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Eccellenze in corsia. Il prof Falaschi risponde sulle file ai CUP e propone buone soluzioni

Nel corso della seconda parte dell’intervista, il prof. Paolo Falaschi, Responsabile dell’unità operativa di Geriatria dell’Ospedale S.Andrea di Roma, analizza il problema dei CUP, spiegando il perchè delle tanto odiate “file” agli sportelli dei Centri Unici di Prenotazioni e spiegando cosa sta facendo il reparto da lui gestito, per agevolare gli anziani.
In una visione sempre positiva ma molto chiara e decisa, il prof. Falaschi è riuscito a fornire buoni consigli per chi si trova ad assolvere il ruolo di “controllore” ma poco sa e per nulla vive la realtà della corsia!

Interviste di R.Spinelli e G. Pipi

 

Eccellenze in corsia. Si parte dall’Ospedale S.Andrea con il prof. Falaschi

Anche in Italia la “buona sanità” è un dato di fatto e non un sogno irrealizzabile. La difficoltà sta nel rintracciare i casi di eccellenza e far emergere il lavoro di professionisti del settore che quotidianamente offrono un servizio qualificato pur mantenendo stipendi che sono tra i più bassi d’Europa.
Il nostro percorso inizia dal reparto di Geriatria dell’Ospedale S.Andrea (RM) in uno dei reparti che viene ancora sottovalutato. La cura dell’anziano intesa come assistenza socio-sanitaria, è un punto fermo del reparto romano dove, sotto la responsabilità del prof. Paolo Falaschi, si stanno mettendo in atto sistemi virtuosi che stanno già incidendo positivamente sul sistema socio-sanitario della Regione Lazio, molto penalizzata per via del commissariamento.

Intervista di R.Spinelli e G.Pipi

 

Malattie professionali connesse all’ utilizzo dell’ amianto

I lavoratori affetti da mesotelioma nel nostro paese sono 20 mila.Sorvegliati speciali  circa 15 mila 

Le persone colpite, hanno un’età media di 69,5 anni con 46 anni di latenza media. 

 Ascoltati dalla Commissione Parlamentare di inchiesta una delegazione tecnica della Conferenza delle Regioni,dove è stato esposto un documento sul fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali del Senato, sottolineando la necessità di un protocollo di assistenza sanitaria nazionale. 

.E’ stato  sottolineato,  come potete leggere in nota stampa  “il Piano Nazionale Amianto non è ancora approvato in Conferenza Stato- Regioni per il parere negativo espresso dal Ministero dell’Economia e Finanza il 13 gennaio 2015”AMIANTO

  Roma, 12 maggio ‘15 (nota stampa) Si è tenuta oggi al Senato un’audizione di fronte alla “Commissione Parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, con particolare riguardo al sistema della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” di una delegazione tecnica della Conferenza delle Regioni e delle province autonome. Nel corso dell’incontro Luciano Marchiori (dirigente Regione Veneto), Antonio Maritati (dirigente Regione Veneto), Alberto Chinaglia (funzionario Regione Veneto), Giuseppe Mastrangelo (Università di Padova), Massimo D’Angelo (Regione Piemonte) hanno illustrato un documento approvato dalla Conferenza delle Regioni (nella seduta del 7 maggio) dedicato proprio al tema delle malattie professionali connesse all’utilizzo dell’amianto.

Il documento integrale è stato pubblicato nella sezione “Conferenze” del sito www.regioni.it.
Link: malattie professionali connesse all’utilizzo dell’amianto: documento per audizione della commissione parlamentare d’inchiesta
Di seguito una sintesi del documento.
“Le politiche che le Regioni hanno adottato sono state indirizzate alla garanzia di due obiettivi generali:
-ricerca delle patologie da amianto e sorveglianza sanitaria dei lavoratori ex esposti;
– prevenzione e vigilanza sugli insediamenti e sui lavori di bonifica dell’amianto per la tutela degli addetti e della popolazione”.downloadAMIANTO1

Così come previsto dal “Piano Nazionale di Prevenzione 2014-18 approvato in sede di Intesa Stato-Regioni del 13 novembre 2014”, inoltre – sottolinea la Conferenza delle Regioni – “corrispondono agli obiettivi indicati nella bozza Piano Nazionale Amianto”. Ma “il Piano Nazionale Amianto non è ancora approvato in Conferenza Stato- Regioni per il parere negativo espresso dal Ministero dell’Economia e Finanza il 13 gennaio 2015”.

