumi Wilma Lo Gatto

Fotografia Bruno Oliviero

Teatro Francesco Stabile – Potenza

31 Marzo 2015

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31-3-2015 a Potenza: La chiave di Virginia B

Quartieri Contemporanei

Seconda Edizione

..il buio dell’alba..

memoria, eroismo, mistero, erotismo

Direzione Artistica Isabel Russinova

PRESENTA

La chiave di Virginia B

di Isabel Russinova

Omaggio a Junichiro Tanizaki

Argo editore

Una produzione Ars Millennia Production in collaborazione con il Teatro Belli

Con Antonio Salines, Isabel Russinova, 

Arianna Ninchi e Ugo Bentivegna

Regia di Rodolfo Martinelli Carraresi

Aiuto regia Martina Gatto

Musiche Antonio Nasca

Scene e costumi Wilma Lo Gatto

Fotografia Bruno Oliviero

Teatro Francesco Stabile – Potenza

31 Marzo 2015

 

“Paesaggi della Fede” – Dialogo fotografico romeno-italiano dedicato alla Pasqua

ACCADEMIA DI ROMANIA IN ROMA

“Paesaggi della Fede” – Dialogo fotografico romeno-italiano dedicato alla Pasqua

Peisajele credintei”– Dialog fotografic româno-italian dedicat sarbatorii Pastelui

Vernisage: Mercoledì 25 marzo 2015 ore 18.00
Accademia di Romania. Sala Esposizioni.

Venerdì 27 marzo 2015 ore 12.00
Lettorato Romeno presso l’Università l’Orientale di Napoli (Via Duomo, 216, Napoli)

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Nessuno si salva da solo (ma anche sì)

Delia (Jasmine Trinca) e Gaetano (Riccardo Scamarcio) sono stati sposati e hanno due figli, Cosmo e Nico. Da poco tempo vivono separati, lei ha tenuto la casa con i bambini, lui vive in un residence. Delia, che in passato ha sofferto di anoressia, è una biologa nutrizionista. Gaetano è uno sceneggiatore di programmi televisivi. Delia e Gaetano si incontrano per una cena in un ristorante. Devono apparentemente discutere dell’organizzazione delle vacanze dei loro figli. Ma presto capiamo che quell’incontro servirà ai due protagonisti per compiere un viaggio dentro la loro storia d’amore e scoprirne le ragioni della fine. La cena occupa l’intero svolgimento del film, ma attraverso una serie di flash back viene ripercorsa la vita della coppia, dall’entusiasmo dei primi anni di vita in comune, l’amore la passione, ai primi problemi e frustrazioni reciproche che hanno cominciato ad allontanarli, fino alla separazione.

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Archeologia: scoperta mitica

 

Il sito di Hippos Sussita si rivela sempre più ricco di sorprese archeologiche; dopo il ritrovamento del 2011 e quello del 2012 ecco l’ultima in ordine cronologico.   Insomma prima nel 2011 una statua raffigurante Ercole, poi nel 2012 il rinvenimento di una stele funeraria di basalto ora invece…

Sicuramente sarete assaliti dal panico, è proprio il caso di dirlo; imbottigliati nel traffico, in fila all’Ufficio Postale oppure dal medico di famiglia o in attesa del solito mezzo pubblico che non vuole proprio saperne di passare….. siamo sicuri che vi starete chiedendo tutti quanti: “ Chissà che volto aveva Pan” non è vero ?!

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La Linea Cadorna

Agli inizi del XX secolo il Regno d’Italia guardava con una certa preoccupazione al suo confine settentrionale. Il pericolo, in un momento storico in cui le alleanze tra i grandi stati europei erano tutt’altro che stabili, poteva venire potenzialmente da qualunque grande potenza militare che occupando la Confederazione Elvetica,  violandone così la neutralità, avrebbe potuto far giungere i suoi eserciti ben oltre le Alpi. A quel punto gli eserciti invasori non avrebbero infatti più avuto davanti a loro alcun ostacolo che gli impedisse di discendere rapidamente verso la Pianura Padana. A preoccupare lo stato maggiore del Regno erano in particolare le armate di Francia, Austria e soprattutto Germania.Anche la stessa Svizzera, in realtà, poteva considerarsi un pericolo per l’Italia, in quanto in un’ottica di guerra tra i grandi stati europei non era da escludersi un attacco preventivo svizzero verso la Lombardia teso a rendere più sicuri e difendibili il Cantone Ticino e il Gottardo occupando le aree dell’Ossola e della Valtellina e spingendosi addirittura fino a Milano, Brescia e forse Torino. La discussione su un piano di invasione che andasse in questo senso, pur non essendo stata resa nota alla popolazione, all’epoca era peraltro all’ordine del giorno tra le alte sfere militari confederate. Non era poi da escludersi neppure un possibile accordo tra la Svizzera e qualche potenza europea che volesse semplicemente far transitare il proprio esercito attraverso il territorio della Confederazione per poi riversarsi nella Pianura Padana.Per queste ragioni l’Italia decide dunque di costruire una possente linea difensiva fortificata i cui lavori iniziano nel 1899 e si completano solo nel 1918, estendendo e inglobando diverse fortificazioni minori già esistenti. La Confederazione Elvetica risponde a questa mossa construendo anch’essa una serie di fortificazioni che si contrappongono a quelle italiane.

