DIETA VEGANA
non è solo alimentazione è, soprattutto, filosofia di vita
di Gianfredo Ruggiero
Tutti noi sentiamo al nostro interno una naturale propensione sia al bene che al male. Alcuni uomini sono per loro natura pacifici, altri sono portati all’aggressività. L’alimentazione, su questi due contrapposti stati d’animo, incide in maniera fondamentale.
Lo stress prodotto dallo stile di vita consumistico e dai ritmi lavorativi ossessionanti cui siamo sottoposti ci porta ad essere aggressivi, diffidenti, egoisti e asociali. Questo atteggiamento, che sempre con maggior difficoltà tentiamo di contenere, sono amplificati dalla dieta a base di alimenti di provenienza animale.
Con la carne si introduce nell’organismo quella enorme quantità di adrenalina prodotta dagli animali terrorizzati nel momento della loro macellazione, questo a lungo andare stimola nell’uomo la propensione alla violenza.
La dieta vegana, viceversa, esalta la tendenza al bene perché quella priva di derivati animali è soprattutto una filosofia di vita, un’etica che porta l’uomo a ripudiare qualunque forma di violenza e di sfruttamento verso gli animali e verso i suoi simili.
I veri pacifisti, come coloro che veramente amano la natura e il regno animale, non possono che essere vegani.
L’indifferenza verso i mattatoi in cui gli animali trovano una morte violenta; verso lo sfruttamento delle mucche che vorrebbero allattare i loro vitellini – allontanati con la forza subito dopo la loro nascita – e sono invece costrette a produrre latte 24 ore al giorno; verso le galline ovaiole ridotte in spazi angusti a vivere e morire senza mai vedere il cielo e la terra su cui razzolare; verso le api che si vedono rubare il loro miele faticosamente prodotto…tutto questo ci fa accettare la logica della supremazia del forte sul debole e al disprezzo della vita in tutte le sue forme e ci fa apparire “normale” l’ideologia capitalista che su questi presupposti basa la sua essenza.
La libertà nella logica del libero mercato, dove perlappunto tutto è mercato, viene interpretata come arbitrio.
Nell’etica vegana la libertà invece si coniuga perfettamente con il rispetto verso tutti e con il ripudio della violenza. Fermo restando lo stato di costrizione quando ad esempio i nostri cari sono fisicamente minacciati o la nostra stessa sopravvivenza ci impone scelte in contrasto con i nostri valori (questa è la differenza tra fanatismo e coerenza, ad esempio per certe religioni pur di evitare le trasfusione di sangue si lascia morire il proprio figlio; la coerenza invece essendo una tendenza ammette eccezioni, non per comodità come affermano gli stolti, ma per vitale necessità).