Per quanto riguarda la ricerca delle patologie da amianto e la sorveglianza sanitaria dei lavoratori ex esposti,  ovvero la sorveglianza epidemiologica del mesotelioma, avviene “attraverso i Centri Operativi Regionali (vedi www.ispesl.it/renam) che trasmettono al Registro Nazionale gli esiti delle indagini sui casi di mesotelioma, svolte dai Servizi delle ASL” e le “informazioni raccolte, oltre ad alimentare il registro, frequentemente, consentono al medico del servizio di compilare il primo certificato medico di malattia professionale e di supportare le procedure assicurative per il riconoscimento della stessa da parte di INAIL”.

Il V rapporto del Registro Nazionale Mesoteliomi, in fase di pubblicazione,  riferisce di una casistica di 19.956 soggetti con età media di 69,5 anni e con 46 anni di latenza media”.
“Una seconda azione prevede – si legge ancora nel documento – il prolungamento del controllo sanitario dopo la cessazione dell’esposizione”. Le Regioni ritengono che il quadro normativo attuale renda necessario “un protocollo di assistenza sanitaria da offrire ai lavoratori ex esposti ad amianto in maniera omogenea sul territorio nazionale, superando disomogeneità e disparità nell’offerta dei servizi sanitari”.

Con riferimento invece alla prevenzione e alla vigilanza sui lavori di bonifica va detto che “nell’attuale quadro normativo, la tutela sanitaria degli esposti ad amianto è posta a carico del datore di lavoro e del medico competente dallo stesso incaricato. Gli esiti del monitoraggio sull’attività del medico competente […] riferiscono per il 2013 una popolazione di 15.922 lavoratori sorvegliati per il rischio amianto.  Rischio che per effetto della L. 257/92 risulta oggi possibile esclusivamente nell’ambito delle lavorazioni di de-coibentazione, bonifica, raccolta e smaltimento”.

“Dal 2007, le Regioni monitorano, secondo indicatori di attività condivisi, le prestazioni delle ASL nel settore della sicurezza e salute del lavoro (nel caso specifico delle fibre di amianto anche di tutela del cittadino e dell’ambiente). L’analisi dei dati evidenzia come negli ultimi anni, in media siano stati notificati alle ASL oltre 60.000 piani di bonifica dell’amianto friabile o in matrice compatta (86.386 notifiche nel 2013).  Oltre il 13 % dei cantieri adibiti ad attività di bonifica è annualmente oggetto di controllo ispettivo da parte delle ASL con riferimento prioritario alle situazioni di maggior pericolo.
La tabella seguente documenta l’attività di controllo e vigilanza svolta dalle ASL (2008-13).

2008 2009 2010 2011 2012 2013
Notifiche e piani di bonifica amianto, artt. 250, 256 pervenuti alle ASL 

51.809 65.414 69.813 87.631 85.750 86.386
Cantieri con amianto ispezionati  

11.926 11.999 12.807 13.334 11.512
I cantieri in cui viene rimosso amianto in matrice friabile sono sistematicamente oggetto di controllo e vigilanza finalizzata a controllare le condizioni di lavoro, la protezione dei lavoratori e a limitare l’aerodispersione di fibre.

Tra i compiti delle ASL vi è anche il controllo finale degli ambienti da restituire al termine della bonifica; il controllo include l’ispezione visiva e il monitoraggio ambientale delle fibre con l’emissione di un certificato di restituibilità dell’edificio bonificato.downloadamianto 3

L’azione di prevenzione e vigilanza si realizza inoltre attraverso la verifica delle segnalazioni/esposti che pervengono alle ASL, ai Comuni o Agenzie Regionali per l’Ambiente in merito a situazioni ritenute a  rischio dai cittadini”. “Presso ogni Regione – sottolinea il documento della conferenza – è attivo, inoltre, il flusso informativo […] riguardante informazioni annuali riassuntive concernenti i lavori svolti, le misure di protezione adottate, i lavoratori esposti, i livelli di esposizione dei lavoratori e i quantitativi di materiale smaltito. Il monitoraggio svolto nel 2011 ha evidenziato un quantitativo di materiale smaltito contenente amianto pari a 513.217 tonnellate con evidenza di 2259 relazioni trasmesse alle Regioni da parte delle ditte iscritte all’albo specifico”.