La Linea Cadorna deve il suo nome al generale Luigi Cadorna, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano tra il 1914 e il 1917. Curiosamente si tratta però solo di un’attribuzione che risale a pochi decenni orsono, in quanto la Linea era originariamente conosciuta semplicemente col nome di “Frontiera Nord”, contrazione del nome più esteso di “sistema difensivo italiano alla Frontiera Nord verso la Svizzera”.

Nel corso della prima guerra mondiale la linea Cadorna, pur restando sempre militarmente presidiata almeno fino alla disfatta italiana di Caporetto, non sarà mai realmente interessata dai combattimenti. La linea tornerà però di attualità nel 1938, quando Mussolini per un momento pensa seriamente a un’invasione della Svizzera che fortunatamente non metterà mai in atto.

Verso la fine della seconda guerra mondiale alcune fortificazioni della Linea Cadorna sono teatro di alcuni scontri tra l’esercito tedesco e i partigiani. Infine, una volta tornata la pace, la linea viene ben presto abbandonata e in parte smantellata, ma ne resta ancora quasi per intero la struttura, che è oggi diventata una popolarissima destinazione per escursioni e passeggiate montane. Le fortificazioni della linea Cadorna si estendono per diverse decine di chilometri, partendo dalla Valle d’Aosta, attraversando il Piemonte Nord Orientale e sviluppandosi lungo gran parte del confine settentronale della Lombardia.

 

Associazione Culturale Terra Insubre – Via Oslavia, 4 – 21100 Varese
Tel/fax: 0332 286542 – segreteria@terrainsubre.org

“Lunedì Santo” in Ospedale

Le Liturgie della Santa Pasqua in ospedale 


All’ Ospedale  Sandro Pertini in Roma
, lunedì 30 marzo alle h.16, si svolgerà la tradizionale “VIA CRUCIS” nei reparti dello stesso Ospedale, con la guida Pastorale di S.E. Mons. LORENZO LEUZZI, Vescovo Incaricato per la Pastorale Sanitaria e Presidente Commissione Regionale della C.E.L. per il Servizio della Salute, nonché Cappellano della Camera dei Deputati. 

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L’ Era del Post Umano a Roma,
Convegno alla Sala Umberto

Un Convegno su “L’ERA del POST UMANO”

Sabato 14 marzo corrente anno, alla Sala Umberto di via della Mercede a Roma numerosissime persone hanno affollato la platea per partecipare ad un convegno che è stato sommamente interessante ed insieme inquietante. Mai è stato fatto uno spaccato della nostra società in modo così lucido, esponendo con prove alla mano come la nostra civiltà si stia nullificando in un’altra fatta da esseri bionici, lontani da qualsiasi pallido cenno di natura, appiattiti sul pensiero unico di stampo globalista, orribilmente iposensibili, disgustosamente asessuati.

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Koboshi Project for Fukushima

Una bambola che quando cade si rialza, per celebrare la capacità di risollevarsi del popolo giapponese, è questo  il senso del Koboshi Project for Fukushima: “Ho creato un’iniziativa per omaggiare le vittime della strage di Fukushima”, spiega  lo stilista Takada Kenzo, in occasione del quarto anniversario dal disastro di Fukushima, che del progetto è promotore.

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Amparo Sard al Macro

Dal 14 marzo al 26 aprile 2015 il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma ospita la mostra LIMITS dell’artista spagnola Amparo Sard, a cura di Lea Mattarella.

