È stato aperto ieri sera, a Firenze, il primo store Aquazzura, il brand di calzature di Edgardo Osorio. Firenze è la città in cui il designer colombiano si è trasferito da dieci anni e dal 2011, anno in cui è nato il brand, lavora a produce le sue scarpe proprio in Toscana. Oltre all’inaugurazione del punto vendita, si sono state aperte al pubblico anche le porte del nuovo headquarter la cui sede è Palazzo Corsini.
Lieto fine per le sfilate capitoline, infatti le edizioni del 2015 sono state confermate. Dopo l’annunciato rischio di chiusura poco prima di Natale, l’assemblea dei soci di AltaRoma ha formalmente varato la ricapitalizzazione che consentirà alla manifestazioni di svolgersi grazie ai contributi del Comune (che inizialmente aveva dato forfait e che ha peraltro precisato che dal 2016 sicuramente offrirà solo un contributo logistico) Regione e Camera di commercio.
Il lusso è la grande scommessa dell’Europa. Non solo in termini di vendite ma soprattutto dal punto di vista dei nuovi posti di lavoro che sono stati creati nell’ultimo triennio. Secondo uno studio condotto da FrontierEconomics presentato al Parlamento europeo e commissionato dalla Europeanculturalandcreativeindustriesalliance (Eccia), confederazione della quale fanno parte le cinque principali associazioni europee dell’alto di gamma (CirculoFortuny, ComitéColbert. FondazioneAltagamma, Meisterkreis e WalpoleBritishLuxury), in un triennio il lusso ha aperto le porte a 200mila nuovi addetti che sono così passati da 1,5 a 1,7 milioni.
Alla fine l’ha spuntata Coach, realizzando la sua prima vera acquisizione. Nel testa a testa prenatalizio per aggiudicarsi il marchio di calzature Stuart Weitzman, che aveva visto farsi avanti anche il private equity Advent international e Brown shoe Coach ha avuto la meglio, realizzando così la sua prima vera acquisizione.
Dopo essere stata scelta da celebrities come Anne Hathaway e Rita Ora per le apparizioni più glamour, Vivienne Westwood crea Red Carpet una linea di abiti ad hoc di abiti da gran sera. Presentata alla fine dello scorso anno a Los Angeles , la nuova per ora è una capsule collection all’interno della main line Vivienne Westwwod Gold label.
Lvmh ha lanciato l’edizione 2015 del premio Lvmh for Young Fashion Designers dopo il successo dello scorso anno, con oltre 1.200 candidati e tre vincitori Thomas Tait (primo) ed i marchi Miuniku e Hood by Air.
Il gruppo ha deciso di rinnovare l’appuntamento rivolto ai designer under 40 che abbiano presentato e venduto almeno due collezioni di ready to wear uomo o donna, la selezione dei dieci finalisti sarà effettuata all’inizio di marzo durante le sfilate parigine della donna, mentre il vincitore sarà decretato all’inizio di giugno da una giuria composta dai nove direttori creativi di Lvmh (
A meno di un mese dalle passerelle romane, arriva una doccia fredda sul mondo della moda capitolino. Le sfilate di AltaRoma di gennaio 2015 non si faranno. Lo ha annunciato, con una nota, la società consortile, nella quale si spiega che tale decisione è stata presa dal CDA stesso convocato per deliberare sulle nomine degli organi statutari e sulla determinazione del contributo consortile per il prossimo anno.
Un’edizione limitata, pochissimi pezzi esclusivi (soltanto 5, una custodia per occhiali, uno sgabello, un foulard, un piatto ed un vassoio – ndr) e messi in vendita solo per poche ore nella ex sede del Whitney Museum. Si tratta di una limited edition firmata da Fornasetti e Valentino, lanciata a New York in occasione della mostra “Five senses” e della sfilata di haute couture completamente bianca della maison romana.
Kate Moss interpreterà se stessa in The boy in the dress, il nuovo film di Natale della BBC. Il film è un adattamento di un libro per bambini che racconta la storia di un ragazzino (Dennis) che sogna di fuggire dalla quotidianità e di entrare nel mondo della moda. Kate Moss è stata scelta dal regista David Walliams e reciterà al fianco del protagonista Billy Kennedy, nel ruolo di Dennis.
Clamorosa rivoluzione ai vertici Gucci. Secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, è imminente una doppia uscita di scena: quella del presidente e amministratore delegato, Patrizio di Marco, e quella del direttore creativo, Frida Giannini. A mettere alla porta i due è François-Henri Pinault, ceo e chairman della controllante Kering, che ha comunicato loro, ai primi di dicembre, la risoluzione del rapporto di lavoro. A differenza di di Marco, che è agli ultimi giorni di lavoro, Frida dovrebbe restare per firmare la collezione autunno-inverno 2015-16 maschile, che sfilerà a gennaio a Milano, e quella femminile, in calendario a fine febbraio.