“Le Regioni, attraverso le ASL, garantiscono la ricerca delle patologie ad amianto avvalendosi dei Centri Operativi Regionali, coordinati dal Registro Nazionale Mesoteliomi ed offrono, in varie realtà, assistenza ai lavoratori ex esposti ad amianto secondo protocolli di sorveglianza sanitaria” che oggi sono sfociati nella proposta di protocollo unico (allegato al documento lasciato agli atti della commissione parlamentare). Secondo la Conferenza delle Regioni “l’attuazione del protocollo nazionale permetterà di offrire un livello di assistenza omogeneo su tutto il territorio nazionale basato su criteri di efficacia”.

Adelfia Fanchi

© Riproduzione riservata

 

Allegati:

“Anziani” una risorsa da valorizzare

COMUNICATO STAMPA –  A Palazzo Ferrajoli gli studi di autorevoli scienziati sulle nuove frontiere della terza età

Giovedì 7 maggio 2015, a Palazzo Ferrajoli, si è tenuto il simposio: “Anziani, una risorsa da valorizzare” organizzato da Sara Iannone, presidente dell’associazione culturale “L’Alba del Terzo Millennio”, con il patrocinio della “Sapienza” Università di Roma.

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Quadrifoglio Maggio

Programma di maggio presso l’OSPEDALE SANDRO PERTINI di Roma.

TUTTE  le  ATTIVITA’ SVOLTE dalla CAPPELLANIA VOLONTARIATO PASTORALE SANT ‘ELIA PROFETA e delle ASSOCIAZIONI di VOLONTARIATO che operano presso l’ospedale. Per visionare il dettaglio dei programmi, accedere tramite i relativi Link

Bando di concorso di arte al Pertini 2015

Quadrifoglio maggio 2015

Un nuovo servizio avviato dalla Regione Lazio in Ospedale ed iniziato venerdì 15 maggio: la presenza di 3 persone per l’accoglienza dei parenti che sostano nel “Pronto Soccorso”

Salute e Formazione: parte il master in Analisi e Gestione del Rischio Alimentare

L’Expo è ormai alle porte e l’Italia si prepara ad accogliere la sfida che sembra esser poi quella mondiale. Dai vari convegni e riunioni dei big, che si sono susseguiti in questi mesi, è emerso un pensiero condiviso: Scienza, ricerca, innovazione, tecnologia sono fondamentali per soddisfare la crescente necessità di produrre di più e di produrre meglio per garantire ai consumatori alimenti di qualità in quantità adeguate alle loro necessità.

A vari livelli ed ognuno per le proprie competenze si è già attivato per far in modo di mettere in pratica e di trasformare il pensiero condiviso in obiettivo raggiunto al termine dell’Expo. L’analisi e la gestione del rischio alimentare è sicuramente un tema che interessa tutti e che è strettamente legato non solo alla tutela del made in Italy ma, principalmente alla salute dei cittadini. In un’ottica europea, da tempo risuona l’idea, di un’unica sanità: one heath, significa proteggere la salute pubblica controllando l’interfaccia tra persone, animali e ambiente.

Molti Atenei si sono dimostrati attenti al tema promuovendo corsi di specializzazione e percorsi completi di formazioni di quelle che saranno le nuove figure sanitarie, in ambito veterinario. Ancor di più e come ultima iniziativa è stato attivato un corso per master di primo livello in Analisi e Gestione del Rischio Alimentare – Cibo e Salute, che vede collaborare l’Università degli Studi di Milano, l’Università degli Studi di Pavia e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Il corso per master si propone di dedicare specifici approfondimenti ai temi della sicurezza alimentare, al fine di formare competenze e professionalità interdisciplinari in scienze cliniche ed epidemiologiche, biotecnologiche e veterinarie, integrate con conoscenze agrarie e giuridiche. Il percorso formativo si svolgerà attraverso lo sviluppo di un’approfondita conoscenza delle basi teoriche e sperimentali di tecniche analitiche per la qualità e la rintracciabilità degli alimenti, della proteomica e della bioinformatica, con particolare riferimento alla gestione del rischio alimentare. Il master si propone inoltre, di offrire un quadro completo in campo giuridico dell’attuale regolamentazione nazionale ed internazionale in relazione all’igiene e alla sicurezza dei processi produttivi, distributivi, di consumo.

Gestione del rischio nella filiera agro alimentare, problemi e rischi nell’alimentazione dell’uomo; alimentazione e salute e cibo e salute sono solo alcuni dei moduli di cui si compone l’articolato e completo percorso formativo che, in 640 ore di lezioni frontali e 250 di stage, si prefigge di formare figure specializzate

Il corso si svolgerà presso l’Università degli Studi di Milano a partire dall’11 maggio 2015 e fino al 10 maggio 2016.

