Arriva la prima collezione di Dolce & Gabbana disegnata ad hoc per le donne islamiche. Presentata dallo stesso Stefano Gabbana sulla sua pagina Instagram e sul sito Style.com/Arabia comprende hijab e abaya, la veste che copre tutto il corpo. Tutto è nero o beige impreziosito da inserti in pizzo, applicazioni floreali ed arabescate, pietre, stoffe ravvivate da margherite, limoni e pois, tutti motivi cari ai due stilisti.
Non è la prima volta che una casa di moda occidentale si rivoge al mercato musulmano; infatti lo hanno già fatto Tommy Hilfigher, Dnky e marchi low cost come Mango e Zara.
La legge che impone ai grandi supermercati di stipulare accordi con le organizzazioni del terzo settore è in dirittura d’arrivo. Intanto un altro provvedimento invita i ristoratori a mettere a disposizione dei clienti la ‘schiscetta’ per gli avanzi.
Un’auto giocattolo trainata da un grillo vivo e vegeto ribattezzata Bug Racer è una delle ultime trovate di Mattel per stupire il suo pubblico.
Dopo aver presentato prima di Natale in America la Hello Barbie, ovvero la versione wi-fi dell’iconica bambola bionda, 75 dollari al pubblico e capace di formulare oltre 8 mila frasi, il gigante dei giocattoli sta puntando tutto sui lanci sperimentali attraverso Toy Box. La nuova divisione dell’azienda, che aruola oltre 400 addetti contro le 31 mila persone che lavorano alla Mattel, è specializzata in progetti innovativi e ha il compito di far svoltare il colosso californiano, tallonato in quanto a forza del brand e potenza sul mercato dalla Lego. Intanto nel 2016 partirà anche in Italia la campagna globale dedicata alla Barbie.
Pizzo, intarsi, sovrapposizioni di pizzo, laminature in platino, intagli laser, una nuova interpretazione dell’animalier, sono alla base della collezione Alberta Ferretti A/I Limited Edition ispirata alla marchesa Luisa Casati, icona di femminilità ed eleganza degli inizi del Novecento, musa delle tele di Giovanni Boldini e di Giacomo Balla.
Un passaggio di epoche e di stile che Alberta Ferretti rende più evidente presentando la collezione con un video, ambientato a Venezia e firmato dai fotografi e video-makers Luigi & Iango, in cui la modella-attrice Malgosia Bela è l’interprete.
“Ho pensato a questa collezione – spiega la stilista – come un mezzo per esprimere il mio linguaggio di stile, che è sempre molto legato alla personalità femminile. Ho voluto presentare la collezione con un video perché oggi la moda deve inviare messaggi precisi, veloci e immediatamente fruibili da una platea ampia che proprio attraverso la moda, e nella rete Internet e con i social networks partecipa al movimento globale”. La marchesa Casati ha rivissuto quindi aggirandosi nel video tra le splendide architetture di Palazzo Venier de’ Leoni, tra le calli intricate e i canali che emanano luci misteriose, abbigliata con capi preziosi costruiti con tessuti originali.
Pizzo e pizzo a intarsio, spesso laminato platino e sovrapposto a un tessuto lamé di crepe; applicazioni tagliate a laser; la tridimensionalità delle applicazioni di fiori tremblant con frange; gli abiti di ciniglia a fil coupé; abiti, gonne, cappotti a pantaloni in cui una zebratura bionda ridisegna il concetto di animalier; cappotti di mohair leggero su cui lo jacquard riproduce le cancellature antiche della sede di Palazzo Donizetti a Milano; top costruiti con fili di seta intrecciati e arricchiti di paillettes cabochon dipinte.
Storico accordo tra Apple e l’Agenzia delle Entrate.
Secondo quanto riportato da Repubblica, il colosso di Cupertino dovrà versare nelle casse dello stato italiano una somma di 318 milioni di euro.
Secondo le accuse delle Entrate, Apple avrebbe fatturato in Irlanda, dove vige un sistema fiscale più conveniente, anche le vendite avvenute in Italia, con un’evasione complessiva dell’Ires pari a 880 milioni tra il 2008 e il 2013. Mentre negli ultimi sette anni i ricavi italiani del gruppo non hanno mai superato i 30 milioni di euro.
L’indagine aperta dall’Agenzia delle entrate e coordinata dal procuratore di Milano Francesco Greco avrebbe accertato che l’azienda Apple Italia, che formalmente dovrebbe svolgere solo un’attività di consulenza per la vendita nel nostro paese dei prodotti Apple, avrebbe in realtà poteri molto più ampi sulla distribuzione dei dispositivi del marchio.
Il cinema, prima che ci pensassero i marchi di moda, ha offerto diversi spaccati sui clienti attratti dalle boutique griffate ma con pochi denari in tasca: 10 dollari era il budget di Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany (e il commesso del negozio di gioielli le offrì un lapis argentato per girare la rotella del telefono), mentre 50 sterline era la cifra per un regalo in Quattro Matrimoni e un funerale (e bastava a comprare 30 buste di carta). Da qualche stagione però le griffe hanno fiutato il business del cliente «voglio ma non posso» e hanno messo sul mercato piccoli gadget firmati a prezzi accessibili, capaci di muovere un business da oltre 5 miliardi di euro. Tra i prodotti più riconoscibili spiccano l’astuccio per iPhone di Moschino (prezzo al pubblico 69 euro), l’orsetto portachiavi di Burberry (125 euro), o i ninnoli a edizione limitata per il Natale di Fendi.
Il marchio francese di calzature di lusso Christian Louboutin, l’azienda statunitense di gioielleria Tiffany & Co. e la griffe italiana Valentino sono le marche con le performance al top nei social media negli Stati Uniti, secondo un recente studio che classifica le aziende sia sulla base dei follower che hanno sui media sociali che attraverso il passaparola.