«Spesso, in passato, molti marchi si sono voluti ispirare al mondo del lusso, con l’obiettivo di rendersi più attraenti (e di conseguenza più costosi) agli occhi dei consumatori: oggi non è più così». Parole di Giuseppe Caiazza, ceo di Saatchi&Saatchi Italia e Francia, durante l’incontro del 4 dicembre, a Milano.
Il portavoce di una delle agenzie creative più famose della Penisola (nonché la più premiata) ha osservato: «Allo stato attuale è forse il luxury a poter trarre qualche elemento di ispirazione dai “Fast Moving Consumer Goods”, i beni di largo consumo».
“L’ultimo imperatore della moda” continua a sorprenderci, e questa volta lo fa con una coloratissima capsule collection The World of Valentino presentata qualche giorno fa a Londra. Una limited edition creata appositamente per Harrods che sarà in vendita, fino al 3 gennaio, in un pop-up store progettato dall’architetto David Chipperfield insieme ai direttori creativi della maison Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli.
Reincarnation è il titolo del nuovo cortometraggio, ideato da Karl Lagerfeld, per accompagnare la collezione Métiers d’Art Paris-Salzburg 2014/15 che sarà presentata domani, 2 dicembre, a Salisburgo. I volti di questa collezione sono due personaggi d’eccezione, la modella Cara Delevingne e Pharrell Williams amico della Maison ed amico personale dello stilista.
Dal 2 dicembre sarà in mostra al MAXXI di Roma la couture della Dolce Vita con un’esposizione che vede come protagonisti 80 abiti d’archivio delle grandi sartorie di moda italiana accompagante da immagini d’epoca. Bellissima. L’Italia dell’alta moda 1945-1968 vuole sottolineare come la moda sia “elemento aggregante della cultura del Paese, strumento critico di analisi dell’evoluzione della cultura italiana in un momento di creatività straordinaria su più fronti”, racconta l’evolversi della moda italiana in un contesto storico preciso, quello del secondo dopoguerra, proprio perchè quella stagione è stato determinante per la definizione dell’identità della moda italiana e per il suo affrancarsi in quegli anni dall’egemonia della moda francese. Oltre vent’anni di moda in un’esposizione che restituisce le atmosfere e gli stili di un periodo che ha contribuito in modo straordinario a definire il carattere italiano a livello internazionale.
Il primo dicembre gli occhi saranno puntati tutti sul British Fashion Awards, in programma al London Coliseum. Si vocifera infatti che a consegnare l’Outstanding Achievement Award ad Anna Wintour potrebbe essere John Galliano, lo stravagante e geniale ed ex direttore creativo di Dior (oggi della Maison Martin Margiela).
L’indiscrezione è riportata da wwd.com ma ancora nessuno, tantomeno i diretti interessati hanno dato conferma a riguardo.
A Firenze, dal 28 novembre al 5 dicembre, si svolgerà il Festival dei Popoli, rassegna internazionale dedicata al film-documentario, che quest’anno tra le varie sezioni ne ha dedicata una alla moda. Protagonista della sezione “Moda, lifestyle, sports”, sarà la proiezione (domenica 30 novembre alle 21 presso il Cinema Odeon) di Dior and I, pellicola diretta da Frédéric Tcheng, che ha filmato il dietro le quinte della sfilata di haute couture, del 2012, sotto la direzione artistica di Raf Simons. La cinepresa ha seguito lo stilista e il suo staff nelle otto settimane precedenti la sfilata, soffermandosi sull’aspetto creativo e sulla figura del nuovo fashion designer e sul lavoro delle ricamatrici ed artigiane che hanno contribuito alla realizzazione dei modelli preziosissimi della collezione.
La manifestazione si svolge: il Cinema Odeon di piazza Strozzi 2, l’Istituto Francese in piazza d’Ognissanti 2R, il Rivalta Café in Lungarno Corsini 14R, lo Spazio Alfieri in via dell’Ulivo 6, Doc at Work all’Auditorium S. Apollonia in via San Gallo 25 e Zap, in vicolo di Santa Maria Maggiore 1.
La Fifth Avenue di New York torna ad essere la via dello shopping più costosa al mondo. Dopo aver perso nel 2012 e per due anni di fila lo scettro, strappato dalla Causeway Bay di Hong Kong per la prima volta in 11 anni, la strada sulla quale si affacciano i negozi dei marchi più prestigiosi è di nuovo in cima alla classifica stilata da Cushman & Wakefield.
Ieri a Roma, negli ex locali di Fendi (prima che si trasferisse in Largo Goldoni -ndr) in Via Borgognona 38-40 sono stati inaugurati & Other Stories e COS entrambi appartenenti al gruppo H&M, il colosso svedese del fast fashion.
Una superficie di circa 600 mq accolgono le collezioni dei due brand che hanno vetrine separate ma interni comunicanti; i prezzi sono un po’ più alti del “fratello maggiore” ma questo è dato da una maggiore ricerca ed attenzione per materiali ed infine da qualità di capi e accessori sempre innovativi e creati da uno staff di stilisti giovani ed internazionali.
Lo store sarà aperto al pubblico da domani 21 novembre alle ore 12:00 e i primi 50 acquirenti riceveranno un regalo speciale.