L’esposizione, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura e al Turismo – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è sostenuta dal Governo delle Isole Baleari con l’Istituto di Studi Balearici in collaborazione con la Galleria Paola Verrengia di Salerno, che rappresenta l’artista in Italia.

 Amparo Sard (Palma de Mallorca, Spagna, 1973), è tra le artiste spagnole più significative sulla scena artistica contemporanea.

Le sue opere si trovano in importanti collezioni pubbliche e private e sono state acquistate da alcuni tra i più importanti Musei, sia negli Stati Uniti che in Spagna (MOMA – New York, Guggenheim – New York, Casal Solleric – Palma de Mallorca, Museo di Arte Contemporanea di Murcia, Museo ABC – Madrid).

 La sua ricerca artistica, incentrata sul tema dell’identità, si realizza attraverso mezzi diversificati – il disegno, la fotografia, l’installazione, il video e ultimamente anche la scultura – con i quali è possibile raccontare le complesse dinamiche esistenziali da lei affrontate.

Tuttavia, la peculiare tecnica che l’ha resa celebre a livello internazionale è quella della punzonatura su carta, con cui la superficie bianca della carta è intaccata dal traforo dell’ago che disegna le forme e i volumi, creando effetti di chiaroscuro che emergono come in un bassorilievo. In maniera poetica, paziente e anche ossessiva, la Sard tesse le sue immagini dando vita a fogli in cui convivono bellezza e fragilità, compiutezza e allarme.

La superficie forata perde la sua consistenza e diventa fragile, così come l’uomo quando si trova di fronte alle sue paure più intime o quando deve fare i conti con le conseguenze delle sue azioni.

Gli ultimi lavori dell’artista spagnola sono imperniati, in particolare, sul tema dello sdoppiamento e del limite (tra istinto e impulso) e trovano la loro forma ideale nella scultura. Le nuove opere in fibra di vetro sembrano prolungamenti artificiali di un corpo naturale, in particolare gli arti recisi suscitano un senso d’angustia e giocano sull’ambiguità degli oggetti privi di vita.amparo sard

In un percorso che si snoda tra originali opere su carta perforata, sculture, video, Amparo Sard realizza al MACRO un progetto espositivo pensato appositamente per il museo.

La mostra LIMITS, che riflette sui confini dell’essere umano e dell’identità in continuo mutamento, è suddivisa in tre diversi momenti.

La prima sala contiene disegni realizzati con gli spilli e grandi opere su carta – in cui l’artista si autorappresenta in modo particolare, smontando e rimontando parti del suo corpo come fossero abiti, la seconda sala ospita quattro video – With the water to the neck (2014), Second mistake (2008), The Lifeguard (2012), Hauptpunkt (2013), la terza sala accoglie la grande scultura in fibra di vetro Limits, che dà il titolo alla mostra. La scultura, costellata interamente da buchi circolari in grado di proiettare le proprie sagome sulle pareti circostanti, è una sorta di cerchio realizzato da due braccia che si stringono, si contorcono, si avvinghiano, e che allo stesso tempo sembrano ambiguamente in procinto di difendersi o di farsi del male.

“Il limite di una persona è la sua pelle, se si parla di qualcosa che può essere toccato. Il limite della sua anima, o della sua essenza, o di ciò che è veramente importante è una cosa più complessa. In matematica i limiti servono per capire quale strada sta prendendo una tendenza in modo da prevedere cosa accadrà. Non danno un risultato, ma un orientamento. Che cosa accadrebbe se applicassimo quei calcoli matematici alla nostra vita, se riuscissimo a calcolare i limiti tra il desiderio e l’istinto? Siamo in grado di prendere decisioni o di avere reazioni che in qualche modo possono modificare la realtà, ma la distorceranno solo un po’ perché, a causa delle esperienze e della genetica, alla fine seguiremo un modello comune”.

Amparo Sard

 

Alla Sapienza di Roma l’attrice Maria Grazia Cucinotta

 

Alla Sapienza di Roma l’attrice Maria Grazia Cucinotta

presenterà il documentario e il libro “Chiara Vigo l’ultimo Maestro di bisso marino”

Venerdì 13 Marzo p.v., dalle 17:00 alle 19:00, si terrà presso L’Università La Sapienza di Roma – Aula ex / Facoltà di Scienze Statistiche, piano terra – la presentazione del documentario e del libro “Chiara Vigo, l’ultimo maestro di Bisso Marino”, alla presenza di Chiara Vigo, diSusanna Lavazza, autrice  del libro, di Rossana Cingolani, regista del documentario e dell’editore Carlo Delfino.la sapienza

L’evento è stato organizzato dallaCasa Editrice Carlo Delfino in collaborazione con l’Associazione dei Sardi di Roma “Il Gremio” ilGIO (Gender Interuniversity Observatory) e lo Studio Scopelliti-Ugolini.