E’ stato costituito il Comitato della Moda e dell’Accessorio italiano per definire le linee guida per lo sviluppo del comparto. Una nota del Ministero dello Sviluppo Economico informa che faranno parte del Comitato tutti i protagonisti dell’ecosistema della moda, che comprende i settori del tessile, della moda e degli accessori: Altagamma, Altaroma, Centro di Firenze per la Moda Italiana, Camera Nazionale della Moda Italiana, Federazione Italiana Accessorio Moda e Persona (Fiamp), Milano Unica, TheMicam, Mido, Mifur, Mipel, Origin, Pitti, Vicenza Oro/Oro Arezzo, Sistema Moda Italia.
Dopo un anno di test, Facebook si prepara a lanciare la sua versione professionale, dedicata alle aziende e al mondo del lavoro. La nuova versione del social network che farà la sua comparsa ufficiale nei prossimi mesi si chiama “Facebook at work” avrà tutte le funzioni di quella tradizionale, dai like, alle notizie, alla chat, a cui si aggiungeranno funzioni specifiche, ad esempio in merito alla sicurezza.
Arriva Tinaba, la «app» per micropagamenti dedicata ai ragazzi. Il test verrà fatto tra gli studenti dei licei milanesi
Anche Matteo Arpe si lancia nel mondo dei pagamenti via smartphone. Ma a differenza degli altri sistemi già presenti sul mercato come 2Pay, Satispay, Jiffy, Zac, Chat&Cash, o i colossi Paypal o ApplePay, la sua Tinaba, acronimo di «This is not a bank», appena lanciata dal fondo Sator fondato dal 51enne banchiere come start up innovativa, ha un orizzonte più ampio:
Alibaba fa shopping nell’editoria. Il colosso dell’e-commerce ha acquistato il South China Morning Post, il quotidiano in lingua inglese di Hong Kong famoso anche all’estero, con ricavi che negli ultimi tre anni hanno superato i 130 milioni di dollari.
Il regalo perfetto per Natale…ah saperlo! Una ricerca realizzata da Yoox.com, lo store online di lifestyle leader nel mondo per moda, design e arte racconta le abitudini internazionali d’acquisto in questo periodo dell’anno. Cosa vorrebbe Lei e cosa invece compra Lui, chi parte prima e chi non può fare a meno di ridursi all’ultimo secondo, anche quando compra online.
Sarà la più grande manifattura di gioielleria d’Europa firmata Bulgari. A Valenza, nel distretto più famoso al mondo per l’oreficeria, si è aperto il cantiere che darà vita a un progetto di grande portata nel mondo del lusso. Per l’autunno del 2016 si annuncia l’apertura della nuova azienda che riunirà in una unica sede i due stabilimenti produttivi di Bulgari, che oggi sono divisi tra Valenza e Solonghello.
Gli uffici postali non hanno esattamente l’allure delle boutique Nespresso, ma il marchio di caffè porzionato della Nestlè ha inaugurato con Poste Italiane un nuovo servizio dedicato ai soci del Club membership che fanno acquisti online o per telefono e possono ritirare gli ordini direttamente nelle insegne giallo-blu.
Il Kaiser Karl ammette di aver presso “troppa” ispirazione per un disegno, e chiede scusa alla designer di maglieria scozzese Mati Ventrillon, che è riuscita a rivendicarne la paternità. Il motivo in questione è quello utilizzato da Chanel per la collezione Métiers d’Art Paris-Rome presentata lo scorso primo dicembre a Cinecittà .
Aylin è una bambina speciale e la sua nascita è stata celebrata da tutto il Kirghizistan con un’enfasi particolare. Il governo, con il presidente Almazbek Atambayev in persona, si è infatti mobilitato per dare il benvenuto al seimilionesimo cittadino kirghiso. Un traguardo, quello raggiunto dalla piccola repubblica asiatica, che è stato salutato dalle autorità come un evento di buon auspicio per il futuro del paese e, come ha fatto notare il sito Eurasia.net, è stato l’occasione per imbastire una corposa iniezione di propaganda.
Al presidente del Consiglio Matteo Renzi non piacciono i “risvoltini” ma sembra apprezzare direttamente i pantaloni dall’orlo corto con calzino (Gallo) ben in vista.
I pantaloni incriminati sono quelli dell’abito indossato durante l’incontro con il presidente delle Filippine Benigno Aquino III. L’orlo ed il calzino sono stati oggetto di interesse mediatico, tra articoli di costume e battute sui social network.
Il popolo dei fashionisti si divide tra chi promuove il look giovanile di ispirazione “hipster” e chi invece ritiene poco idoneo indossare pantaloni così corti durante un meeting ufficiale.
Le collezioni disegnate da Alessandro Michele non andranno in saldo. Il successo di critica e vendite incontrato dal designer, salito al timone creativo di Gucci lo scorso gennaio, ha spinto il CEO del marchio Marco Bizzarri a non mettere in sconto le prime due collezioni di Michele, quelle per l’autunno-inverno in corso da uomo e da donna, inclusi il ready-to-wear, le scarpe e le borse.
Tutte le donne hanno nel proprio armadio un vestito che amano più di altri e al quale non rinuncerebbero per niente al mondo. Tutte, comprese oltre 50 meteorologhe statunitensi che sembrano prediligere lo stesso vestito per annunciare temporali e schiarite. Uno scherzo? Non proprio visto che l’abito, un tubino elasticizzato con le zip, disponibile in diversi colori, è diventato il vero protagonista dei telegiornali a stelle e strisce quando diverse colleghe hanno iniziato a sfoggiarlo in diretta.