Scarica il bando

Per informazioni:

luigi.bonizzi@unimi.it tel. 0250318177

roberto.mattina@unimi.it tel. 0250315083

www.unimi.it

“Evento Nascita”

PARTO NATURALE O TAGLIO CESAREO ?_____________Enzo MAIORANA *

Negli ultimi anni si è sempre più acceso il dibattito sul “l’evento nascita”. Da una parte il Ministero della Salute e le Regioni denunciano che in Italia i medici utilizzano troppo la via chirurgica per un evento naturale quale la nascita, dall’altra i medici contrappongono ragioni clinico-sanitarie. Le motivazioni delle Regioni verso una riduzione dei tagli cesarei sono esclusivamente economiche, quelle dei medici sono di sicurezza. 

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“Lunedì Santo” in Ospedale

Le Liturgie della Santa Pasqua in ospedale 


All’ Ospedale  Sandro Pertini in Roma
, lunedì 30 marzo alle h.16, si svolgerà la tradizionale “VIA CRUCIS” nei reparti dello stesso Ospedale, con la guida Pastorale di S.E. Mons. LORENZO LEUZZI, Vescovo Incaricato per la Pastorale Sanitaria e Presidente Commissione Regionale della C.E.L. per il Servizio della Salute, nonché Cappellano della Camera dei Deputati. 

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U.O.C. Radioterapia dell’ A.O. Sant’Andrea di Roma

“ Dal progresso delle scienze dipende in modo diretto il progresso del genere umano.  Chi frena il primo  frena anche il secondo “   Johann Gottlieb Fichte   

UNA SANITA’ PUBBLICA CHE FUNZIONA … C’è

             di  Giovanni Pipi

Professionalità, positività  e cordialità sono certamente le caratteristiche che si riscontrano  nel personale del U.O.C. di Radioterapia dell’A.O. Sant’Andrea di Roma.

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Batterio mortale sfuggito da laboratorio USA

Roma, 2 mar. (AdnKronos Salute) – Allarme batteriologico negli Stati Uniti. Un microbo mortale è ‘sfuggito’ da un laboratorio di alta sicurezza, il National Primate Research Center de Tulane, a circa 80 km da New Orleans. All’esterno del laboratorio è stato infatti trovato il batterio Burkholderia pseudomallei, germe pericoloso presente nel Sud- Est asiatico, e classificato tra gli agenti utilizzabili nella guerra batteriologica.

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Il Kiwanis per l’infanzia

IL KIWANIS CLUB ROMA GIULIO CESARE

IN DIFESA DELL’INFANZIA

 Se esiste un unico traguardo per tutti i Soci delle Associazioni a carattere umanitario, un unico obiettivo per tutti coloro che in quest’ambito svolgono la loro opera, è la difesa, a 360° , dell’infanzia in tutte le sue forme. Da molto tempo le regioni più povere dell’Africa sono state al centro delle iniziative rivolte a sostenere i bambini resi orfani dalle continue guerre tribali che hanno a più riprese sconvolto ed insanguinato il continente. Oggi, però che una crisi epocale ha radicalmente sovvertito le aspettative anche di quelle regioni occidentali ritenute ricche e fortunate, l’impegno umanitario si è rivolto anche ai disagi dietro l’angolo di casa.

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Malattie Orfane

10 febbraio 2015

ore 17.00

“Malattie Orfane: quale futuro?”

 Sala Capitolare del Senato della Repubblica Italiana presso il Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva

Piazza della Minerva, 38

 

Convegno organizzato dalla Onlus Lazio Salute e Sanità per l’Eccellenza 

programma in allegato Programma Malattie Orfane

 

Quadrifoglio Febbraio 2015

vedere l’allegato Quadrifoglio Febbraio 2015 

Come già proposto in altre occasioni, ci piace pubblicare sul nostro web le attività della CAPPELLANIA SANT ‘ELIA PROFETA, che opera con i propri Cappellani e con i propri Volontari all’interno dell’ Ospedale Pertini in Roma.   A tutti coloro che desiderano conoscere le attività e le iniziative della Cappellania rivolgiamo un invito a visitare cortesemente il sito internet www.cavopase.it  – Cappellania Volontariato Pastorale Sant’Elia 

Sanità: Corte dei conti riconosce impegno delle Regioni

Sanità: Chiamparino, Corte dei conti riconosce impegno delle Regioni. “Dati di cui Governo e Regioni devono tener conto”, così il Presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, commenta i risultati che emergono dalla “Relazione sulla gestione finanziaria per l’esercizio 2013 degli enti territoriali” della Corte dei conti.