Interverranno : Antonio Maria Masia, presidente dell’Associazione“IlGremio”;MarcellaCorsi, Università La Sapienza di Roma; Elisabetta Strickland, Università degli Studi di Roma Tor Vergata; Maresa Spadoni Barone, Fondazione Marevivo – Castalia; Vittorio Gazale, direttore del Parco di Porto Conte e dell’Area Marina Protetta di Capo Caccia; Chiara Vigo, Maestro di bisso.

Durante l’evento verrà proiettato un estratto del documentario di Rossana Cingolani, che è stato presentato all’Unesco per la candidatura del Maestro Chiara Vigo come Patrimonio Immateriale dell’Umanità.

Good France arriva in Italia

 

 L’appuntamento è per il 19 marzo, data scelta per il grande evento Goût de France/Good France

promosso da Atout France, l’Ente per lo sviluppo del turismo francese, per valorizzare la cucina d’Oltralpe, quel repas à la française che l’Unesco ha inserito nel Patrimonio Immateriale dell’Umanità.

Un omaggio alla grande tradizione francese, che annovera chef famosi: Antonin Carême, Auguste Escoffier, Paul Bocuse, Alain Ducasse…

 L’evento è stato lanciato proprio da Ducasse, con parole che suonano come un messaggio forte: Parlare di cucina – di cucina francese – vuol dire parlare di gioia di vivere, leggerezza, ottimismo, piacere: idee assolutamente centrali per l’immagine della Destinazione Francia

La formula è molto semplice ma altrettanto d’effetto: 1000 chef, 1000 menù sui 5 continenti.

L’idea di Good France riprende un altro evento, diventato un classico: le Cene di Epicuro, ideate nel 1912 dal grande Escoffier, con lo stesso menù, lo stesso giorno, in diverse città del mondo e per il maggior numero di invitati. Oltre un secolo dopo, nel 2015, Goût de France / Good France ha sviluppato quella bella idea con l’obiettivo di coinvolgere ristoranti di tutte le categorie e in tutto il mondo.

 Ora il Comitato internazionale di cuochi, presieduto da Alain Ducasse, ha selezionato i partecipanti, e la bella sorpresa è stata scoprire che l’ ItaliaFRANCIAAA

è al primo posto come numero di chef partecipanti: sono infatti un centinaio i ristoranti e bistrot di qualità che hanno aderito a Goût de France/Good France.

Un’adesione entusiasta da Nord a Sud, che spazia dalle grandi città ai paesi più piccoli.

 Qualche nome?

A Milano l’Acanto, il Ristorante Berton, Sadler, la Società Giardino, e nel Milanese D’O di Oldani a San Pietro all’Olmo, e il Pomiroeu di Seregno, vicino a Monza. A Torino Il Cambio, La Limonaia, Ij Brandè, più, nei dintorni, Il Combal.O di Davide Scabin a Rivoli e La Gardenia di Caluso con Mariangela Susigan. A Bologna un paio di indirizzi eccellenti, come Carracci e Franco Rossi, e nei dintorni la Tramvia di Casalecchio di Reno e il San Domenico di Imola .A RomaSettembrini, Giudaballerino, Il Pagliaccio, La Terrasse, Glass Hostaria con la chef Cristina Bowerman, La Pergola di Heinz Beck, il Metamorfosi Restaurant di Roy Caceres.

In Veneto, numerosi indirizzi, fra cui La Montanella di Arquà Petrarca, la Casa degli Spiriti di Costermano, provincia di Verona, e Casa Perbellini a Verona, la Trattoria al Ponte di Lusia e Alla Busa di San Martino di Venezze, entrambi in provincia di Rovigo, i ristoranti del Padovano: Lazzaro 1915 di Pontelongo e Fuel di Rubano, i Do Leoni a Venezia.

Oltre il tempo

 

Per le celebrazioni ufficiali dei Santi Cirillo e Metodio, precursori dell’unità spirituale dei cristiani e co-patroni d’Europa, è stato programmato un evento unico, particolarmente suggestivo, dal titolo Oltre il tempo.

 Lo spirito dell’iniziativa è quello di affrontare e diffondere i valori dell’antico popolo bulgaro.