“All’indomani del varo della Legge di Stabilità 2015 è opportuno che i diversi livelli di Governo – ha proseguito Chiamparino – riflettano sul fatto che dal 2010 al 2013, contrariamente a quanto sostenuto da una certa vulgata, la spesa sanitaria è diminuita di oltre 3 miliardi grazie agli effetti del patto per la salute e per gli interventi legati alle precedenti manovre: ovvero grazie ad un’azione concertata Governo-Regioni che ha inciso in particolare sulla spesa per il personale e su quella farmaceutica.

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Sanità in Maremma…”L’Asl 9 ha strutture di emergenza adeguate e professionisti di valore” Madonna, presidente dell’Ordine dei medici: “No alle polemiche che incrinano i rapporti di fiducia”

La chiamata  al 118 di Grosseto è stata fatta dalla casa di Pino Daniele, ma l’ambulanza con il medico a bordo è stata poi rimandata indietro, perché il paziente era partito per Roma. A ricostruire le prime tappe del malore del cantautore napoletano è l’azienda Usl 9 di Grosseto, che riferisce ai media “il contenuto delle registrazioni presso la Centrale del 118”. Qui è arrivata una chiamata intorno alle 21,15 , con una richiesta di soccorso per una persona all’indirizzo dell’abitazione di Pino Daniele.

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Gli OGM nella filiera agroalimentare: una rinuncia ragionata o un’opportunità non colta?

 Convegno “Gli OGM nella filiera agroalimentare: una rinuncia ragionata o un’opportunità non colta?” si svolgerà presso l’Istituto Superiore di Sanità, in data 10 febbraio 2015.

All’evento è prevista la partecipazione, come relatori, delle più autorevoli realtà pubbliche e private interessate alla tematica degli Organismi Geneticamente Modificati (OGM) nella catena agro-alimentare.

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ASSOCIAZIONE VALORE UOMO: Il ruolo delle istituzioni nella tutela della persona

Valore Uomo contro malasanità. Vargiu(Scpi):” è la persona che va tutelata”

 L’associazione Valore Uomo :”ci battiamo per i diritti della persona sanciti dalla Carta di Nizza. Una legislazione in questa direzione è quanto mai urgente. Nei contenziosi da malpractice sanitaria l’ago della bilancia non possono essere gli interessi di lobby assicurative

 Roma, 10 dicembre – “E’ la persona il centro costituzionalmente garantito nei casi di tutela della salute, non il medico, non le assicurazioni  e neanche le strutture sanitarie, solo ed esclusivamente la persona” così Pierpaolo Vargiu, deputato e presidente alla Camera in Commissione Affari Sociali che con il suo intervento ha dato il via ai lavori del convegno ‘Il Ruolo delle Istituzioni nella tutela delle persone, L’accertamento, la valutazione e la liquidazione dei danni’ che si è svolto oggi a Roma presso il Tempio di Adriano- Piazza di Pietra organizzato dall’Associazione Valore Uomo di cui è presidente l’Avvocato Giuseppe Mazzucchiello che, da anni, si batte per la difesa dei diritti fondamentali della persona così come sanciti dalla Carta di Nizza del  2000 . L’incontro, che ha visto la partecipazione di un centinaio di avvocati, è stato un momento di riflessione e di approfondimento su un tema tanto delicato quanto attuale: la tutela della persona nei casi di malasanità.IMG_20141210_101856

Una materia complessa che appare ancora più ingarbugliata a causa di una dicotomia che negli ultimi anni ha visto contrapporsi i diritti maturati dai percorsi giurisprudenziali ottemperanti in primis alle linee guida della Costituzione, contro le ipotesi legislative proposte nel corso del tempo e mai trasformate in un corpo unico, in una vera e propria legge che riesca a restituire dignità al tema centrale: la tutela della salute delle persone. A tal punto che una sentenza emessa nel luglio 2014 dalla prima sezione civile del Tribunale di Milano, che bollava il rapporto medico paziente come extracontrattuale, con conseguenti ripercussioni in termini di prescrizione e di ripartizione dell’onere della prova a svantaggio dei malcapitati vittime di incidenti sanitari, viene smentita in breve tempo da un’altra sentenza emessa dallo stesso Tribunale meneghino. “E se il Tribunale di Milano emette in poco tempo due sentenze contrapposte, anche a causa della forte influenza esercitata dagli interessi di lobby assicurative” spiega Pierpaolo Vargiu, impegnato nella commissione che presiede sulla ricerca di soluzioni possibili “ la classe medica lamenta a gran voce che non esiste una legislazione che trasformi il rapporto medico paziente da extracontrattuale a contrattuale.

Il risultato è che il medico evita di prendere in cura i pazienti più a rischio, coloro cioè che potrebbero creargli un contenzioso da cui difendersi”. Facendo un passo indietro, prima di giungere all’eventuale errore medico, va evidenziato che sia la struttura sanitaria che il medico in prima persona stipulano annualmente una cospicua assicurazione a proprie spese, che copra ipotetici danni futuri a discapito dei pazienti. “ Al termine del Governo Monti” riferisce Paolo Arbarello, ordinario di Medicina legale e già direttore del Dipartimento di Medicina Legale dell’Università La Sapienza, “fui chiamato in causa dal sottosegretario Antonio Catricalà per un parere su una ipotesi legislativa tesa ad assicurare tutti, medici e strutture sanitarie, fissando i premi in modo precostituito e similare alla regolamentazione dei danni da microlesione. In sostanza un individuo di circa 35 anni colpito da invalidità permanente al 50% a seguito di errore medico avrebbe visto ridotto il suo risarcimento, comprensivo di danno biologico ed esistenziale, da una somma di partenza non inferiore ai 700mila euro ad una più congrua e vantaggiosa per le compagnie assicurative di 350mila euro”. “ Il mio dissenso su tale incredibile prospettiva è stato netto e deciso: il centro dell’interesse del Governo non era più la persona e la sua tutela, bensì gli interessi economici delle lobby assicurative” conclude Arbarello. Un interesse che come emerge dall’incontro organizzato da Giuseppe Mazzucchiello, fa dimenticare al legislatore che il welfare sanitario italiano fonda su due principi: universalità ed equità che, in caso di danno alla salute, devono portare a soluzioni che riaffermino la certezza della giustizia e del risarcimento integrale del danno subìto.

Un convegno dal taglio estremamente tecnico e scientifico che non ha esitato nel trattare, con l’intervento del presidente dell’Ordine dei Giornalisti Enzo Iacopino,  anche l’aspetto più propriamente legato alla comunicazione ed al diritto del cittadino ad essere informato per capire e di conseguenza realizzare un personale convincimento volto ad indirizzare le opportune scelte politiche a difesa dei valori che la stessa Costituzione sancisce in modo chiaro ed efficace. “ Non siamo buche delle lettere” ha affermato Iacopino “ ed ogni volta che un giornalista affronta il dramma di persone colpite da malpratica sanitaria deve avere la consapevolezza che se usa le parole sbagliate rischia di moltiplicare i guasti.

Nostro compito è quello di informare e ancor di più occuparci dei più fragili nei momenti di loro debolezza. Stop al giornalismo d’assalto, lo abbiamo dimostrato negli ultimi tempi con una serie di interventi a danno di chi usa il dolore altrui per aumentare lo share”. Una promessa che non lascia spazio ad altri interessi, che siano quelli economici delle assicurazioni o delle strutture sanitarie, oppure degli stessi medici, se non a quello primario del cittadino e della sua tutela.

Adelfia Franchi

 

Milano: carica di 400 avvocati a tutela della salute dei cittadini

A Milano il 15 novembre, si è svolto uno dei convegni più importanti dell ultimo semestre, dove si è parlato di diritto alla salute, responsabilità civile, ruolo delle istituzioni a tutela della persona, diritti fondamentali, come sanciti dalla carta di NIZZA del 2000.
Responsabilità civile dei medici in casi di danno alla salute:  una sentenza della I sez. civile del Tribunale di Milano dello scorso luglio nega le precedenti emesse nel corso del tempo ( anche dopo legge Balduzzi) da Corte di Cassazione. L’effetto che tale sentenza ha ottenuto è, la non certezza per le persone di ottenere giustizia in sede giudiziale. Il convegno, che ha visto fra i suoi partecipanti  avvocati e medici legali, aveva lo scopo di chiarire di che natura giuridica è la responsabilità civile del medico nel tentativo di riaffermare uno dei diritti della persona, imprescindibile anche dal parere di un unico giudice di un tribunale italiano.

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