 La manifestazione è in collaborazione con Roma Capitale, Assessorato alla Cultura e al Turismo – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali; Ambasciata della Repubblica di Bulgaria in Italia; Ambasciata di Bulgaria presso la Santa Sede e presso il SMOM; Camera di Commercio Italiana in Bulgaria; Istituto Bulgaro di Cultura, Galleria Sinopia di Roma.

 Con il Patrocinio di

Pontificium Consilium de Cultura; Eparchia della Chiesa Ortodossa Bulgara per l’Europa Centrale e Occidentale; Pontificio Istituto Orientale; Radio Vaticana – Uff. Relazioni Internazionali; Istituto Bulgaro di Cultura, Roma; Università di Roma La Sapienza;Università degli Studi Roma Tre; INPS – Istituto Nazionale Previdenza Sociale

 Membri del Comitato d’Onore

S.E. Marin Raykov, Ambasciatore della Repubblica di Bulgaria in Italia; S.E. Kiril Topalov,  Ambasciatore di Bulgaria presso la Santa Sede e presso il SMOM; Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo; R. mo Padre Federico Lombardi, Direttore Generale Radio Vaticana; Prof. Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani; S. Em. Rev. Card. Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificium Consilium de Cultura; N.V. Pr. Antonie, Metropolita Ortodosso Bulgaro per la Diocesi dell’Europa Centrale e Occidentale; Mons. Liberio Andreatta, V/Presidente dell’Opera Romana Pellegrinaggi; Rev. P. James McCann, Rettore del Pontificio Istituto Orientale; Prof. Eugenio Gaudio, Magnifico Rettore dell’Università di Roma La Sapienza; Prof. Mario Panizza, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi Roma Tre

 L’evento sarà inaugurato dal Prof. Ignazio Roberto Marino, Sindaco di Roma; Claudio Parisi Presicce, Sovrintendente Capitolino ai Beni Culturali; S.E. Marin Raykov,Ambasciatore della Repubblica di Bulgaria in Italia; S.E. Kiril Topalov, Ambasciatore di Bulgaria presso la Santa Sede; Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo; Alfonso Sapia, Presidente dell’Accademia Culturale Europea.

Presenti Jana Yakovleva, Direttore dell’Istituto di Cultura Bulgaro di Roma; Marco Montecchi, Presidente Camera di Commercio Italiana in Bulgaria e Rosa Cusmano, Segretario Generale, Camera di Commercio Italiana in Bulgaria.

 Nella serata inaugurale saranno presentate due installazioni Il Cammino della speranza eIl Fuoco della speranza delle artiste Marussia Kalimerova e Tania Kalimerova che esprimono la continuità della luce della fede e della spiritualità cristiana nei secoli. Una  speranza, testimoniata attraverso la vita e le opere dei due santi, che può ispirare e orientare le nuove generazioni, rafforzando l’identità e la cultura di una nazione e tracciando anche oggi un sentiero umano e spirituale nell’incontro tra diverse esigenze culturali, laiche e religiose. Per un rinnovamento spirituale e l’autentica promozione della libertà e dell’unità dell’Europa cristiana.

 Ispirandosi all’opera dei Santi Cirillo e Metodio, secondo cui ogni popolo deve calare nella propria cultura il messaggio salvifico, le due artiste esprimono con un linguaggio personale il sottile filo dell’evoluzione della tradizione bulgara e dello spirito forte di un Paese che ha dovuto, nel corso dei secoli, conquistare la propria libertà e dignità con tenacia. Un filo come quello di Arianna che unisce il passato e il presente, Oltre il tempo.

Al centro della personale espressione artistica di Marussia Kalimerova è l’antica arte bulgara, rivisitata applicando una tecnica con cui contribuisce all’avanzamento dell’arte tessile fino ad arrivare alle forme tridimensionali. Per Tania Kalimerova, in Italia dal 1980, è viva la testimonianza dei forti legami tra il suo paese, la Bulgaria, e l’arte italiana.

 Mezzo e linguaggio espressivo è l’arte tessile, molto amata in Bulgaria, attraverso la quale le artiste elaborano simbolicamente il sottile filo dell’evoluzione di questo paese, entrato di diritto nel 2007 nella grande famiglia europea.

 Le esperienze portate avanti dalle artiste Kalimerovi nel corso della loro carriera hanno incontrato sia l’apprezzamento degli addetti ai lavori, sia, cosa ancora più importante, quello delle persone comuni,  affascinate dalla conoscenza di culture lontane. Proprio la loro sensibilità fa ben sperare nel futuro dell’Europa unita.

 Le due installazioni sono opere originali per idea, dimensione, colori ed eleganza e rappresentano una testimonianza di passione e sensibilità, fantasia e abilità manuale. Esse sono state esposte in sedi prestigiose in Bulgaria, Francia, Italia e, grazie alla loro struttura mobile – si sono rinnovate in ogni sede del loro percorso itinerante. In futuro saranno esposte a Parigi, Bruxelles, Strasburgo e di nuovo a Sofia.

 Alla cerimonia inaugurale sarà presente l’attore Walter Maestosi con la lettura di alcuni brani da un antico testo bulgaro di Cernorisez Hrabar e dall’Omelia di Giovanni Paolo II.

 Nell’ambito dell’Evento è prevista una Giornata di studi con un ciclo di conferenze sul tema dei due Santi fratelli con alcune importanti presenze nel campo della storia, degli studi linguistici, della storia dell’arte e del giornalismo, tra cui: Prof. Kiril Topalov -Professore di letteratura bulgara presso l’Università St. Kl. Ohridski, Sofia; Prof. Claudio Strinati – Storico e Critico d’Arte; Mons. Gianfranco Colzani – Pontificia Università Urbaniana; R.P. Richard Čemus, SJ, Docente del Pontificio Istituto Orientale; Prof. Krassimir Stantchev – Ordinario di Slavistica  dell’Università degli Studi Roma Tre; Prof. Sergio Rinaldi Tufi – già Direttore dell’Istituto di Archeologia dell’Università di Urbino;Angela Ambrogetti – Giornalista vaticanista, Direttore del Quotidiano Korazym; Padre Joan Victor Franz Hadziev, Sacerdote dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi; Moderatore – Dott. Marco Ansaldo, Giornalista vaticanista e inviato speciale del Quotidiano la Repubblica.

Il messaggio di Oltre il tempo vuole ribadire la rilevanza spirituale e culturale di due illustri pionieri dell’evangelizzazione del Vecchio continente, i Santi Cirillo e Metodio, le cui figure sono venerate sia in Oriente sia in Occidente. La loro coraggiosa opera ha favorito un vasto rinnovamento spirituale e posto le basi per un’autentica promozione della libertà e dell’unità dell’Europa cristiana.SANTI

Oltre il tempo vuole mettere l’accento sull’importanza della crescita spirituale dell’Europa sulla scia della sua storia migliore, nella speranza della maturazione progressiva dell’unità del continente nelle coscienze delle persone oltre che sul versante politico, per un’effettiva collaborazione tra i popoli al di là dei soli interessi economici. Lo spirito delle celebrazioni dei Santi Cirillo e Metodio è quello di ribadirne l’eredità morale e culturale, auspicando che ciò alimenti il desiderio di valorizzare il patrimonio spirituale e culturale di ogni popolo.

 La manifestazione è a cura di Tania e Marussia Kalimerova

La presentazione critica è del Prof. Claudio Strinati, Storico e Critico d’Arte.

Il Catalogo è l’edito da De Luca Editori d’Arte.

La Famiglia

I più profondi problemi umani sono collegati con la famiglia. Essa costituisce la comunità primaria, fondamentale ed insostituibile per l’uomo. “La famiglia ha ricevuto da Dio questa missione, di essere la prima e vitale cellula della società”, afferma il Concilio Vaticano II. Di ciò anche la Chiesa vuole dare una testimonianza particolare durante l’Ottava del Natale del Signore mediante la festa della Santa Famiglia. Vuole ricordare che con la famiglia sono collegati i valori fondamentali e che non si possono violare, senza danni incalcolabili di natura morale. Spesso le prospettive di ordine materiale e il punto di vista “economico -sociale” prevalgono sui principi di cristiana e perfino umana moralità. Non basta, allora, esprimere solo un rammarico. Bisogna difendere questi valori fondamentali con tenacia e fermezza, perché la loro violazione porta danni incalcolabili alla società e, in ultima analisi, all’uomo.

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25-3-2015 a Napoli: convegno LAPET

Il 25 marzo , presso la Sala consiglio Regionale Campania – Centro direzionale Isola F13, alle ore 9.00 si svolgerà il convegno LAPET Società bilancio.

Relatori Nicola Marrazzo, Mario Guarino.

Info www.iltributarista.it